
Si scalda la partita per Banca Intermobiliare (Bim), la private bank torinese quotata a Piazza Affari, controllata da Veneto Banca, tra gli asset in via di dismissione, perché non sono parte del perimetro acquistato da Intesa Sanpaolo (si veda qui altro articolo di BeBeez).
Il dossier è ovviamente allo studio dei grandi fondi di private equity Usa specializzati nel settore finanziario. IeriIl Sole 24 Ore faceva i nomi di Warburg Pincus e Jc Flowers che starebbero partecipando alla dataroom, con le offerte vincolanti che sono attese entro fine agosto.
L’istituto guidato dall’ad Giorgio Girelli , che ha chiuso il 2016 con una perdita di 93,3 milioni (era di 19,88 mln nel 2015), ha avviato nel 2017 un profondo processo di turnaround. Da inizio anno la prima linea è stata in gran parte rinnovata: sono cambiati 11 manager su 15. Avviato anche il processo di modifica dell’outsourcing informatico e la cessione di Bim Suisse (per quest’ultima è stato prorogato il periodo di esclusiva a Banca Zarattini fino a fine luglio). Secondo quanto riferito mercoledì 26 luglio da MF Milano Finanza, la firma dell’accordo di vendita di Bim Suisse, secondo la fonte, dovrebbe avvenire entro oggi.
Intanto il cda della banca ha approvato il piano industriale 2017-2021, che è stato predisposto secondo una logica “stand alone”. Il business plan indica per il 2017 e il 2018 una serie di azioni di ristrutturazione e investimento per innovazione ed efficientamento della piattaforma aziendale, reso possibile dall’innovazione che il management ha posto in essere negli scorsi mesi; il periodo successivo sarà invece concentrato prevalentemente sullo sviluppo. A fine piano il Cet 1 dovrebbe attestarsi al 18,6%.
I numeri del primo trimestre hanno mostrato un certo miglioramento. La perdita di periodo si è ridotta a 2,033 milioni e il margine di intermediazione è cresciuto del 2% a 21,975 mln, pur a fronte di una raccolta calata del 2,3% a 9,161 miliardi. Il rapporto tra esposizioni deteriorate nette e crediti verso clientela è salito leggermente al 36,4%, dal 35,1% di fine anno. Il Cet1 fully a fine marzo è invece salito all’11,65% (11,52% a fine 2016), mentre il Total Capital Ratio è migliorato di 23 punti base attestandosi all’11,54%. La riunione del cda di Bim per l’approvazione della relazione finanziaria semestrale prevista per il 3 agosto 2017 è stata anticipata al 31 luglio.