Sparc, partecipata da Authentic Brands Group (società che possiede un portafoglio di oltre 50 marchi nei settori media, intrattenimento e moda) e Simon Property Group (il più grande gestore di mall negli Usa), ha presentato un’offerta di 305 milioni di dollari per rilevare Brooks Brothers, storico marchio di abbigliamento maschile che lo scorso 8 luglio ha depositato presso il tribunale del Delaware domanda per ammissione alla procedura di Chapter 11 negli Usa. Lo ha rivelato CNBC.
L‘interesse di Authentic Brands Group e Simon Property Group era già trapelato a inizio luglio. Quanto al valore delle offerte ricevute dal socio di controllo, Claudio Del Vecchio, sino a prima della pandemia già si parlava di 300-350 milioni di dollari (si veda altro articolo di BeBeez).
Prossimo a presentare un’offerta ci sarebbe anche WHP Global, una società specializzata nell’investimento gestione di marchi consumer, che fa capo a Oaktree Capital Management. WHP Global, infatti, già prima della presentazione della domanda di Chapter 11 ha siglato un accordo con Brooks Brothers per offrire una linea da 75 milioni di dollari nella forma di debtor-in-possession (DIP) financing facility, soggetto all’approvazione del tribunale. Questi capitali, insieme al cash flow dell’attività, fornirebbero la liquidità necessaria per supportare l’azienda durante il processo di vendita (si veda qui il comunicato stampa di Brooks Brothers).
Nei giorni successivi, però, anche Authentic Brands Group e Simon Property hanno offerto una linea DIP da 80 milioni di dollari, senza interessi e senza commissioni. Quindi tra le due cordate è battaglia aperta.
Nel dettaglio, Sparc ha depositato una mozione per ottenere l’approvazione di un accordo di cessione d’azienda in continuità operativa e acquisire sostanzialmente tutto il business globale di Brooks Brothers e si è anche impegnata ad acquistare almeno 125 punti vendita al dettaglio. L’accordo è soggetto all’approvazione del tribunale e a offerte migliori o più alte nell’ambito della procedura d’asta della società attualmente in corso. L’udienza in tribunale per l’approvazione dell’offerta di Sparc e le procedure d’asta si terrà il 3 agosto prossimo. Brooks Brothers sta richiedendo che la scadenza per le offerte competitive sia fissata al 5 agosto e che un’udienza formale per la vendita abbia luogo l’11 agosto.
Sparc ha una piattaforma multimarca che possiede oltre 2.600 punti vendita al dettaglio e all’interno di grandi magazzini, una piattaforma di e-commerce e importanti clienti all’ingrosso in Nord America, Sud America, Europa e nell’area Asia-Pacifico. In quanto partner commerciale esclusivo per i marchi Aéropostale e Nautica, realizza ogni anno vendite al dettaglio a livello globale per oltre 2,7 miliardi di dollari. Authentic Brands Group genera un volume annuale di vendite retail di oltre 12 miliardi di dollari; tra i marchi in portafoglio figurano Sports Illustrated, CC Corso Como e Above The Rim.
Ricordiamo poi che in corsa per Brooks Brothers ci sono anche: un club deal di imprenditori e investitori italiani, capeggiata da Luciano Donatelli e Giglio Group (si veda altro articolo di BeBeez); e il private equity Solitaire Partners, guidato da David Jackson, ex ceo di Istithmar World, il gruppo di Dubai che tra il 2007 e il 2012 ha controllato la nota catena di department stores Barneys (si veda altro articolo di BeBeez). Nella procedura, Brooks Brothers è affiancata dalla banca d’investimento PJ Solomon L.P., dal consulente finanziario Ankura Consulting Group e dallo studio legale Weil Gotshal & Manges.
Brooks Brothers è stata fondata da Henry Sands Brooks a Manhattan nell’aprile 1818. Nel 1988 è stata rilevata dall’inglese Marks & Spencer, che nel 2001 l’ha ceduta a Retail Brand Alliance (RBA, che ha cambiato nome in The Brooks Brothers Group), veicolo di Claudio Del Vecchio, attuale ad e figlio di Leonardo, patron di Luxottica. Brooks Brothers era in situazione critica e alla ricerca di un nuovo socio da tempo, poi ha subìto anche le ripercussioni del coronavirus (si veda altro articolo di BeBeez). Il tentativo di vendita di Brooks Brothers era iniziato l’anno scorso, quando era stato dato mandato alla banca d’investimento newyorkese PJ Solomon di sondare alcune opzioni. Claudio Del Vecchio in un’intervista al New York Times lo scorso giugno aveva detto che le offerte ricevute sino a prima della pandemia non lo avevano soddisfatto. Si parlava di 300-350 milioni di dollari. Del Vecchio ha detto che i ricavi sono rimasti fermi attorno a un miliardo di euro tra il 2017 e il 2019 e la società è gravata da un debito inferiore ai 300 milioni. A fine aprile 2020, però, Bloomberg aveva riferito che il debito complessivo era di 600 milioni di dollari.