Il private crowdfunding ClubDealOnline e Almaviva (azienda italiana attiva nella trasformazione digitale) hanno lanciato la fiduciaria digitale ClubDeal Fiduciaria Digitale (si veda qui il comunicato stampa). L’avvio di quest’ultima rafforzerà la capacità di ClubDealOnline di semplificare la gestione e amministrazione degli aumenti di capitale riservati a investitori privati e istituzionali (i club deal) di startup, scaleup e pmi (anche in modalità Round as a Service, ossia al servizio di terze parti che hanno autonomamente individuato opportunità di investimento, lanciato lo scorso ottobre, si veda altro articolo di BeBeez).
La soluzione Welcome di Almaviva, selezionata da ClubDealOnline per la gestione della fiduciaria, è l’unica sul mercato che permette di supportare da remoto tutti i processi operativi di amministrazione fiduciaria dei beni e i relativi adempimenti regolamentari (segnalazioni obbligatorie di vigilanza e fiscali). Almaviva attraverso la partnership con ClubDealOnline (scambio di know-how, esperienze e avvio di progettualità comuni) conferma la strategia di investimento in innovazione nei servizi finanziari e in particolare nel wealth-tech, che già presidia supportando oltre 100 clienti e avendo realizzato più di 400 progetti e 36 piattaforme digitali.
Antonio Chiarello, fondatore di ClubDealOnline, ha dichiarato: “Il 2020, completata la fase di startup di ClubDealOnline, ha rappresentato, nonostante il Covid, l’anno di lancio vero e proprio della piattaforma sul mercato. Nel periodo è stato inoltre perfezionato un aumento di capitale da un milione di euro per supportare l’ulteriore fase di crescita. Nella continua evoluzione della nostra piattaforma di private crowdfunding, abbiamo deciso di investire ulteriormente nella convinzione che l’amministrazione fiduciaria, sempre digitalizzata, sia una scelta vincente per arricchire le soluzioni di banche, investitori e professionisti nell’ambito dei private markets. Abbiamo individuato in Almaviva il partner giusto per fare questo salto di qualità e continuare insieme a innovare e rafforzare la nostra ambizione di essere un partner ideale per le banche e gli operatori di wealth management vogliono soddisfare le aspettative e le esigenze di una nascente tipologia di investitori, gli HNWI digitali”.
Nell’ottobre 2020 è infatti entrata nel capitale di ClubDealOnline Blue Financial Communication (BFC Media), digital e media company quotata al segmento Aim Italia della Borsa di Milano ed editore tra gli altri della versione italiana della testata Forbes (si veda altro articolo di BeBeez). La sua partecipazione in ClubDealOnline questo mese è confluita nell’abilitatore di startup BFC Ventures Studio, insieme a quelle di Notarify. L’abilitatore di startup include anche 3 progetti in seno al Gruppo BFC Media: Gooruf, Infinity Space Satellite, Forbes Academy (si veda altro articolo di BeBeez). BFC Media si è affiancata nel capitale di ClubDealOnline al fondatore Antonio Chiarello, all’acceleratore i-Starter; al managing director di i-Starter Simone Cimminelli; a Portobello spa, società del settore media & advertising quotata all’Aim Italia, che nel gennaio 2019 ha guidato un round di serie A in ClubDealOnline (si veda altro articolo di BeBeez); e a Cristiano Busnardo, diventato socio e amministratore delegato nel settembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
ClubDealOnline è presieduta da Roberto Ferrari, ex direttore generale di CheBanca! (gruppo Mediobanca) ed ex chief digital and innovation officer di Mediobanca. La piattaforma ha l’obiettivo di selezionare le migliori scaleup e pmi presenti sul mercato per offrire al pubblico di investitori i business più interessanti. La selezione è affidata ad iStarter (acceleratore italiano basato a Londra) e a partner specializzati sulle pmi. Il modello prevede l’intestazione delle quote da parte di una fiduciaria e permette agli investitori di poter aggregare gli investimenti in un unico soggetto, ottimizzando la gestione fiscale e rendendo le quote maggiormente liquidabili.
Piero Rossini, vicedirettore generale IT di Almaviva, ha commentato: “Questa partnership testimonia come Almaviva prosegua nel progetto di investimento in innovazione sempre attenta alle nuove esigenze dei propri clienti e ai nuovi operatori del mercato wealth management. Nei prossimi mesi sarà formalizzato un importante accordo industriale che posizionerà Almaviva tra i principali operatori di mercato del wealth tech”.
Almaviva è controllata al 95% dalla famiglia Tripi. L’azienda, dopo essere stata sinonimo di call center, è diventata una società che implementa l’innovazione digitale nelle aziende. Con 45.000 persone, 10.000 in Italia e 35.000 all’estero, Almaviva è il quinto gruppo privato italiano per numero di occupati al mondo. La società, con sede a Roma, ha chiuso il 2019 con un fatturato pari a 887 milioni di euro. Nei giorni scorsi indiscrezioni di stampa hanno riferito che Almaviva ha incaricato la banca d’affari JP Morgan di trovare un nuovo investitore di minoranza, che possa sottoscrivere un aumento di capitale da circa 200 milioni di euro. Un portavoce di Almaviva tuttavia ha smentito le indiscrezioni sulla ricerca di un nuovo socio e sull’aumento di capitale.