Moneyfarm, la scaleup fintech italiana dedicata alla gestione del risparmio con approccio digitale, ha lanciato Moneyfarm Score, un modello predittivo del valore dei calciatori (si veda qui il comunicato stampa).
A oggi il punto di riferimento del prezzo dei calciatori a livello globale è quello calcolato in tempo reale dalla piattaforma Transfermarkt, che dal 2008 fa capo all’editore tedesco Axel Springer. Ma l’idea di Moneyfarm sembra andare oltre perché l’obiettivo sarebbe quello di prevedere il futuro valore dei calciatori.
L’algoritmo è stato sviluppato esaminando circa 100 acquisti di calciatori (colpi di mercato) delle squadre di serie A dell’estate 2019 e applicando alcune metodologie e tecniche usate solitamente da Moneyfarm per la gestione di asset finanziari. Nel dettaglio, Moneyfarm costruisce il punteggio attraverso la valutazione di alcuni dati statistici dei calciatori e modelli di regressione (sviluppati regredendo statistiche come, per esempio, i goal, l’età, il team di provenienza, i trofei vinti, le presenze in Champions League, il risalto mediatico del calciatore), stimando così il fair value del calciatore. Questo valore è poi parametrato al costo dello stipendio e al costo del cartellino, così da ottenere il punteggio finale.
Vincenzo Cuscito, Senior Investment Consultant di Moneyfarm, ha spiegato: “Nel calcio, come in finanza, i numeri non sono tutto ed esistono sfumature e aspetti intrinseci che gli algoritmi non riescono a cogliere, per questo tutte le nostre scelte di investimento sono convalidate da una squadra di esperti. In entrambi i casi si tratta di un’attività che richiede una stima del costo opportunità di ogni asset e di prevedere il loro rendimento nel tempo. Per fare ciò è necessario analizzare la realtà attraverso i dati, osservare i numeri e trasformarli in trend grazie a statistiche e algoritmi. Lo score è un esperimento che mira a offrire ai tifosi uno spunto in più per valutare i colpi di mercato. Non vediamo l’ora di mettere il nostro algoritmo alla prova, così da poter raccogliere i dati necessari per affinarlo ulteriormente in vista delle prossime sessioni di mercato”.
Fondata da Paolo Galvani e Giovanni Daprà nel 2011 e specializzata nella consulenza finanziaria online e soprattutto nella gestione patrimoniale in portafogli di Etf, Moneyfarm a oggi ha ottenuto oltre 110 milioni di finanziamenti, l’ultimo dei quali, da 40 milioni di euro, nel settembre 2019, guidato da Poste Italiane e a cui ha partecipato Allianz Asset Management, già azionista della società (si veda altro articolo di BeBeez). Il round precedente, da 46 milioni di euro, era stato chiuso nel maggio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
Moneyfarm è l’unico digital wealth manager in Europa a perseguire la via dell’espansione continentale con una presenza su tre mercati (Italia, Regno Unito e Germania). La fintech nell’ottobre 2017 ha acquisito Ernest, startup londinese fondata nel 2016 da tre sviluppatori italiani (Cristoforo Mione, Lorenzo Sicilia e Niall Bellabarba), un personal banker alimentato da intelligenza artificiale (si veda altro articolo di BeBeez). Nel novembre 2018 Moneyfarm ha acquisito Vaamo, il primo gestore patrimoniale digitale indipendente in Germania (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno scorso Moneyfarm ha ha lanciato la sua prima soluzione di previdenza complementare: un Piano Individuale Pensionistico (PIP), battezzato Piano Pensione Moneyfarm (si veda altro articolo di BeBeez).