Il Gruppo Azimut, attraverso Azimut Investments sa, ha tokenizzato una quota del fondo di diritto lussemburghese AZ RAIF I – Absolute Non-Performing Assets, una delle strategie di private debt del gruppo, focalizzata su un portafoglio diversificato di asset backed securities (ABS) con sottostanti che permettono varie esposizioni ai non performing, tra cui Npl di origine bancaria e crediti derivanti da procedure di insolvenza (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione è stata condotta in collaborazione con Allfunds Blockchain e BNP Paribas Securities Services. L’adozione del know-how e del network di Allfunds Blockchain consente infatti alle parti di tracciare tutte le operazioni connesse in tempo reale, aumentandone la trasparenza e l’efficacia. I contratti smart gestiti dalla piattaforma di Allfunds Blockchain coprono ogni fase di un fondo tokenizzato e il suo livello di interfaccia ha reso possibile la perfetta integrazione con tutti i sistemi operativi esistenti dei partecipanti. Quanto a BNP Paribas Securities Services, nel suo ruolo di fornitore di servizi, ha integrato Allfunds Blockchain nei suoi sistemi informatici.
L’operazione rappresenta un ulteriore passo nel mondo della finanza decentralizzata per Azimut che nel 2021 è stato il primo asset manager a lanciare un security token collegato a un portafoglio di prestiti alle piccole e medie imprese. Nel dettaglio, nel marzo 2021 la società aveva lanciato Azimut Token (Azim), il primo token per investire in economia reale, emesso in collaborazione con Sygnum Bank, prima digital asset bank al mondo, autorizzata dagli organi di vigilanza di Svizzera e Singapore (si veda altro articolo di BeBeez). Ogni token è la rappresentazione digitale di un portafoglio di 5 milioni di euro di prestiti alle piccole e medie imprese italiane, originati sulla piattaforma di Borsa del Credito, partecipata dallo stesso gruppo Azimut, da P101 sgr e GC Holding, la holding che controlla la società di spedizioni Italmondo. I prestiti sono garantiti al 90% dal Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale (MCC).
L’obiettivo di questa nuova iniziativa è quello di valutare l’efficienza della Distributed Ledger Technology (DLT) nel processare importanti operazioni all’interno del ciclo di investimento dei fondi. Il modello punta a facilitare il processo di trasferimento di quote tra gli investitori nei fondi Azimut nell’ecosistema blockchain offerto da Allfunds Blockchain.
Il tema della tokenizzazione degli asset è particolarmente caldo in questi giorni, proprio ora che è al vaglio del Senato il testo del disegno di legge di conversione del cosiddetto Decreto fintech, cioé il Decreto-legge 17 marzo n. 25 su Disposizioni urgenti in materia di emissioni e circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech, pubblicato venerdì 17 marzo in Gazzetta Ufficiale (si veda altro articolo di BeBeez).
Giorgio Medda, ceo e global head of asset management e fintech del Gruppo Azimut, ha detto: “Azimut è ancora una volta un pioniere del mercato realizzando una delle primissime tokenizzazioni di quote di un fondo a livello europeo. Siamo entusiasti di aver portato a termine questa transazione che dà ulteriore profondità al nostro modello di asset management che incorpora una gamma completa di strategie sui private markets a vantaggio della diversificazione dei portafogli dei nostri investitori. La tokenizzazione apre la strada a una maggiore inclusione di queste strategie nell’asset allocation dei clienti grazie al miglioramento del profilo di liquidità degli investimenti nei fondi chiusi dedicati ai mercati privati. La portata rivoluzionaria di questa iniziativa rafforzerà anche lo sviluppo del nostro progetto neoLending, che punta a fornire un canale di finanziamento alternativo per le pmi italiane ed è sostenuto dalle nostre soluzioni di private debt e dalla potenza del fintech, quest’ultima già utilizzata nelle nostre strategie per supportare l’origination e il risk management. Il nostro prossimo passo sarà il lancio di un fondo con quote native tokenizzate che ci permetterà di sfruttare appieno i vantaggi operativi della tecnologia blockchain lungo l’intera catena del valore del nostro settore”.
Rubén Nieto, managing director di Allfunds Blockchain, ha precisato: “Siamo estremamente orgogliosi di fornire la nostra tecnologia a due importanti operatori all’avanguardia nell’innovazione del settore dei fondi. Questo risultato dimostra la nostra visione sulla blockchain: collaborare con tutti gli attori chiave della catena del valore per massimizzare il potenziale di questa tecnologia e fornire vantaggi tangibili in una serie di casi di applicazione. Con i nostri due partner, non vediamo l’ora di far progredire il settore ancora di più nel futuro”.
Paul Daly, head of distribution products e solutions Securities Services in BNP Paribas, aggiunge: “BNP Paribas da diversi anni sta esaminando lo spazio DLT per la distribuzione dei fondi e riteniamo che la tecnologia abbia il potenziale di migliorare l’efficienza e la trasparenza nel settore dei fondi. Siamo entusiasti di contribuire a costruire le basi di questa stimolante iniziativa e di esplorare le fasi future del settore in linea con l’evoluzione del mercato”.
Per approfondire i conenuti del decreto fintech sul fronte legale e fiscale,
vi aspettiamo il 13 aprile dalle 9.30 alle 11.30 in diretta Zoom
per l’appuntamento di BeBeez Academy