Il commissario straordinario Vincenzo Nicastro, dopo il tentativo andato a vuoto dello scorso anno, riprova a vendere gli asset di Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation, entrambe in amministrazione straordinaria, che operano sotto il marchio Piaggio Aerospace e che fanno capo a Mubadala, fondo sovrano del Governo di Abu Dhabi.
Ieri, infatti, terminata la fase di valutazione delle credenziali prodotte, Nicastro ha reso noto di aver autorizzato alla due diligence 5 nuovi soggetti tra gli 11 che avevano espresso il proprio interesse, riaprendo dunque ufficialmente la dataroom virtuale della società. I potenziali acquirenti avranno ora tempo sino al 28 aprile per acquisire le informazioni sulla società: al termine di questo periodo, si aprirà una nuova finestra di ulteriori 30 giorni, entro i quali potranno presentare un’offerta d’acquisto vincolante (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che lo scorso novembre era saltata l’ipotesi di cedere i beni aziendali di Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation alla cordata formata dal fondo di private equity svedese Summa Equity; da Heart Aviation, scaleup norvegese che sta sviluppando un aereo da 19 posti totalmente elettrico, finanziata da Breakthrough Energy Ventures, United Airlines, Mesa Air Group ed EQT Ventures; e dalle società liguri Phase Motion Control (operativa a Sestri Ponente in aree appartenute in passato proprio a Piaggio e che realizza, dopo averli progettati, componenti e motori ibridi ed elettrici) e AgTech, azienda attiva da 20 anni nel campo dell’ingegneria dell’aviazione. L’offerta infatti non era stata ritenuta in linea con il disciplinare di gara (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che Nicastro aveva scelto la cordata italo scandinava per il valore complessivo della sua offerta, non solo sul versante economico ma anche quelli progettuale e occupazionale. Ricordiamo che nel marzo 2021 erano arrivate quattro offerte non vincolanti per rilevare i beni aziendali di Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation (si veda altro articolo di BeBeez). Le quattro offerte erano arrivate dalla rosa dei 5 soggetti che lo scorso febbraio 2021 erano stati selezionati per la short list dal commissario straordinario Vincenzo Nicastro (si veda altro articolo di BeBeez). Poco prima, a gennaio, erano pervenute al commissario straordinario 30 domande di insinuazione al passivo di Piaggio Aviation per un importo complessivo di 747,9 milioni di euro (si veda qui la Relazione trimestrale al 31 marzo 2020 di Piaggio Aviation) e 1.407 domande di ammissione al passivo per Piaggio Aero Industries, per un importo complessivo di oltre 928 milioni (si veda qui la Relazione trimestrale al 31 marzo 2020 di Piaggio Aero Industries).
“D’accordo con il Ministero per lo Sviluppo Economico, vogliamo che questo secondo processo proceda speditamente e senza deroghe”, ha spiegato Nicastro, aggiungendo: “Ciò non toglie che valuteremo con la massima attenzione le offerte che ci perverranno, con l’obiettivo di individuare un nuovo proprietario per la società che sappia non soltanto riconoscerne il giusto valore, ma sia anche in grado di proporre una strategia di lungo periodo, salvaguardando competenze e occupazione”.
Intanto rimangono positivi gli andamenti industriali del gruppo: alla fine del 2021, dopo aver fatturato oltre 154 milioni di euro, il portafoglio ordini ammonta a 446 milioni di euro, con ulteriori 115 milioni circa che arriveranno nel corso del 2022 da commesse prossime alla firma.