Hanno cuore italiano due piattaforme di fintech lending appena lanciate in Brasile, Si tratta di Money Money Invest, specializzata in prestiti a piccole aziende, e di InMano, specializzata in prestiti personali a soggetti blacklisted, senza rating e non bancarizzati.
Lo ha annunciato a BeBeez Salvatore Milanese, italiano residente ormai da anni a San Paolo e fondatore di Pantalica Partners Holding, società di advisory specializzata in turnaround e ristrutturazioni aziendali.
A Milanese, tramite Pantalica, fa capo il 20% di Money Money e il 20% di InMano, mentre il resto del capitale di entrambe le piattaforme fa capo a una cordata di imprenditori locali e al rispettivo management.
L’idea di lanciare le due piattaforme è venuta a Milanese visto il successo crescente delle piattaforme di lending in Italia e visti gli altissimi tassi di interesse che aziende e privati devono pagare in Brasile per prestiti tramite canali tradizionali.
D’altra parte oggi il titolo di Stato a 10 anni rende il 6,9%, con il Brasile che ha rating sovrano Ba2 di Moody’s e BB- di S&P e Fitch. Ma un mese fa il rendimento del decennale era addirittura salito a oltre il 9%. E i tassi applicati a imprese e privati sono notoriamente pari a un multiplo di 6-7 volte quelli dei titoli di stato. Il tasso medio dei prestiti bancari a febbraio è stato del 46,7% all’anno.
Money Money raccoglie funding da investitori nazionali o internazionali, sia privati sia istituzionali o corporate, e intermedia prestiti unsecured fino a un massimo equivalente di 50 mila euro. Sul sito, si pubblicizza un rendimento per gli investitori compreso tra l’11% e il 28% all’anno.
Quanto a InMano, la piattaforma intermedia invece prestiti a tasso fisso, fino al 4% al mese, e montanti non superiori all’equivalente di mille euro per periodi non superiori ai 12 mesi. Gli investitori sulla piattaforma di InMano al momento sono soltanto istituzionali nazionali, ma l’idea è di permettere in futuro l’investimento anche a soggetti esteri.
Le statistiche del mercato sonno piuttosto confuse. Secondo Statista, nel 2019 le piattaforme di alternative lending in Brasile hanno intermediato l’equivalente di 88,7 milioni di dollari di prestiti, di cui 33,7 milioni alle imprese e 46,9 milioni ai privati, in crescita dai 72 milioni del 2018 (28,85 milioni a imprese e 43,2 milioni ai privati), ma ancora una cifra minima rispetto alle potenzialità del mercato. Ma secondo il Cambrige Centre for Alternative Finance il mercato dei prestiti ai privati è più ampio, con 298,5 milioni di dollari per il consumer lending e 31,12 milioni per il lending alle imprese.
Il leader di mercato per i prestiti alle imprese è Nexoos dall’inizio dell’operatività ha erogato soltanto poco più di 300 milioni di real (circa 58 milioni di dollari). Mentre lo scorso febbraio la piattaforma IOUU ha incassato un round di investimento da 6 milioni di real (circa 1,3 milioni di dollari), guidato da DOMO, Indicator Capital e Devas Invest (si veda Crowdfundinsider).
Sul fronte dei prestiti ai privati sono attive Lendico Brazil, controllata dalla piattaforma tedesca Lendico, di cui però non sono disponibili le statistiche separate; Biva, di cui a sua volta non si conoscono le statistiche; e Mutual Club dall’inizio dell’operativita a oggi ha intermediato 21 milioni di euro.