Banca Valsabbina ha siglato con la fintech milanese Cardo AI un accordo di investimento finalizzato all’acquisizione, tramite un aumento di capitale dedicato, del 9,8% delle quote (si vedano qui la nota della banca e qui il comunicato stampa dei consulenti). Nell’operazione, Banca Valsabbina è stata assistita per i profili legali dell’operazione dallo Studio ALMA. Cardo AI è già da tempo partner di Banca Valsabbina nell’ambito della digitalizzazione dei processi di monitoraggio e reporting di operazioni di cartolarizzazione, asset strategico per l’istituto di credito.
La fintech è stata fondata a Milano nel 2018 da Altin Kadareja e Daniele Forza. Nel gennaio 2019 ha incassato un round seed da Digital Magics da 85 mila euro più un finanziamento soci da 25 mila euro (si veda qui il bilancio 2020 di DIgital Magics). Cardo AI è cresciuta fino a contare 35 dipendenti, di diverso profilo tra sviluppatori software, data scientist, ed esperti di finanza strutturata e investimenti di private debt, basati a Milano, Londra e Tirana. Cardo AI ha l’obiettivo di mettere a disposizione del mercato del private debt le più avanzate tecnologie per la gestione dei dati e la costruzione degli algoritmi di data science.
La fintech supporta asset manager, fondi pensione, assicurazioni e banche attraverso una tecnologia proprietaria interamente sviluppata dal proprio team. Tale tecnologia permette di operare coprendo l’intero processo di gestione del dato, dal data sourcing e treatment (data quality e data enrichment) alle più sofisticate analisi predittive, tra cui proiezioni di flusso di cassa e ottimizzazione del portafoglio, attraverso gli algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale. Grazie a Cardo AI le funzioni di front office, risk management, operation, credito, trading floor, operano utilizzando gli stessi dati standardizzati e le stesse metriche di performance che permettono di generare una informativa unificata a supporto dei processi decisionali, e adempimenti regolamentari e di reporting.
La società ha partecipato come partner anche alla cartolarizzazione da 220 milioni di euro conclusa questo mese dalla fintech italiana Borsa del Credito , con le abs di cartolarizzazione che sono state sottoscritte per la tranche senior da Intesa Sanpaolo e Banca Ifis e per la tranche junior da Azimut (si veda altro articolo di BeBeez) e un’analoga operazione da 200 milioni di euro conclusa lo scorso aprile sempre su prestiti intermediati da Borsa del Credito con le abs di cartolarizzazione che sono state sottoscritte da Azimut e dalla stessa Banca Valsabbina (si veda altro articolo di BeBeez).
Kadareja, ceo di Cardo, ha commentato così l’operazione: “Da tempo affianchiamo la banca nel monitoraggio di operazioni di cartolarizzazione. L’accordo, oltre a rafforzare le sinergie in essere, ci permette di programmare al meglio le attività e gli investimenti futuri, nell’ambito di un importante percorso di crescita tecnologica e della nostra strategia di business.”
Hermes Bianchetti, responsabile della divisione business di Banca Valsabbina, ha spiegato: “Questa operazione rientra nella più ampia strategia fintech della banca. La diversificazione e la modernizzazione del business, nonché l’ottimizzazione dei processi interni sono i capisaldi della strategia a medio e lungo termine della banca. Il mercato è in continua evoluzione, anche per effetto dei progressi dell’innovazione tecnologica. In tale contesto crediamo nell’opportunità di stringere o rafforzare partnership con aziende fintech, al fine di rendere più efficiente il business, creando sinergie e valore aggiunto per entrambi.”