
Sono in arrivo una serie di novità per Italy Crowd, primo portale di crowdfunding immobiliare nato in Italia. Le ha anticipate in un’intervista esclusiva a BeBeez e CrowdfundingBuzz il ceo e fondatore Augusto Vecchi. “Intendiamo entrare nei mercati di Gran Bretagna e Francia entro novembre, appena sapremo quale normativa Mifid applicare. Siamo anche pronti per la tokenizzazione immobiliare: il software è già stato sviluppato e attualmente è in versione beta. Uscirà appena il governo approverà una legge sul tema”.
Italy Crowd più in generale punta alla realizzazione di una filiera immobiliare, che comprenda costruttori, immobiliaristi, agenzie, società informatiche, gruppi di finanziatori, cui il portale di lending crowdfunding offre la possibilità di costruire, ristrutturare e raccogliere capitali. La società attualmente sta chiudendo alcune importanti vendite nei segmenti commerciale e industriale. Inoltre sta proponendo e gestendo un progetto residenziale in una località turistica e un green village (un hotel diffuso) al confine tra Liguria e Toscana. “Per tali iniziative, cercheremo investitori, non tramite campagne sulla nostra piattaforma, ma attraverso business angels o fondi privati”, precisa Vecchi.
Inoltre, la società sta mettendo insieme il board tecnico, in cui è appena entrato Stefano Sardelli. Classe 1959, laureato in Scienze Economiche e Bancarie, Sardelli ha sempre lavorato nella finanza, presso diversi intermediari. Dal 2004 a marzo 2020 è stato direttore generale di Invest Banca. Sempre attivo sui temi del fintech, dell’innovazione e della digital disruption, Sardelli è anche co-responsabile della commissione fintech & digitalization di AssiomForex.
Italy Crowd è stata lanciata il 12 gennaio 2015, importando un modello di business autorizzato in Svizzera. Vecchi infatti, dopo un viaggio negli Usa nel 2010, si è reso conto che il crowdfunding stava diventando molto rilevante per la ricerca del capitale, per cui ha iniziato a studiare il modo di applicarlo al settore immobiliare. Il primo esempio concreto è stata la piattaforma svizzera Swiss Crowd, lanciata nel 2014 e basata su software italiano: un modello portato in Italia l’anno successivo. All’epoca il crowdfunding non era ancora regolamentato, per cui Italy Crowd è nata con un modello di business ibrido, dove la raccolta era effettuata su un massimo di 20 investitori. Il limite è caduto nell’agosto scorso, per cui Italy Crowd si è allineata alla normativa vigente. Sempre nel 2020, il portale ha lanciato la prima piattaforma di lending crowdfunding immobiliare nativa su blockchain in Europa.
I soci fondatori di Italy Crowd sono lo stesso Vecchi, Luana Leonini (socia di maggioranza), Andrea Gianninoni, Simone Mannelli, Paolo Siligoni (ceo di Swiss Crowd). Dal lancio a oggi ha esaminato 140 progetti immobiliari per un valore di oltre 50 milioni di euro. La società nel marzo 2020 aveva lanciato una campagna di equity crowdfunding sul portale italiano Opstart (si veda qui la scheda sintetica), con l’obiettivo di raccogliere da 50 a 380 mila a fronte di una valutazione pre-money di 1,2 milioni. La campagna si è conclusa con una raccolta di 107 mila euro tramite con un overfunding del 214% rispetto all’obiettivo minimo di 50 mila euro. “Abbiamo lanciato la campagna per ottenere visibilità e annunciare il rifacimento ex novo della piattaforma coadiuvata dalla trasparenza della tecnologia blockchain. In questa occasione, sono entrati come soci AsteBook, società leader nelle aste telematiche immobiliari e PMI Top, holding che investe in piccole medie imprese innovative ad alto valore di crescita. “Ora stiamo cercando in via privata nuovi soci, che possano sostenere la crescita di Italy Crowd”, ha spiegato Vecchi.
“Per il futuro, ci aspettiamo che vi saranno delle aggregazioni tra le piattaforme di crowdfunding italiane, rafforzando l’offerta interna e competendo a livello internazionale. In tal senso, Italy Crowd ha già stretto un accordo con CrowdRe (la piattaforma di crowdfunding immobiliare di Opstart). Inoltre, Trusters utilizza la tecnologia blockchain messa a disposizione dal nostro gruppo, che poi è la stessa che impiega Italy Crowd”, ha concluso il ceo e fondatore della piattaforma.