Grazie al portale di equity crowdfunding bergamasco WeAreStarting e a Directa sim, è avvenuta la prima compravendita di quote di srl a costo zero in Italia, avvalendosi del regime alternativo di intestazione delle quote, che permette di seguire una procedura snella e senza costi (si veda qui il comunicato stampa).
L‘art. 100-ter del TUF, permette infatti l’intestazione fiduciaria a un intermediario delle quote acquistate in equity crowdfunding in sede di offerta. Una scelta, questa, che ha lo scopo di poter eventualmente rivendere quelle quote allo stesso intermediario, il quale può procedere a sua volta a ricollocarle presso un terzo che abbia a sua volta preventivamente intestato le sue quote allo stesso intermediario (si veda altro articolo di BeBeez). L’intestazione fiduciaria non è però consentita in una fase successiva a quella di chiusura della campagna di equity crowdfunding e quindi dal mercato secondario si tagliano fuori tutti coloro che hanno sottoscritto campagne, intestando le quote a se stessi (si veda altro articolo di BeBeez).
In ogni caso, l’opportunità di cedere sul secondario le quote non era mai stata sfruttata sinora, molto probabilmente perché la maggioranza delle srl che hanno completato una raccolta con successo tramite equity crowdfunding sono startup innovative e pmi innovative, le quali danno diritto a un beneficio fiscale del 30% per gli investitori, che decade qualora la partecipazione sia ceduta prima di tre anni. Ora i tre anni iniziano a scadere per molti di questi investitori e il primo caso di intestazione fiduciaria delle quote risale a fine 2017 (si veda altro articolo di BeBeez). Gli operatori si aspettano quindi un aumento delle compravendite di quote di srl nei prossimi anni.
Indipendentemente dal calcolo fiscale, però, cedere le quote sul secondari può rivelarsi interessante. L’operazione annunciata da WeAreStarting, infatti, ha riguardato quote di minoranza (0,15%) di una startup che aveva condotto una campagna di equity crowdfunding tra dicembre 2018 e marzo 2019 e inizialmente acquisite da un investitore per mille euro. Quest’ultimo, che aveva optato proprio per il regime alternativo, dopo meno di un anno, ha potuto cedere le quote con una plusvalenza del 40% che, al netto delle tasse pari al 26% del guadagno generato, ha permesso un rendimento effettivo del proprio investimento del 29,6%. Il regime alternativo di intestazione delle quote è offerto gratuitamente agli investitori di WeAreStarting da Directa sim, che è tenuta a mantenere e gestire il registro delle transazioni che attestano l’effettiva proprietà delle quote. Gli investitori sono quindi liberi di trasferire le proprie partecipazioni ad altri utenti compilando un modulo apposito per comunicare l’ordine alla sim.
WeAreStarting srl, con sede a Bergamo, è stata fondata da Carlo Allevi nel dicembre 2014 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2019, ha raccolto 1,544 milioni di euro, posizionandosi al nono posto a livello nazionale per raccolta (si veda qui l’infografica di CrowdfundingBuzz).