
Costa Edutainment, leader in Italia nella gestione di siti e grandi strutture pubbliche e private dedicate ad attività ricreative, culturali, didattiche e di ricerca scientifica, incassa 40 milioni di euro di nuova finanza per supportare il rilancio del business dopo due anni in cui il gruppo ha sofferto in maniera importante le conseguenze della pandemia. Nel dettaglio, l’operazione siglata prevede l’ingresso nel capitale del gruppo Costa Edutainment da parte del fondo IDeA Corporate Credit Recovery II, il secondo fondo di DIP (Debtor-in-Possession) Financing gestito da DeA Capital Alternative Funds sgr, con una quota del 10%, grazie a un aumento di capitale da 5 milioni di euro, nonché l’emissione di un bond convertibile da 35 milioni di euro sottoscritto da parte dello stesso fondo CCR II, di illimity Bank e del fondo Azimut Eltif Private Debt – Capital Solutions, gestito da Muzinich & Co. sgr (si veda qui il comunicato stampa).
Costa Edutainment è stata assistita da Pirola Corporate Finance in qualità di advisor finanziario esclusivo e dallo studio legale Carbone D’Angelo per gli aspetti legali. Dea Capital è stata assistita dallo studio legale Molinari Agostinelli e da Spada Partners per la due diligence finanziaria e fiscale, dallo studio legale De Luca & Partners per gli aspetti giuslavoristi.
Che Costa Endutainment fosse alla ricerca di un investitore era noto da qualche mese (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso febbraio, in particolare, si erano diffuse voci a proposito della volontà di disinvestimento da parte di Oaktree Capital Management, che dal giugno 2019 possiede il 42% del gruppo (si veda altro articolo di BeBeez) e dell’idea di portare a bordo nuovi investitori che condividessero con la famiglia Costa, titolare dell’altro 58% del capitale, il progetto del presidente e amministratore delegato Giuseppe Costa di aggregare la stessa Costa Edutainment con Opera Laboratori Fiorentini, società che a sua volta è partecipata da Giuseppe Costa, attraverso la sua Poggio 13, e che si occupa di servizi museali e in particolare del Museo degli Uffizi di Firenze, del Parco Archeologico di Pompei ed Ercolano e della Reggia di Caserta.
Ora, sebbene nella nota diffusa nei giorni scorsi, non si parli direttamente di questo sviluppo, la dichiarazione di Costa fa pensare che il progetto sia proprio questo. Costa, infatti, ha commentato: “La decisione del Fondo IDeA CCR II di essere al nostro fianco come partner è per noi un riconoscimento del successo di un modello di business che ha dimostrato negli anni di portare valore aggiunto e condiviso non solo all’azienda ma anche ai territori in cui opera e a tutti gli stakeholder coinvolti. Anche nel mio ruolo di presidente di Opera Laboratori Fiorentini, grande realtà imprenditoriale specializzata nella gestione e valorizzazione dei beni culturali, sono certo che questa nuova partnership porterà ulteriore sviluppo e innovazione nel mercato strategico del turismo e della cultura, ripartito dopo due anni di grande sofferenza”.
