Industria Vetraria Valdarnese, storica sociètà cooperativa aretina che produce vetro soffiato artigianale, ha ottenuto il 19 dicembre 2018 l’omologa del concordato preventivo con continuità aziendale (ex artt. 161, 6° comma, l.f. e 186-bis LF) dal Tribunale di Arezzo, che ha permesso la ristrutturazione di 4,7 milioni di euro di debito finanziario su un indebitamento concordatario totale di 10,7 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Alla ristrutturazione del debito hanno partecipato MPS, Banca del Valdarno, CFI, Deutsche Bank, Iccrea, Banca di Cambiano, Coopfond, UBI (ex Banca Etruria), Unipol e CRF (Gruppo Intesa Sanpaolo). Contestualmente 1,1 milioni di euro di debito relativo al fondo indennità dei soci cooperatori è stato postergato a fine piano, mentre nuova finanza è stata concessa da General Finance (Factor), Banca del Valdarno, Deutsche Bank, CFI e Coopfond.
Advisor legale dell’operazione è stato lo Studio Legale Gatteschi, advisor finanziario è stato Tiziano & Co., mentre l’attestazione del piano è stata firmata da Emanuele Boschi dello Studio BL.
Fondata a San Giovanni Valdarno, nel cuore della Toscana, da un gruppo di maestri vetrai nel 1952, la cooperativa aveva presentato istanza di concordato nel marzo 2017 con l’appoggio del 95% dei creditori, sulla base di un piano industriale di rilancio che prevede il riposizionamento dei canali distributivi commerciali, l’efficientamento produttivo e il taglio dei costi, compreso quello del personale. Nel 2017, la società ha conseguito ricavi per circa 9 milioni di euro, con un ebitda di 550 mila euro e un debito finanziario netto di 1,37 milioni di euro.
Simone Carresi, presidente dell’Industria Vetraria Valdarnese, ha commentato: “Sono stati due anni intensi che grazie alla collaborazione e al sacrificio di tutti hanno consentito alla cooperativa valdarnese di effettuare un concreto turnaround che ha permesso di porre le basi per ripristinare l’equilibrio economico-finanziario. Questo tuttavia non è da considerarsi un punto di arrivo ma una nuova ripartenza su cui tutti dobbiamo concentrarci al fine di garantire alla cooperativa un solido futuro”.