La società di software Blockchain Italia srl è la prima azienda italiana ad approvare il bilancio societario su blockchain, in modalità remota (si veda qui il comunicato stampa).
La procedura è stata possibile attraverso la notarizzazione sulla blockchain e l’utilizzo della soluzione proprietaria Dedit, nel rispetto dei principi di trasparenza, identificazione certa dei partecipanti e pubblicità. Così come previsto dall’art. 73 del Decreto Cura Italia che ha permesso che l’attività di consigli, giunte e altre forme assembleari sia remotizzata, ma appunto nel rispetto della garanzia di queste condizioni.
Blockchain Italia, fondata il 31 luglio 2018, è una società di software con sede a Milano specializzata in soluzioni fintech e blockchain, con cui punta a ottimizzare i processi. E’ presente anche a Genova, Roma e Madrid. La società ha chiuso il 2018 già con un fatturato di 354 mila euro euro e un ebitda di circa 45 mila euro. I risultati 2019 di Blockchain Italia vedono un incremento del fatturato del 135% a 833 mila euro e un incremento dell’ebitda del 253 % a 155 mila euro.
Nel dettaglio, l’assemblea dei soci di Blockchain Italia il 30 giugno scorso si è riunita in videoconferenza e ha approvato il bilancio. A quel punto il presidente dell’assemblea ha creato digitalmente la copia del documento e ha generato la sua impronta digitale univoca (hash) attraverso la piattaforma Dedit. Contestualmente, ha eseguito la transazione sulla blockchain di Algorand per dare data certa e prova di immodificabilità al documento, in modo tale da facilitare a posteriori la verifica di autenticità da parte di terzi. Il documento è stato condiviso con i soci, che lo hanno sottoscritto collegandosi alla piattaforma dal link di invito generato in modo automatico da Dedit e ricevuto via mail. Il procedimento di notarizzazione è avvenuto anche per il verbale e la registrazione del video dell’assemblea. La transazione relativa all’approvazione del bilancio di Blockchain Italia, insieme alla lista dei firmatari, è pubblicamente consultabile, in modo da permettere a ogni socio e ad altre parti interessate di verificare (trasparenza) che il documento esposto dall’assemblea (pubblicità) non abbia subito modificazioni a posteriori (tracciabilità), e sia esattamente identico a quello in suo possesso.
Pietro Azzara, ceo di Blockchain Italia, ha commentato:“Siamo fiduciosi che altre imprese, con il prezioso supporto di commercialisti e cfo, si muoveranno verso l’adozione di soluzioni blockchain nei propri processi e che implementeranno best practice di questo tipo, applicabili ad ogni tipologia di azienda e livello di business, nella propria attività quotidiana”.