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L’imprenditore seriale Enrico Pandian, già fondatore di varie startup di successo, tra cui Everli (ex Supernercato24), FrescoFrigo e Checkout Technologies, ha lanciato la sua prima startup in ambito fintech: Yolo Save. Lo riferisce EconomyUp, secondo la quale la società intende commercializzare una app che ha lo scopo di educare le persone al risparmio facendole divertire.
Seppure attiva nel fintech, la startup non va confusa con la quasi omonima Yolo, che invece è una società insurtech, partecipata anche da Generali (si veda altro articolo di BeBeez). In entrambi i casi, Yolo è l’acronimo di You Only Live Once, coniato dal rapper Drake.
La app, ancora in fase di test, prevede che ogni volta che si deposita un importo si ricevono biglietti digitali che permettono di partecipare a un’estrazione settimanale con cui si possono vincere premi di diversa natura: una sorta di cashback affidato alla fortuna che diventa una lotteria pensata per incentivare il risparmio: più depositi, più hai possibilità di vincere.
Yolo Save è il secondo progetto di Startup Gym Studio srl, lo startup studio lanciato da Pandian (attraverso Startup Gym srl, che detiene l’80% del capitale) per costruire da zero nuove imprese sulla base di modelli già validati negli Stati Uniti, soprattutto aziende digitali basate su un software proprietarie, con un focus europeo sin dal primo giorno di attività.
Al fianco di Pandian nel capitale dello studio, con il 10% ciascuno, ci sono poi il partner Giuseppe Balzano, che ha supportato la creazione di tre startup tra Italia e San Francisco, contribuendo sia allo sviluppo tecnologico sia a quello business/finanziario essendo stato uno sviluppatore full-stack prima di specializzarsi in ingegneria e finanza; il partner Tarek Fahmy, che ha lavorato per le più prestigiose Startup al mondo in Silicon Valley, Google e Facebook, per poi trascorrere 8 anni in Wish, come Senior Vice President del team di sviluppatori e di prodotto; e altri membri del team.
Il primo progetto che ha sostenuto Startup Gym è Eoreka, crasi di Eureka e Horeca, un marketplace digitale B2B per hotel, ristoranti e bar, guidato da Stefano Raffaglio, attualmente general manager di Dolcitalia, il più grande distributore di dolci, cibo e bevande in Italia. Eoreka ha già raccolto l’interesse di fondi istituzionali e di importanti stakeholder.
Attualmente lo startup studio sta raccogliendo attraverso Startup Studio Holding srl un round di investimento da 1,5 milioni di euro, di cui una piccola parte con una campagna di crowdfunding sul portale quotato all’Aim Italia CrowdFundMe, che è già andata in overfunding, arrivando a oltre 200 mila euro raccolti, di cui 100 mila euro investiti sempre da Pandian, superando l’obiettivo minimo di 100 mila euro, a fronte di una valutazione pre-money di 8 milioni.
Nel business plan si legge che “questo round seed da 1,5 milioni servirà per finanziare il runway dello Studio per i prossimi 24 mesi, coprirà le spese interne, i costi di lancio e validazione e gli stipendi del Team. Il round da 1,5 milioni è associato a un’ulteriore disponibilità finanziaria di 1,5 milioni resaci disponibile dai nostri investitori e da terzi, pronta per essere investita nelle prime tre startup nate nello Studio”. Peraltro la presentazione aziendale caricata su CrowdFundMe spiega anche che gli 1,5 milioni di euro aggiuntivi, saranno raccolti per i tre investimenti in tre startup nate nello Studio. Ogni round seed sarà di circa un milione di euro, di questi, la metà sarà coperta da veicoli gestiti da StartupGym e si darà la precedenza a chi ha già investito nello Studio. Tra gli investitori in lizza, sia per il capitale dello Studio sia per gli investimenti nelle startup, c’è già Digital Magics, così come accennato nell’articolo di EconomyUp.
Ogni anno quest’ultimo validerà circa 20 MVP (prodotti test) con un team di 12 persone. Ogni progetto sarà impostato per favorire un’ottica early-exit, verso competitor esteri che vogliono espandersi in Europa. Le cessioni genereranno cassa, permettendo di autofinanziarsi e, in parte, di distribuire dividendi. Il tutto con l’obiettivo di quotare in Borsa Startup Gym nel giro di 3 anni.