Con l’omologa, da parte del Tribunale di Pisa dei concordati preventivi di Boccadarno Porto di Pisa e di Boccadarno Village, che gestiscono il porto turistico di Marina di Pisa, dopo quattro anni si è positivamente concluso l’iter autorizzativo del piano che porterà al risanamento del porto stesso. L’operazione è volta a salvaguardarne i valori attraverso lo sviluppo infrastrutturale del porticciolo, anche a livello internazionale, e la cessione degli asset (waterfront e area retrostante) al fondo Pisa in Progress, gestito da Namira sgr.
Le società sono state assistite per la parte industriale e finanziaria da KPMG. I temi legali sono stati seguiti invece da Giovanardi studio legale. Namira sgr è stata seguita da Legance. I creditori finanziari sono stati supportati da Gattai Minoli Partners.
Pisa in Progress è in corsa anche per l‘asta dei 287 posti barca del porticciolo. L’asta era stata fissata per il 10 ottobre scorso, ma le due offerte pervenute, rispettivamente da Pisa in Progress e da un investitore italiano, si sono rivelate entrambe inferiore alla base d’asta minima di 32,44 milioni di euro (si veda La Nazione).
La crisi di Boccadarno Porto di Pisa si trascinava da diversi anni. La società aveva richiesto il concordato preventivo nel gennaio 2016 a causa di debiti per oltre 100 milioni di euro. (si veda PisaToday) e solo nell’aprile 2018 era arrivato il sì del Tribunale alla richiesta di ammissione al concordato preventivo (si veda Il Tirreno)
Il veicolo Pisa in Progress lo scorso 12 aprile ha acquisito le aree edificabili circostanti il Porto Turistico di Marina di Pisa, per una superficie di 100 mila mq (si veda altro articolo di BeBeez). L’acquisizione era avvenuta a valle del via libera del tribunale al concordato di Boccadarno Porto di Pisa spa. Marina Development Corporation (MDC), società italiana attiva nella consulenza sullo sviluppo di progetti immobiliari a destinazione residenziale/ricettiva legati a porti turistici, che agisce in qualità di project e development manager, predisporrà entro l’anno un nuovo masterplan di rigenerazione urbana che, attraverso uno sviluppo immobiliare a destinazione ricettiva e residenziale, fungerà da volano per il rilancio del litorale pisano. Il masterplan prevede un hotel 5 stelle con 200 residenze servite dall’hotel stesso su base volontaria, per cui i proprietari di seconde case potranno scegliere se darle in gestione all’hotel quando non le usano. Anche per le prime case si potrà comunque beneficiare dei servizi dell’hotel: la piscina, la palestra, ma anche servizi in camera alla carta. La dotazione di partenza del fondo Pisa in Progress è di diversi milioni di euro, con anchor investor l’uomo d’affari olandese Robert Thielen: classe 1961, fondatore della società d’investimento Waterland, attiva in quattro continenti con investimenti personali in 20 Paesi.
Ricordiamo che nel luglio scorso Namira sgr, attraverso il suo fondo immobiliare chiuso BDF, ha rilevato l’area Campasso di Nervia a Ventimiglia dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Anche in questo caso la sgr si avvale del supporto di MD, in qualità di project & development management advisor (si veda altro articolo di BeBeez). L’acquisizione dell’area di circa 42 mila mq seguiva il bando lanciato da FS Sistemi Urbani (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) il 2 novembre 2020, e la firma del preliminare da parte di BDF lo scorso dicembre. Nell’area Campasso di Nervia dal fondo BDF sarà realizzato il Borgo del Forte, un campus internazionale con parco a verde pubblico, 6 campi da tennis, una piscina olimpionica, una scuola internazionale con annesso dormitorio per docenti, studenti e atleti, e uno spazio eventi. L’operazione rientra nel più ampio progetto di rigenerazione urbana Marina di Ventimiglia, illustrato al Consiglio Comunale della cittadina ligure da MDC lo scorso aprile, che prevede un investimento di 200 milioni di euro da parte del fondo BDF (si veda altro articolo di BeBeez).
Namira è una sgr italiana, con sede a Milano, fondata nel 2007. E’ specializzata in fondi di investimento alternativi (Fia) chiusi e riservati che investono in immobili e in crediti con garanzie immobiliari. La sgr gestisce anche: il fondo immobiliare Iaso, sottoscritto per l’84,1% da ICS Maugeri (si veda altro articolo di BeBeez); il fondo Elisabeth, che nel luglio 2020 ha rilevato un immobile logistico a Caorso (Piacenza). L’immobile era stato venduto da RS Record Store spa, società partecipata da Nexi Payments, Tecnoholding, gruppo BCube e altri soci di minoranza (si veda altro articolo di BeBeez).
Il fondo Elisabeth nel luglio 2019 aveva rilevato un portafoglio di cinque immobili a destinazione logistica situati nel centro-nord Italia. Gli asset, che occupano una superficie complessiva di circa 42.000 mq, sono situati nelle aree urbane ed entro il “primo miglio” di Roma, Torino, Bergamo e Venezia (si veda altro articolo di BeBeez). Tra essi, rientrava anche quello di Pomezia-Santa Palomba, che all’epoca era l’unico non ancora affittato. Nel maggio 2020 il fondo ha dato in locazione il polo logistico di Santa Palomba, a sud di Roma, a Cdf, società attiva da 40 anni nella gestione di piattaforme logistiche per la grande distribuzione organizzata (si veda altro articolo di BeBeez).
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