LT Rinnovabili, operatore industriale integrato nell’installazione e gestione di impianti da energie rinnovabili, ha acquistato la concorrente Enerray (si veda qui il comunicato stampa). Quest’ultima è stato rilevato a seguito della procedura di concordato della controllante Gruppo Maccaferri e della stessa Enerray.
La notizia dell’acquisizione era attesa, dal quando nel febbraio scorso LT Rinnovabili aveva affittato il ramo d’azienda O&M (operations e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti fotovoltaici) di Enerray ed era vincolata al suo acquisto (si veda altro articolo di BeBeez). Nel frattempo, sono stati messi all’asta i rami O&M ed EPC nell’ambito del concordato. Secondo quanto risulta a BeBeez, l’asta si è svolta il primo luglio e al termine di essa, LT Rinnovabili si è aggiudicata i due rami di Enerray per 1,5 milioni di euro, dando continuità gestionale e operativa e assicurando il mantenimento dei livelli occupazionali e della professionalità della società.
Dario Levi, presidente di LT, ha dichiarato: “L’integrazione di queste due realtà permette la nascita di un campione nazionale, leader nel settore, in grado di svolgere un ruolo attivo nel consolidamento del mercato e nell’incremento del contenuto tecnologico dei servizi offerti”. Massimo La Gioia, amministratore delegato di LT, ha aggiunto: “Raggiungendo la scala dei 500 MWp, abbiamo ora le dimensioni e la struttura necessarie per perseguire la trasformazione tecnologica. Tutto questo è stato possibile in quanto, fin dall’inizio del nostro viaggio, ci siamo concentrati sulle persone e sulle loro competenze. LT continuerà ad investire sui propri talenti per accrescere ulteriormente le proprie capacità tecniche e gestionali. Il focus dei prossimi due anni sarà infatti l’innovazione per massimizzare le prestazioni dei nostri impianti”.
Con l’acquisizione di Enerray, LT Rinnovabili ha completato cinque operazioni di m&a nel settore del service di impianti a energie rinnovabili, che le hanno permesso di far crescere il portafoglio di impianti gestiti da circa 200 a oltre 500 MWp. LT, con sede a Milano, è stata fondata nel 2015 da un gruppo di imprenditori italiani già attivi nel settore. L’azienda si è posta come aggregatore di mercato per raggiungere la soglia dimensionale utile a divenire un partner strategico per utilities e investitori istituzionali. LT è composta da oltre 50 risorse tra ingegneri, tecnici specializzati, financial & controller e serve i principali operatori industriali e investitori istituzionali attivi in Italia.
Enerray, fondata nel 2007, è leader nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici industriali di medie e grandi dimensioni, sia per impianti di terzi, che per impianti di proprietà. Offre soluzioni “chiavi in mano” di impianti fotovoltaici su coperture aziendali, pensiline, terreni agricoli e serre. La società vanta ricavi attorno a 8 milioni di euro.
Ricordiamo che nel giugno scorso la cinese Tica ha rilevato per circa 840 mila euro dal Gruppo Industriale Maccaferri il ramo operativo di impresa di Sebigas srl, azienda attiva nella progettazione, costruzione e manutenzione di impianti biogas (si veda altro articolo di BeBeez). Tica nel settembre 2019 aveva acquisito anche Exergy, leader nella progettazione e realizzazione di impianti a ciclo rankine a fluido organico di ultima generazione (si veda altro articolo di BeBeez). Exergy era stata messa all’asta dal tribunale a fine agosto 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), a seguito dall’ammissione al concordato preventivo a inizio giugno 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Per quanto riguarda le altre società del Gruppo Maccaferri, Officine Maccaferri ha depositato nel maggio scorso presso il Tribunale di Bologna la richiesta di concordato preventivo con riserva, dopo aver sottoscritto un accordo quadro di ristrutturazione con gli investitori riuniti sotto la sigla Ad Hoc Group (AHG), cioé il gruppo di obbligazionisti che detiene il 54% del bond da 190 milioni di euro a cedola 5,75% e scadenza 2021, composto da Carlyle e dai suoi coinvestitori (si veda altro articolo di BeBeez). L’offerta di AHG su Officine Maccaferri è parte di una più ampia offerta relativa all’intero gruppo Maccaferri e che prevede un finanziamento ponte da 10 milioni per la controllata Seci e fino a 12,5 milioni per la controllata Samp (con ulteriori 12,5 milioni tramite il supporto di un ulteriore partner finanziario, che nella bozza di accordo del 2 marzo scorso era Muzinich). All’approvazione del piano di ristrutturazione di ciascuna società, il relativo finanziamento ponte sarà sostituito da un ulteriore finanziamento di 4 anni fornito dai membri dell’AHG, già sottoscrittori del finanziamento ponte. A valle della conclusione dell’intero processo di ristrutturazione del debito, la compagine azionaria di Samp potrà essere soggetta a un sostanziale cambiamento di controllo fino a una diluizione del 90% degli azionisti esistenti (la famiglia Maccaferri).