La catena di supermercati TuoDì (gruppo Dico) ha chiesto il concordato in continuità. Lo ha comunicato ieri l’azienda ai sindacati con una lettera in cui precisa anche che “in attesa della redazione del piano concordatario previsto, come prima azione ci vediamo costretti a chiudere momentaneamente e con decorrenza immediata una parte dei punti vendita sprovvisti del minimo assortimento merci necessario, per concentrarci sul rifornimento degli altri”.
Si tratta di ben 123 punti vendita (si veda qui il comunicato dei sindacati e l’elenco dei punti vendita in chiusura). Visto l’impatto sociale della decisione, è stato convocato un incontro al Ministero dello sviluppo economico il prossimo 19 luglio
I soci di Dico spa avevano incaricato la scorsa primavera Rothschild perché trovasse un compratore (si veda altro articolo di BeBeez), ma al momento non si hanno notizie su questo fronte.
TuoDì non è riuscita a raggiungere gli obiettivi di un piano di ristrutturazione industriale e finanziaria avviato nel 2014 (perdita di 47,48 milioni che si sommava al rosso di 33,7 milioni del 2013) e che avrebbe dovuto portare al pareggio di bilancio proprio quest’anno.
La catena di discount con sede a Roma conta più di 400 punti di vendita. Il gruppo ha registrato ricavi per quasi 600 milioni e nel 2016 ha perso altri 10 milioni nel 2016 a fronte di debiti lordi per 350 milioni, di cui circa la metà con il sistema bancario (in particolare con Bnl-BnpParibas, Popolare Vicenza e Intesa Sanpaolo).
Oggi il settore dei supermercati discount in Italia è presidiato dal colosso tedesco Lidl (85,6 miliardi di giro d’affari). Tra i potenziali interessati al dossier si dice che ci sia il big tedesco della grande distribuzione Albrecht Discount (Aldi), tra i principali operatori del comparto a livello globale con un fatturato superiore ai 50 miliardi e che fa capo alla famiglia Albrecht. Aldi ha aperto una filiale italiana nel veronese oltre un anno fa e sta cercando terreni e immobili in bacini d’utenza con più di 30 mila abitanti nel Centro Nord.
TuoDì in passato era finito nel radar dell’altro big tedesco Rewe, mentre ora si dice che interessato a questo processo sia anche il gruppo italiano Eurospin, che fattura 4,4 miliardi. Ma ovviamente alla catena di discount stanno guardando anche gli operatori specializzati in turnaround come l’accoppiata Oxy Capital – Attestor Capital.