Il gruppo finanziario Springwater Capital ha fatto un’offerta per Fintyre, colosso italiano degli pneumatici controllato da Bain Capital. Lo riporta Il Sole 24 Ore, secondo cui l’offerta di Springwater prevede un aumento di capitale da 50 milioni di euro.
Fintyre lo scorso luglio aveva depositato la domanda di ammissione al concordato in bianco (si veda altro articolo di BeBeez) e il tribunale aveva concesso tempo sino al 14 novembre per depositare una proposta definitiva di concordato preventivo o di una domanda di omologa di accordi di ristrutturazione dei debiti (si veda qui il decreto del Tribunale).
Le trattative con Springwater Capital si aggiungono alle discussioni già in corso con altri gruppi finanziari come GSO Capital Partners (divisione di Blackstone Group), che è tra i principali creditori del gruppo, con un credito di 130 milioni di euro sul totale di 270 milioni. Un debito che si confronta con una marginalità in discesa già prima del Covid-19, con un ebitda sceso a 12 milioni nel 2019 dai 18,2 milioni nel 2018. Nel 2020, causa pandemia, il calo è continuato.
Se le trattative per un concordato in bianco non dovessero andare in porto, si potrebbe aprire una procedura di amministrazione straordinaria sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico. Al lavoro sull’operazione ci sono i consulenti e i legali: Deloitte e Gattai Minoli Agostinelli per l’azienda, White & Case per Gso Capital Partners e Allen Overy per le banche.
Fintyre fa capo alla holding di distribuzione di pneumatici European Tyres Distribution Limited, a sua volta controllata dal fondo Europe IV di Bain Capital (si veda altro articolo di BeBeez). Da mesi la holding sta portando avanti un processo di ristrutturazione del debito. Intanto in Germania lo scorso febbraio tutte le controllate del gruppo hanno portato i libri in tribunale, avviando la procedura fallimentare (si veda qui Wolk After Sales News e TyrePress). European Tyres Distribution Limited aveva chiuso il 2018 con un gran bilancio: ricavi per 1,1 miliardi, di cui 425 milioni di euro con Fintyre, un ebitda margin di oltre l’83% e un debito finanziario netto di 270 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Ma poi le cose evidentemente sono cambiate molto e il lockdown ha peggiorato il tutto.
Fintyre, con sede a Seriate (Bergamo), era stata acquisita da Bain Capital nel marzo 2017, come prima società sulla quale poi il fondo ha costruito il gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere FinTyre era stato BlueGem Capital e Bain Capital si era finanziato con un bond PIK (payment-in-kind) da 130 milioni di euro collocato in private placement nell’aprile 2017 ed emesso dal veicolo Neo (BC) spa (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente era stata sottoscritta da Fintyre una linea di credito super senior revolving da 30 milioni di euro per supportare l’ordinaria attività del gruppo. Il bond e la nuova linea si erano affiancate a uno strumento di debito unitranche da 40-60 milioni sottoscritto da GSO Capital Partners (Blackstone Group) nel 2015 per sostenere il piano di sviluppo dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez).
European Tyres Distribution Limited è infatti il risultato di una serie di acquisizioni. All’estero nel giugno 2017 aveva comprato la divisione Tyre and Automotive Technology della tedesca REIFF (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2018 aveva rilevato la tedesca Reifen Krieg (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel maggio 2019 era stata la volta di RS Exclusiv e di TyreExpert (si veda altro articolo di BeBeez). In Italia, invece, Fintyre ha comprato La Genovese gomme (LGg) nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel 2015 aveva comprato Pneumarket dal gruppo Marangoni (si veda altro articolo di BeBeez) e nel 2016 Franco Gomme.