Colpo di scena nella telenovela Fimer, il produttore di inverter fotovoltaici e di soluzioni di ricarica per i veicoli elettrici, ammesso alla procedura di concordato preventivo in continuità nel settembre 2022 (si veda altro articolo di BeBeez) e che a inizio dello scorso maggio aveva annunciato che il consiglio di amministrazione aveva accettato la proposta vincolante di McLaren Applied, leader nelle soluzioni ingegneristiche e tecnologiche avanzate, controllata dal fondo britannico Greybull Capital, che aveva messo sul piatto 50 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Il Consiglio di amministrazione ha pubblicato infatti martedì 11 luglio un comunicato stampa nel quale informa che nella riunione del 10 luglio ha “scelto, subordinatamente alla decisione del Tribunale di Milano, il partner strategico che acquisirà la società per il salvataggio e il rilancio della stessa” e quel partner è Clementy, il family office britannico che aveva avanza a fine marzo un’offerta da 95 milioni di euro, ma che poi a fine aprile si era ritirato, lamentando varie inadempienze degli azionisti di Fimer, che in particolare non hanno emesso le azioni necessarie per l’investimento di Clementy (si veda qui il comunicato stampa di allora). A quel punto si era aperta la strada per l’accordo con McLaren Applied.
Detto questo, l’accordo non era evidentemente così sicuro come era stato sbandierato. La nota del cda, infatti, sottolinea che l’offerta presentata dal gruppo Clementy è “significativamente più vantaggiosa rispetto alle altre ricevute nel frattempo, per la società, per i suoi dipendenti e per i suoi creditori, sia in termini di liquidità immediata che di ricapitalizzazione e di salvaguardia del patrimonio aziendale. Tale acquisizione fornirà a Fimer le risorse finanziarie necessarie per la prosecuzione dell’attività, la soddisfazione dei creditori, l’occupazione del personale e il rilancio della società (si veda qui il comunicato stampa).
Oggi i sindacati FIM CISL, FIOM CGIL, UIL e RSU Fimer hanno diffuso un comunicato stampa nel quale riassumono i dettagli della proposta di Clementy, dicendo che sono previsti tre step: finanza interinale per 7 milioni, più successivi 10 milioni e successivamente ulteriori 45 milioni in conto capitale, dopodiché, post omologa, altri capitali fino al raggiungimento di 95 milioni con acquisizione della società. Tuttavia, prosegue la nota, “è sul merito che esprimiamo molte perplessità, perchè alle nostre domande sulla immediata effettiva disponibilità di capitali del fondo Clementy, sui tempi dell’ erogazione, sulla disponibilità degli attuali azionisti a non compromettere il percorso che da qui all omologa porta il gruppo Clementy alla realizzazione dell’ acquisto di Fimer spa, le risposte sono state vane”.
Ora la palla passa al Tribunale di Milano che ha dato tempo alle parti per depositare un piano concordatario entro il prossimo 21 agosto.