La Società Appalto Lavori Pubblici (Salp), player italiano nel settore petrolifero, ha completato il percorso di risanamento grazie al piano di rilancio sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
È stata infatti formalizzata un’importante operazione di investimento finanziata dal Fondo Salvaguardia Imprese e Occupazione, gestito da Invitalia per conto dello stesso Mise, che ha partecipato all’aumento di capitale con una quota di minoranza di 4 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Il Mise ha dunque affiancato nell’operazione Friulia, la finanziaria regionale di sviluppo del Friuli e Salp International, che sono intervenute rispettivamente con 4 e 5,3 milioni di euro.
Per garantire la continuità imprenditoriale e l’uscita dalla procedura di concordato preventivo, Invitalia e la società finanziaria della Regione hanno garantito la sottoscrizione di un prestito obbligazionario convertibile di 5 milioni di euro complessivi.
Si tratta dunque di un intervento misto fra aumento di capitale ed emissione di un prestito obbligazionario per 13 milioni di euro complessivi quello che consentirà il salvataggio e l’uscita dal concordato preventivo della Salp di Bagnaria Arsa (Udine), specializzata nella realizzazione di infrastrutture energetiche come metanodotti e oleodotti, ma anche di ossigenodotti ed acquedotti. L’azienda ha chiuso il 2020 con 27,6 milioni di fatturato, un ebitda di 5,9 milioni e un debito netto di 7,3 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Il Piano di Rilancio e le risorse stanziate da Mise e regione Friuli consentiranno alla Salp di salvaguardare la continuità imprenditoriale e l’occupazione esistente. Al contempo, l’azienda potrà procedere all’incremento dell’attuale organico. Infatti si prevede che, grazie all’operazione finanziaria, la società creerà 361 posti di lavoro nei prossimi anni.
Salp e il suo management, guidato dall’amministratore delegato Fabrizio D’Alessio e dal presidente Ugo Frata (con i soci di controllo che a valle della manovra conserveranno il 40% del capitale), sono stati assistiti da Gianni & Origoni. Al fianco di Salp ha inoltre agito Bonamini & Partners in qualità di advisor industriale e finanziario.
Con la sottoscrizione dell’accordo su Salp si raggiunge così un altro importante risultato applicando il cosiddetto ‘metodo Corneliani’, introdotto dal ministro Giancarlo Giorgetti, che consente di salvaguardare una storica azienda in un settore particolarmente strategico, considerati anche gli effetti del conflitto in Ucraina in tema di infrastrutture energetiche (si veda qui il comunicato stampa).
“Siamo di fronte a un’altra operazione che vede il Mise, insieme alla Regione Friuli Venezia Giulia, sostenere l’investitore privato per creare le condizioni affinché la Salp possa continuare a operare e rilanciarsi attraverso un serio piano d’investimento”, ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti. “Sono inoltre soddisfatto di questo accordo perché si tratta di una società radicata sul territorio e in possesso di competenze specialistiche nelle infrastrutture energetiche, che verranno rafforzate ulteriormente con nuove assunzioni in modo da favorire la crescita della Salp sul mercato nazionale ed estero”.
Per il Fondo Salvagiardia Imprese e Occupazione si tratta infatti della terza operazione, dopo gli interventi nel capitale dell’appena ricordata Corneliani, prestigiosa griffe della moda maschile made in Italy, che aveva visto il fondo nell’estate del 2020 investire 10 milioni di euro assieme a Investcorp (che ne aveva investiti 7 milioni, si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente, a luglio dello scorso anno, il fondo ha sottoscritto un aumento di capitale di Canepa, produttore comasco di tessuti di alta gamma (si veda altro articolo di BeBeez)