La fintech italiana Moneyfarm ha lanciato la funzionalità Payment Initiation Service (PIS), ribattezzata bonifico bancario smart, che permette di effettuare pagamenti da conti di altre banche aggregati nella sua piattaforma (si veda qui il comunicato stampa). Ciò significa che sarà possibile aggregare i conti correnti dei clienti Moneyfarm che attiveranno il servizio per ottenere un dialogo diretto tra questi conti correnti e i portafogli di investimento. A oggi sono già aggregate le principali banche: Intesa San Paolo, Fineco, UniCredit, ING, Bancoposta, Banco BPM, Banca BNL, Banco di Sardegna, Widiba, Monte dei Paschi.
Ricordiamo che il PIS è stato lanciato nel maggio scorso anche da Illimity Bank, la banca digitale del Gruppo Illimity (si veda altro articolo di BeBeez).
Solo nelle prime tre settimane dal suo lancio, il 20% di tutti i trasferimenti verso conti Moneyfarm è stato effettuato attraverso bonifico bancario smart. Grazie a questa nuova funzionalità, i clienti Moneyfarm possono quindi prelevare e investire fondi in maniera sicura e veloce (entro massimo 2 giorni) dalla propria banca al proprio conto d’investimento Moneyfarm, così da ottimizzare e velocizzare ulteriormente il processo di trasferimento fondi. Questa nuova funzione nasce grazie alle molteplici opportunità derivanti dalla nuova direttiva europea sui servizi di pagamento, denominata PSD2 (Payment Services Directive 2), e dall’open banking, che stanno accelerando l’innovazione del mondo finanziario tramite l’offerta di una nuova gamma di servizi a tutto beneficio dei risparmiatori.
Giovanni Daprà, co-fondatore e ceo di Moneyfarm, ha dichiarato: “Moneyfarm è stata fra i primi digital wealth manager ad abbracciare soluzioni di open banking per sfruttare appieno tutti i benefici della PSD2 a vantaggio dei propri clienti. Con queste nuove funzionalità vogliamo rendere l’accesso alla nostra offerta sempre più semplice e ottimizzare ulteriormente la gestione dei risparmi”.
Fondata da Paolo Galvani e Giovanni Daprà nel 2011 e specializzata nella consulenza finanziaria online e soprattutto nella gestione patrimoniale in portafogli di Etf, Moneyfarm a oggi ha ottenuto oltre 110 milioni di finanziamenti, l’ultimo dei quali, da 40 milioni di euro, nel settembre 2019, guidato da Poste Italiane e a cui ha partecipato Allianz Asset Management, già azionista della società (si veda altro articolo di BeBeez). Il round precedente, da 46 milioni di euro, era stato chiuso nel maggio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
Moneyfarm gestisce oggi un patrimonio globale di oltre 1,3 miliardi di euro, a un ritmo di crescita che è sempre stato a doppia cifra anno su anno. La società è stata tra le prime ad adottare il modello di consulenza “ibrido” che unisce innovazione tecnologica alla presenza costante di una squadra di consulenti dedicati. Moneyfarm è anche l’unico digital wealth manager in Europa a perseguire la via dell’espansione continentale con una presenza su tre mercati (Italia, Regno Unito e Germania).
La fintech nell’ottobre 2017 ha acquisito Ernest, startup londinese fondata nel 2016 da tre sviluppatori italiani (Cristoforo Mione, Lorenzo Sicilia e Niall Bellabarba), un personal banker alimentato da intelligenza artificiale (si veda altro articolo di BeBeez). Nel novembre 2018 Moneyfarm ha acquisito Vaamo, il primo gestore patrimoniale digitale indipendente in Germania (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno scorso Moneyfarm ha ha lanciato la sua prima soluzione di previdenza complementare: un Piano Individuale Pensionistico (PIP), battezzato Piano Pensione Moneyfarm (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio scorso la fintech ha pubblicato le sue Api sulla piattaforma di Fabrick, già integrata con il 97% degli istituti di credito (si veda altro articolo di BeBeez). Nel settembre scorso Moneyfarm ha lanciato Moneyfarm Score, un modello predittivo del valore dei calciatori (si veda altro articolo di BeBeez).