La soluzione temporanea alla crisi di liquidità della Sampdoria si sta rivelando un po’ complicata da raggiungere. L’idea prospettata dalle banche finanziatrici, Banca Sistema e Macquarie, lo ricordiamo, è quella di strutturare un bond convertendo da 30-35 milioni a scadenza biennale che possa essere sottoscritto da investitori istituzionali specializzati, con Oaktree come primo interlocutore (si veda altro articolo di BeBeez). I proventi del bond permetterebbero quindi all’ex presidente Massimo Ferrero di avere il tempo di trovare investitori disposti a rilevare il capitale del club pagandolo una cifra sufficiente a risolvere i problemi delle sue società personali attualmente in concordato. Sinora, infatti, l’unica offerta vincolante arrivata all’advisor della Samp, Lazard, è quella del fondo Merlyn, guidato da Alessandro Barnaba e dall’olandese Maarten Petermann, che però non è disposto a pagare nemmeno un euro agli azionisti attuali mentre ha messo sul piatto 50 milioni di euro da iniettare nella squadra e che per questo motivo la scorsa settimana ha fatto un passo indietro (si veda altro articolo di BeBeez).
Per questo Ferrero è alla ricerca di un’alternativa. Tuttavia, appunto, i tempi si stanno allungando. Lo scorso martedì 10 gennaio in occasione della seconda convocazione dell’assemblea straordinaria l’azionista di maggioranza non si è presentato, così come era già accaduto il 5 gennaio per la prima convocazione. In entrambi i casi la mossa era stata anticipata il giorno prima con un comunicato sul sito internet del club che precisava che l”’azionista di maggioranza assoluta non presenzierà (né delegherà il legale rappresentante del socio Sport Spettacolo Holding srl)” (si veda qui il comunicato stampa del 9 gennaio). Ricordiamo che già poco prima di Natale il club aveva visto andare deserta l’assemblea degli azionisti fissata in seconda convocazione, con l’azionista di maggioranza che aveva chiesto di riconvocarla nei primi giorni di gennaio (si veda altro articolo di BeBeez). La prossime convocazioni sono fissate per il 20 gennaio e per il 2 febbraio.
Secondo quanto risulta a BeBeez, l’ex presidente Massimo Ferrero ha intento chiesto al Consiglio di amministrazione altre due settimane di tempo per finalizzare la ricerca del funding, ma il problema della squadra è proprio il tempo. Ormai la cassa è al lumicino. Nonostante la disponibilità di Banca Sistema di rinnovare le linee di factoring sui diritti tv relativi alla stagione 2023-2024.
Venerdì 13 gennaio il Consiglio di amministrazione della Sampdoria, in carica sino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022, ha diramato un comunicato stampa da cui trapela grande preoccupazione (si veda qui il comunicato stampa): “Come amministratori, su richiesta del trustee, abbiamo condiviso e continuiamo a condividere tutte le informazioni societarie con i diversi potenziali acquirenti, o eventuali sottoscrittori di debito, che, anche in questi giorni, stanno facendo le proprie valutazioni al fine di portare avanti delle proposte. Non è compito del Consiglio esprimere preferenze su chi debbano essere gli azionisti della società così come esula dal suo ruolo deliberare operazioni di ricapitalizzazione che sono di competenza dei soci, peraltro già convocati a questo proposito in assemblea d’accordo con il Collegio Sindacale”. E ancora. “ Il Consiglio di Amministrazione resta a disposizione di coloro i quali abbiano a cuore la Sampdoria e che vogliano dare un segnale concreto e tangibile per la risoluzione della situazione contribuendo a ricreare quell’indispensabile clima costruttivo che ha contraddistinto la storia di questa gloriosa società, patrimonio del calcio italiano”.
Il giorno dopo il fondo Merlyn ha a sua volta diramato una nota in cui sottolinea che “il Comunicato Stampa della Sampdoria emanato ieri ci indica infatti il fallimento del c.d. Piano Banca Sistema, evidenziando ancora una volta la totale mancanza, da parte dell’attuale proprietà e dei suoi finanziatori, di un reale interesse a valutare soluzioni ideate specificatamente al solo salvataggio e rilancio della Sampdoria”. Per contro, aggiunge la nota, “nel tentativo di contribuire a un futuro certo per la Sampdoria, non basato su futili espedienti finanziari, ma bensì su un piano industriale serio e adeguato, Merlyn ha provato ad avviare nelle scorse settimane un’operazione di trasparenza sulla gestione della società e sulla sua reale situazione patrimoniale sulla base della quale abbiamo poi costruito la nostra proposta, che ripetiamo era seria, rispettosa della storia della Sampdoria e capace di garantire a tutti i suoi tifosi un futuro ricco di emozioni”.
Tuttavia, chiosa la nota di Merlyn, “tale proposta, basandosi non solo sull’aumento di capitale che Merlyn era pronta a sottoscrivere, ma anche sulle sinergie con il Lille, necessitava di essere implementata prima della chiusura della finestra di mercato di gennaio, per poter rafforzare la squadra e aumentare le probabilità di rimanere in Serie A. Purtroppo non sussistono più i tempi tecnici necessari per poterla implementare”.
Ricordiamo infatti che Merlyn a fine dicembre 2020 aveva rilevato il club francese Lille Olympique Sporting Club (LOSC) dall’ex presidente Gerard Lopez (si veda qui il comunicato stampa di allora). Merlyn aveva infatti acquistato il debito dal fondo Elliott, allora principale creditore del club, e lo aveva poi trasformato in azioni. Le sinergie prospettate tra Lille e Sampdoria sarebbero state sulla direzione sportiva e veniva proposto anche il rafforzamento immediato della squadra anche attraverso il prestito di alcuni giocatori dal Lille con l’obiettivo di rimanere in Serie A a fine stagione 2022/2023, nell’ambito della gestione del mercato del mese di gennaio.
Detto questo, Merlyn lascia aperta la porta, sebbene a condizioni diverse, che però al momento non specifica: “Merlyn continuerà a seguire l’evoluzione della situazione ribadendo che, qualora si dovessero presentare le condizioni per poter realizzare un progetto per il rilancio dell’UC Sampdoria, ci faremo trovare pronti con un nuovo piano che avrà però tempi, obiettivi e modalità di intervento totalmente differenti”.
Ricordiamo che, sebbene continui a essere l’eminenza grigia dietro la squadra, Ferrero da fine 2020 non ricopre più alcun ruolo nel club e nelle sue società, dopo le tensioni giudiziarie che lo hanno interessato (si veda altro articolo di BeBeez). Per salvare le sue Eleven Finance e Farvem Real Estate, entrambe appunto entrate in concordato, Ferrero aveva infatti messo in vendita la società sportiva già nel gennaio 2020 (si vedaaltro articolo di BeBeez), costituendo Rosan Trust, un trust regolato dalla legge di Jersey, Isole del Canale della Manica, e trasferendo al trustee Trust Services di Venezia, rappresentato da Gianluca Vidal, il 100% di Spettacolo Holding, che detiene fra l’altro appunto il 99,96% della Sampdoria ed è controllata al 100% da Holding Max srl, che a sua volta è detenuta da Vanessa Ferrero (figlia di Massimo) all’80%, da Giorgio Ferrero (nipote di Massimo) al 15,24% e da Unione Fiduciaria per il restante 4,76%.