Apollo Global Management, gigante Usa del private equity con 513 miliardi di dollari in gestione, ha rilevato una quota di minoranza che secondo il Corriere della Sera si aggirerebbe attorno al 20% di Sofinnova Partners, una delle principali società di venture capital europee, specializzata in scienze della vita. Fondata oltre 45 anni fa, ha sede a Parigi con presenze in tutta Europa, incluse Londra e MIlano, Stati Uniti e Cina. Apollo si è anche impegnata a investire fino a un miliardo di euro nei fondi di Sofinnova (si veda qui il comunicato stampa).
La transazione è soggetta alle consuete condizioni di chiusura, inclusa l’autorizzazione dell’Autorità regolatoria dei mercati finanziari francesi (AMF) e dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2022. All’atto della chiusura del contratto, Neil Mehta, Partner e Global Head of Strategy di Apollo, entrerà nel Consiglio di amministrazione di Sofinnova.
Triago ha agito come consulente strategico e Dechert LLP come consulente legale di Sofinnova. Paul, Weiss, Rifkind, Wharton & Garrison LLP e Gide Loyrette Nouel sono stati i consulenti legali di Apollo e Guggenheim Partners il consulente finanziario.
Per Apollo, l’investimento aumenterà significativamente la sua presenza nelle scienze della vita e contribuirà ad ampliare il suo ecosistema di partner che portano conoscenze e network specializzati sulla sua piattaforma integrata. Dal canto suo Sofinnova, che continuerà ad agire dalla sede di Parigi come società indipendente, punta a massimizzare questa partnership per accelerare la crescita, utilizzando anche l’accesso alla piattaforma di investimento globale di Apollo che include credito, azioni, immobili e altre classi di attività, nonché al suo vasto network e alla sua esperienza sui mercati dei capitali.
Scott Kleinman, co-chairman di Apollo, ha dichiarato: “L’industria delle scienze della vita continua a crescere e a innovare, creando opportunità significative per finanziare e far progredire nuove terapie e tecnologie alla ricerca dei migliori risultati per la salute. Oggi Apollo e le sue affiliate gestiscono oltre 5 miliardi di dollari nei settori sanitario e delle scienze della vita e consideriamo questo spazio come un’area di crescita significativa per l’azienda. Scegliamo Sofinnova come partner, per le loro conoscenze specializzate e il loro vasto network settoriale che espande la nostra piattaforma di investimento. Mettiamo insieme i nostri punti di forza e le nostre culture complementari per formare una relazione a lungo termine, reciprocamente vantaggiosa.
Antoine Papiernik, presidente e Managing Partner di Sofinnova Partners, ha commentato: “Questa partnership consentirà a Sofinnova di dare forte impulso alla crescita di ciò che sa fare meglio: finanziare l’innovazione e costruire aziende attraverso relazioni a lungo termine con imprenditori visionari. Siamo pronti ad accelerare la nostra strategia, consolidare la nostra posizione di attore globale e migliorare la nostra offerta di prodotti ai nostri investitori, ponendo le basi per nuovi livelli di crescita ed espansione. Siamo impazienti di cominciare a lavorare con Apollo per costruire la prossima generazione di startup rivoluzionarie, e al tempo stesso influenzare positivamente il futuro attraverso investimenti nella sanità e nella sostenibilità”, ha detto.
Fondata nel 1972, Sofinnova Partners è una società di capitale di rischio profondamente radicata in Europa. Con oltre 50 anni di esperienza, sostiene più di 500 compagnie e crea leader di mercato in tutto il mondo. Oggi, Sofinnova Partners ha più di 2,5 miliardi di euro in gestione con un team di professionisti da tutto il mondo che vantano una comprovata competenza medica, scientifica e nello sviluppo del business.
Sofinnova è attiva in Italia da 20 anni, con più di 50 milioni di euro investiti in venture capital in aziende del settore biotech e ha incassato a sua volta gli impegni di investimento del Fondo Italiano d’Investimento sgr per i fondi Sofinnova Capital Partners VII e VIII. (si veda altro articolo di BeBeez). D’altra parte ad affiancare Papiernik nel ruolo di managing partner c’è, dal maggio 2017, l’italiano Graziano Seghezzi (si veda altro articolo di BeBeez). Seghezzi tra l’altro è fra i co-fondatori di BiovelocITA, il primo acceleratore italiano dedicato alle aziende del biotech (si veda altro articolo di BeBeez).
In Italia, in particolare, è attivo il fondo Sofinnova Telethon, lanciato nel 2018. SI tratta di un veicolo dedicato agli investimenti early stage in aziende dedite alla ricerca sulle malattie genetiche rare, che vede la Fondazione Telethon, tra le più note charity in campo biomedico, in qualità di advisor. Con una raccolta chiusa nell’aprile 2020 a quota 108 milioni di euro (8 in più del target originario, si veda altro articolo di BeBeez), il fondo è co-guidato da Paola Pozzi e Lucia Faccio, entrambe con un solido background scientifico e con alle spalle 17 anni di lavoro in team. Il fondo pochi giorni fa ha annunciato un investimento di 3,5 milioni di euro in NanoPhoria (si veda altro articolo di BeBeez), una società biotecnologica in fase preclinica che sta sviluppando una piattaforma versatile e non virale per la somministrazione di farmaci basata su nanoparticelle inorganiche. Lo scorso luglio 2021, invece, il fondo aveva investito 6 milioni di euro nelle tre startup italiane AAVantgarde Bio, Alia Therapeutics e Borea Therapeutics (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre il fondo Sofinnova Telethon nell’aprile 2020 aveva investito in Genespire, società milanese specializzata nello sviluppo di terapie avanzate destinate a pazienti con malattie genetiche; in Epsilen Bio, società milanese che sta sviluppando una tecnologia per spegnere l’espressione di geni correlati a specifiche patologie senza modificare in modo irreversibile il DNA (un importante potenziale vantaggio sul fronte della sicurezza); e in PinCell, società biotech milanese in fase pre-clinica focalizzata su nuove terapie per malattie dermatologiche rare (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel luglio 2020, invece, Sofinnova aveva co-guidato il round da 28 milioni di euro di Enthera, startup dedicata allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici per il diabete di tipo 1 e le malattie gastrointestinali (si veda altro articolo di BeBeez), round che era stato poi ampliato nel 2021 a 35 milioni di euro con l’ingresso di ulteriori investitori (si veda altro articolo di BeBeez).Sofinnova aveva investito per la prima volta in Enthera nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). E sempre nel 2018 aveva guidato la raccolta di capitali da 26,5 milioni di Erydel, specializzata nella somministrazione di farmaci veicolati mediante i globuli rossi del paziente (si veda altro articolo di BeBeez).