di Francesca Vercesi
Banca Valsabbina, dopo il recente ingresso nel crowdfunding con l’acquisto del 9% della piattaforma fintech Opstart (si veda altro articolo di BeBeez), finalizza un altro accordo strategico, stavolta nella tecnologia blockchain. L’istituto bresciano si è infatti impegnata insieme ad altri investitori ad acquisire al 27% del capitale di Sandbox, fintech milanese che si propone di aiutare le aziende finanziarie nella trasformazione digitale, soprattutto nel campo della decentralized finance. L’operazione avverrà parte in aumento di capitale e parte acquisendo quote da altri soci (si veda qui il comunicato stampa).
Banca Valsabbina è stata assistita per i profili legali dell’operazione dallo Studio Terrin e Associati. Sandbox è stata assistita invece dallo Studio Lx 20_Law Firm.
Sandbox usa la blockchain nella gestione della governance societaria e nella strutturazione di operazioni di investimento, a valere su strumenti finanziari partecipativi (SFP) nativi digitali. L’operazione consente pertanto alla banca di stringere un’ulteriore partnership e di avvicinarsi a un settore in forte crescita, che ha sinergie con il modello di business aziendale. La start-up ha creato la piattaforma Fleap, software basato su tecnologia blockchain Hyperledger per emettere e scambiare asset digitali di natura finanziaria e non solo. Fleap si rivolge alle aziende che intendono digitalizzare la struttura societaria, fornendo servizi quali la digitalizzazione del libro soci delle spa e delle srl e la gestione di eventi societari (aumenti di capitale, trasferimento quote, votazioni assembleari), garantendo l’incorruttibilità dei dati, la trasparenza e l’immutabilità del registro.
“Con quest’ultima operazione investiamo in nuove forme di tecnologia, la blockchain in particolare, a servizio delle imprese che intendono avviare un percorso di trasformazione digitale”, ha dichiarato Hermes Bianchetti, responsabile divisione business di Banca Valsabbina.
“L’ingresso di Banca Valsabbina nel nostro capitale è un traguardo decisivo e caratterizza la strategia di sviluppo dell’iniziativa imprenditoriale. La presenza di un soggetto istituzionale accresce la credibilità del progetto e dell’ambiziosa roadmap che stiamo percorrendo”, ha spiegato Thomas Iacchetti, ceo di Sandbox, nel cui cda siedono anche Andrea De Lodovici, Donato Pastore e Paolo Bucciol.
La banca bresciana, sebbene attiva da più di 120 anni, sta investendo risorse crescenti nel mondo fintech, sia in aziende del settore sia negli strumenti finanziari al fintech collegati. Oltre al già ricordato ingresso in Opstart, lo scorso febbraio l’istituto di credito e la fintech italiana Credit Service hanno lanciato Invoice Be-Tech, cioè un programma che investirà fino a 50 milioni di euro rotativi in fatture emesse dalle pmi del territorio (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione fa seguito all’ingresso di Banca Valsabbina nel capitale di Credit Service spa, proprietaria della piattaforma di invoice trading MyCreditService.com avvenuto lo scorso giugno 2021 con la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato alla banca bresciana e a Siav spa, società tecnologica padovana, leader nel software per la gestione elettronica dei documenti e dei processi digitali, che a seguito del quale hanno rilevato rispettivamente il 17,5 e il 13,1% (si veda altro articolo di BeBeez). Tale investimento ha permesso alla banca di diversificare ulteriormente la propria asset allocation, entrando anche nel mercato dei crediti commerciali delle imprese.
Oltre Sandbox e Credit Service, la banca bresciana nel settembre scorso ha acquisito il 9,9% di Prestiamoci, piattaforma italiana attiva da più di 10 anni nel peer to peer lending. L’operazione ha visto la banca partecipare a un round di finanziamento da circa 2 milioni di euro, a cui hanno partecipato anche gli altri azionisti preesistenti, tra cui spiccano, oltre ai fondatori guidati da Daniele Loro, anche Banca Sella, Club Italia Investimenti 2, Innogest, Digital Magics e alcuni business angel di alto profilo come Stefano Miccinelli, Luca Gacometti e Roberto Condulmari (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel luglio 2021 Banca Valsabbina aveva già consolidato la partnership, acquistandone circa l’8,3% , con Business Innovation Lab, la società proprietaria di Opyn (ex Borsa del Credito) in un’operazione che ha previsto in una prima fase l’acquisto delle quote sul mercato secondario e l’assegnazione a Valsabbina anche di warrant convertibili in ulteriori azioni fino al raggiungimento di una partecipazione complessiva al massimo pari al 9,9% (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo infine che nel maggio 2020 Banca Valsabbina aveva comprato il 26% di Integrae sim, mentre la società di advisory Arkios ne aveva rilevato il 51% (si veda altro articolo di BeBeez).
A seguito dell’ingresso nel capitale, Banca Valsabbina, lo scorso dicembre ha varato insieme a Opyn il programma di finanziamenti digitali Pmi Be-Tech, grazie al quale l’istituto di credito bresciano erogherà fino a 100 milioni di euro alle pmi tramite la stessa piattaforma di peer to peer lending, in ottica di credit as a service (si veda altro articolo di BeBeez). All’operazione ha partecipato anche la fintech italiana Cardo AI in qualità di partner tecnologico, che mette a disposizione del mercato del private debt le più avanzate tecnologie software e di intelligenza artificiale per la gestione e le elaborazioni dei dati, insieme alla creazione della reportistica contrattuale e regolamentare in modo totalmente automatizzato.
La banca bresciana dal settembre 2020 ha già veicolato mediante operazioni di cartolarizzazione circa 100 milioni di euro alle pmi attraverso il progetto Slancio Italia, varato da Opyn per fornire nuova liquidità alle imprese colpite dalla crisi economica (si veda altro articolo di BeBeez), a cui sono seguiti nell’aprile 2021 ulteriori 200 milioni di euro di finanziamenti nell’ambito di una nuova cartolarizzazione. Un’operazione, questa, che suggella una collaborazione già in atto da tempo. La banca, infatti, nell’aprile dello scorso anno ha sottoscritto insieme ad Azimut i titoli Abs della cartolarizzazione da 200 milioni di euro di crediti alle pmi erogati da Opyn/Borsa del Credito emessi dal veicolo Kripton spv (si veda altro articolo di BeBeez). Si era trattato della seconda operazione di questo tipo che coinvolgeva Banca Valsabbina. Nel settembre 2020, infatti, la banca aveva sottoscritto titoli Abs di una cartolarizzazione di 100 milioni di euro di crediti offerti sulla piattaforma (si veda altro articolo di BeBeez).