Lo scorso febbraio già si parlava di trattative in corso con Dea Alternative Capital Funds sgr, ma si riferiva di trattative sul fronte del debito con Pricoa Capital (gruppo Prudential) e questo perché proprio Pricoa aveva finanziato l’acquisizione di Opera Laboratori Fiorentini da parte di Opera 20 spa, partecipata come detto da Poggio 13 di Giuseppe Costa e poi da Cultura a Firenze, società dei soci fondatori di Opera Laboratori Fiorentini spa, che fa capo a Renzo Ruggeri; e da Sillabe, casa editrice livornese da anni impegnata in pubblicazioni d’arte, controllata da Maddalena Paola Winspeare. A vendere era stata IEN – Italian Entertainment Network, gruppo specializzato nella produzione di contenuti media e di eventi culturali, a cui fanno capo Filmaster Group e Civita Cultura, che aveva ceduto contestualmente a Opera 20 anche il 51% di Civita Tre Venezie, il 40% di Opera San Gimignano, il 50% di CWay e il 20% di Tosc (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre Pricoa nel 2018 aveva sottoscritto in private placement due bond secured emessi da IEN per un totale di 36 milioni di euro, che erano stati poi quotati alla Borsa di Vienna (si veda altro articolo di BeBeez). IEN a sua volta è oggi partecipata da Costa Endutainment al 10,13% e da Poggio 13 al 4%, mentre il resto del capitale fa capo per il 20,97% ad Abete Valore Cultura srl, per il 15,96% a Network Holding (controllato ancora dal gruppo Abete al 51,1%, attraverso Luab Partecipazioni; e al 48% da Italian Entertainment Group, a sua volta partecipato da vari imprenditori), a D’Amico Società di Navigazione al 9,41% e ad altri soci di minoranza (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Intanto, accanto a Costa, che rimane alla presidenza del gruppo, è stato nominato amministratore delegato Andrea Varnier, che vanta un’esperienza trentennale nei settori della comunicazione, dei grandi eventi, con particolare riferimento al mondo olimpico, dell’intrattenimento e della gestione di spazi fieristici e che in passato è stato ad proprio di Filmmaster Events e Filmmaster Productions e, a Rio De Janeiro, ad di Cerimonias Cariocas 2016, il consorzio brasiliano di cui Filmmaster Events è stato partner, per la realizzazione delle cerimonie olimpiche e paralimpiche, del Viaggio della Torcia Olimpica e Paralimpica e delle Cerimonie di Benvenuto agli Atleti di Rio 2016. Varnier è stato poi fino a pochi mesi fa a Dubai ad di The Experience – Richard Attias & Associates, azienda specializzata nell’organizzazione di grandi eventi e conferenze a livello internazionale, precedentemente. Per conto della francese GL Events è stato infine ad di Padova Fiere e Direttore Generale di Lingotto Fiere.
Costa Edutainment gestisce 10 strutture a livello nazionale e internazionale: l’Acquario di Genova, gli acquari di Livorno e Cattolica, oltre ai parchi tematici romagnoli Italia in Miniatura, Oltremare e Aquafan, il Bioparco di Roma, l’ascensore panoramico Bigo e, dal 2022, la Città dei bambini e dei ragazzi. Inoltre gestisce il Mediterraneo Marine Park a Malta. Il tutto oggi con circa 3 milioni di visitatori all’anno.
Il gruppo nel 2020 aveva sofferto il lockdown, con il 56% di visitatori in meno, e aveva chiuso il bilancio con un calo del 55,7% del giro d’affari a 26,7 milioni dii euro, un ebitda negativo per 5,8 milioni e un debito finanziario netto di 35 milioni (si veda qui il Report integrato 2020). Nel 2021 le cose sono andate sicuramente meglio, con un recupero dei ricavi a 35,2 milioni, un ebitda positivo per 9,3 milioni e un debito finanziario netto di 35,8 milioni (si veda qui il Report integrato 2021 pag. 77), ma certo i numeri del 2019 sono ancora lontani: quell’anno il gruppo aveva un fatturato di circa 60,3 milioni con un ebitda di 10,6 milioni e un debito finanziario netto di 21,9 milioni (si veda qui il Report integrato 2019).
Federico Giribaldi, managing director del fondo CCR II, ha commentato “L’accordo siglato con la famiglia Costa, consente di rafforzare ulteriormente il percorso di sviluppo di Costa Edutainment. Nell’ambito dell’operazione il Gruppo Costa Edutainment acquisirà due nuove strutture (il parco acquatico Le Caravelle e la struttura ricettiva CiRiBi entrambe nel territorio ligure). Inoltre, il piano industriale prevede investimenti che consentiranno alla società di consolidare la propria leadership, proseguendo il percorso di costante crescita registrato negli anni pre-pandemici”.
Umberto Paolo Moretti, Head of Turnaround di illimity, ha dichiarato: “L’operazione conferma la forte vocazione di illimity nell’affiancare aziende con alto potenziale di crescita in momenti di discontinuità e ne consolida il ruolo di partner privilegiato per gli operatori specializzati nel segmento special situations”.
Attilio Guida, executive director del fondo Azimut Capital Solutions ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di partecipare a questa operazione di finanziamento a favore della Costa Edutainment, società leader nello specifico mercato, in piena coerenza con i target di intervento del fondo Azimut Capital Solutions, da noi gestito in esclusiva, focalizzato al supporto di aziende con importanti prospettive di sviluppo e pronte a cogliere tutte le opportunità legate a questa fase post pandemica”.