Il gruppo di abbigliamento Stefanel ha annunciato ieri di aver avviato l’iter per l’amministrazione straordinaria tramite il deposito dell’istanza per la dichiarazione dello stato di insolvenza presso il tribunale (si veda qui il comunicato stampa). Ora si attende la nomina di un commissario giudiziale su indicazione del Ministero dello Sviluppo Economico. (si veda qui il comunicato stampa)
La nota spiega che la decisione deriva dalla presa d’atto “della mancata definizione di un accordo con i propri stakeholders, dell’attuale assenza di altri interlocutori interessati a supportare la società nella formalizzazione dell’ipotizzata proposta concordataria e dell’impercorribilità di ipotesi autonome di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell’indebitamento complessivo”. Nel pomeriggio di mercoledì 5 giugno il titolo di Stefanel era stato sospeso in Borsa, in attesa dell’uscita del comunicato ufficiale della società.
Stefanel aveva presentato domanda di concordato preventivo al Tribunale di Treviso il 14 dicembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), dopo aver annunciato perdite per 20,9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018 a fronte di un patrimonio netto di 7,5 milioni (da 13,2 milioni a fine 2017). Il Tribunale aveva ammesso la società al concordato il bianco l’11 gennaio scorso (si veda altro articolo di BeBeez) e aveva concesso alla società una proroga di 60 giorni del termine, originariamente fissato al 15 aprile 2019, per il deposito della proposta concordataria, del piano e di tutta la documentazione prevista ex lege. Il termine ultimo per la presentazione della documentazione era stato quindi fissato al prossimo 14 giugno (si veda qui il comunicato stampa). A fine aprile il debito finanziario netto di Stefanel era di poco meno di 88 milioni di euro, in linea con quello a fine dicembre (si veda qui l’ultimo comunicato di informativa mensile al mercato).
Stefanel era finita in crisi già nel 2016 e nel settembre 2017 i due fondi Oxy Capital e Attestor Capital avevano sottoscritto un aumento di capitale da 10 milioni di euro nell’ambito di un accordo di ristrutturazione del debito omologato dal Tribunale di Treviso nell’ottobre 2017. A valle di quell’aumento di capitale, Attestor e Oxy, tramite il veicolo River Tre srl, avevano acquisito il 71% del capitale, con Giuseppe Stefanel che aveva mantenuto una minoranza (si veda altro articolo di BeBeez). Il loro piano di rilancio si era però scontrato con un contesto generale di calo gli acquisti di abbigliamento e con la crescita dell’e-commerce.