Anemos Wind srl, la società che ha costruito e gestisce il parco eolico di Regalbuto, in Sicilia, ha sottoscritto un accordo di ristrutturazione del debito con le banche finanziatrici Banco Bpm e Mediocredito Italiano esposte per 60 milioni di euro, sulla base dell’art. 182 bis della Legge Fallimentare (scarica qui il comunicato stampa).
La manovra di risanamento, che si basa sul piano economico-finanziario 2016-2025 elaborato dagli amministratori indipendenti Paolo Terzi e Massimo Rosi, prevede il pagamento integrale del capitale dovuto ai creditori bancari e il riconoscimento di interessi variabili in proporzione all’ andamento della produzione energetica.
Nell’accordo di ristrutturazione (il cui piano è stato attestato da Gian Nicola Rocca), Anemos è stata assistita da La Scala Studio Legale. Banco Bpm è stata seguita dallo Studio Legale Mercanti Dorio e Associati e Mediocredito Italiano dalla propria funzione interna di restructuring. La Società ha già provveduto al deposito presso il Tribunale di Milano del ricorso per ottenere l’omologa dell’accordo.
Nel 2014 il Gip Verbania aveva disposto il sequestro preventivo dell’intero capitale di Anemos Wind, in seguito ai fallimenti delle società del gruppo Cover al quale la società apparteneva, prima di essere ceduta al gruppo inglese Oxara con una operazione poi finita nel mirino della magistratura. Nominato custode giudiziario il commercialista milanese Giovanni La Croce, la società è stata da allora affidata a un consiglio di amminisitrazione indipendente, il cui primo obbiettivo è stato quello di mettere in sicurezza il quadro finanziario.