Aulab, coding factory con sede a Bari, nei giorni scorsi ha chiuso la sua prima campagna di equity crowdfunding sul portale italiano Mamacrowd con una raccolta di 500 mila euro (si veda qui il comunicato stampa). La campagna, che ha riconosciuto una valutazione pre-money della società di circa 6,5 milioni, era partita nel marzo scorso ed era andata in overfunding nello stesso mese, battendo l’obiettivo minimo di 200 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Il crowdfunding appena concluso costituisce il secondo round per Aulab, che nel giugno scorso ne aveva chiuso uno seed da 400 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez), con una valutazione post-money di 2,7 milioni di euro (+170% rispetto alla valutazione relativa al primo round di investimento). Quel round era stato sottoscritto dal fondo di venture capital SocialFare Seed e da Manilo Marocco, tramite MM Partecipazioni srl (azionista di Tiscali tramite Amsicora srl, al fianco di Claudio Costamagna e Alberto Trondoli). I proventi di questo hanno consentito ad Aulab di ideare e lanciare una nuova Hackademy Master avanzata su Javascript, Angular e React, nonché di strutturare partnership di rilievo come quella con Feltrinelli Education e creare la software house che oggi vanta diverse collaborazioni di rilievo tra le quali quella con l’ESA (European Space Agency).
Aulab è una software house fondata nel 2014 a Bari da Davide Neve e Giancarlo Valente per colmare il gap di competenze digitali da un lato e dall’altro per trattenere talenti sul territorio, addirittura con l’ambizione di attrarne, grazie ad Hackademy, un coding bootcamp della durata di 3 mesi. Molto focalizzato sulla pratica e con un ciclo formativo più breve rispetto ai percorsi di formazione tradizionali, il coding bootcamp di Aulab consente di formare rapidamente nuove figure professionali in tutta Italia, pronte ad entrare nel mercato del lavoro.
La startup ha sinora formato oltre 1.500 persone, con un tasso di collocamento del 95%. Grazie allo spazio di coworking di Aulab di Bari e alla software house interna, gli allievi possono sperimentare direttamente sul campo le competenze necessarie per diventare web developer, entrando in contatto con una rete di professionisti digitali e trovando numerose opportunità di impiego. Con il coronavirus l’azienda si è adattata alla didattica online e sta accelerando sull’espansione all’estero. Nel primo trimestre 2021 aulab ha registrato un aumento del 207% di ricavi totali rispetto al primo trimestre 2020, con un incremento di oltre il 330% di ricavi nell’area formazione ed education e oltre il 150% nell’area software rispetto al primo trimestre 2020.
I fondi raccolti su Mamacrowd saranno investiti da Aulab per sostenere l’espansione aziendale, ampliare l’offerta formativa e continuare a rispondere alla carenza di risorse tech nel panorama italiano. In particolare, saranno utilizzati per investimenti in marketing, ricerca e sviluppo su contenuti education, potenziamento del personale, attrezzature e piattaforma per la didattica.
Neve, ceo di Aulab, ha commentato: “L’obiettivo è continuare il percorso intrapreso con l’informatizzazione delle nostre aule e l’ampliamento del team, che conta oggi 40 persone tra dipendenti e consulenti. Il nostro impegno è rivolto ad aumentare il tasso di occupazione giovanile in Italia e arginare la fuga di cervelli. Soprattutto nel secondo semestre del 2020 abbiamo registrato un notevole ampliamento del target a livello nazionale e un significativo aumento delle iscrizioni per il nostro percorso di apprendimento, che permette di professionalizzarsi rapidamente come web developer. Per rispondere al cambiamento in atto siamo passati da 4 corsi all’anno nel 2019 a 4 corsi mensili in contemporanea nel 2020. In più, abbiamo stretto partnership di rilievo con aziende come Feltrinelli Education, diventata editrice di tutta l’offerta on demand”.