di Paola Stringa e Giuliano Castagneto
Netfintech, mediatore creditizio che fornisce strumenti innovativi di accesso alla liquidità per le pmi (sotto il marchio Change Capital), ha annunciato il closing di un nuovo round di finanziamento, di Serie B, da 1,7 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Rewind, acceleratore di crescita per pmi e startup innovative, ha svolto il ruolo di advisor finanziario dell’operazione.
L’aumento di capitale vede l’ingresso nell’azionariato con una quota del 5% da parte di Banca Valsabbina e con una quota del 10% da parte di Weholding. Quest’ultima, costituita a fine 2021 da un gruppo di professionisti del settore finanziario, industriale e dei servizi professionali alle imprese, investe in imprese hi tech italiane che hanno necessità di accelerare il proprio business.
Al round ha inoltre partecipato anche BP Cortona, istituto cooperativo fondato nel 1881, già investitore dal luglio 2021, quando aveva acquisito in aumento di capitale una quota del 9,99% (si veda altro articolo di BeBeez). Oggi BP Cortona detiene il 9,5% del capitale di Netfintech.
Change Capital, costituita ad Arezzo nel 2019 da Tiziano Cetarini (attraverso la sua Rewind srl) e Francesco Brami, poi affiancati la responsabile IT Alessio Donati, è un marketplace della finanza di impresa per le pmi, che aggrega le soluzioni di accesso alla liquidità dei più affidabili operatori del settore finanziario in un’unica piattaforma digitale e con il solo inserimento della partita IVA, attraverso un algoritmo proprietario, in pochi secondi identifica quelle più appropriate per la specifica pmi. Dall’inizio dell’operatività, oltre 1000 imprese hanno ricevuto finanziamenti tramite la piattaforma Change Capital per oltre 150 milioni di euro intermediati. Dalla sua nascita nel 2019, la società ha registrato un trend di crescita del +100% anno su anno. Il 2021 si è chiuso con ricavi superiori a 1,2 milioni di euro (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
L’ecosistema di partner implementato da Change Capital comprende oltre 60 lenders che offrono le più innovative soluzioni di credito. Tra questi ci sono alcune delle fintech più riconosciute sul mercato italiano come October, Credimi, Workinvoice, Banca Aidexa, illimity, Banca Progetto, CF+, Anticipay, MyCreditService, Opyn e CashMe. Change Capital è collegato inoltre a 14 network strategici che offrono servizi di credito alle PMI fra banche, associazioni di categoria, confidi, società di mediazione, Consorzi di impresa, tra cui Confidare, Fidi Toscana, , Fidit, Fider, Coop Fidi, Confartigianato Arezzo, Finart CNA, Confidi UNI.CO.
Il capitale raccolto sarà impiegato per sostenere l’ulteriore sviluppo della piattaforma tecnologica e rafforzare, anche attraverso acquisizioni mirate, la divisione di finanza agevolata, ritenuta strategica in funzione del PNRR. Come per le soluzioni di finanziamento, le imprese potranno conoscere in pochi secondi i bandi di loro interesse e per i quali sono idonei e quale può essere il contributo concesso. Inoltre, sarà accelerata la crescita organica del business sfruttando le sinergie industriali e commerciali con i nuovi partner e ampliato il team investendo su nuovi talenti. Parte delle risorse saranno infine utilizzate per investimenti ESG.
Brami, ceo di Change Capital, ha commentato: “Questo nuovo round conferma la validità del modello implementato, i nuovi azionisti ci riconoscono infatti la capacità di rispondere sia al bisogno di facilitare l’accesso alla liquidità delle pmi che a quello degli operatori del credito di entrare velocemente in contatto con realtà con caratteristiche qualificate. L’operazione poggia su presupposti finanziari ma, come è stato anche con la Banca Popolare di Cortona entrata nel capitale l’anno scorso, saranno implementate sinergie industriali e commerciali che ci aiuteranno a crescere a ritmi ancora più sostenuti. Il nuovo assetto azionario conferma l’importanza della collaborazione tra player finanziari tradizionali e digitali per portare vantaggi alle pmi in primis e a tutto il settore attraverso la realizzazione di nuovi modelli”.
Cetarini, cfo, ha aggiunto: “Dall’arrivo sul mercato nel 2019, siamo cresciuti velocemente, raggiungendo in soli pochi anni risultati importanti con un trend di crescita del 100% anno su anno, ma siamo ancora solo all’inizio di un percorso per affermarci come piattaforma di riferimento di soluzioni finanziarie per le pmi che oggi presenta numerosissime opportunità. Parliamo infatti di un target ampissimo a livello europeo e il nostro è un modello pensato per essere scalabile. Quando abbiamo lanciato il progetto avevamo la visione precisa di dar vita a una fintech in grado di spalancare le porte a un nuovo mondo di opportunità per sostenere economicamente le piccole e medie imprese, spina dorsale del sistema Paese, oggi attraverso l’utilizzo della tecnologia possiamo dire di essere sulla buona strada”.
Roberto Calzini, direttore generale di Banca Popolare di Cortona, a sua volta ha dichiarato: “A un anno dalla nostra entrata nel capitale di Netfintech accogliamo con enorme piacere questa ulteriore operazione di rafforzamento patrimoniale, che ha una forte connotazione industriale, poiché attuata da soggetti dell’economia reale, che operano tutti i giorni per il supporto del tessuto economico produttivo del nostro Paese. La nostra Banca ha aderito all’aumento di capitale per dare la giusta forza alla propria partecipazione e portare avanti con rinnovata energia, e con due nuovi partner di elevato standing”.
E Hermes Bianchetti, responsabile Divisione Business di Banca Valsabbina, ha concluso: “Da alcuni anni la Banca Valsabbina sta attuando una strategia in campo fintech che sinora ha permesso di definire importanti e diversificate partnership industriali, cercando di coniugare al meglio tradizione ed innovazione. Il nostro obiettivo è agevolare l’accesso al credito delle pmi, anche offrendo prodotti e soluzioni complementari alla finanza tradizionale, a supporto dell’economia reale. Il contesto è in continua evoluzione e di conseguenza lo sono anche i modelli di business che si presentano e affermano sul mercato. Change Capital ben si inserisce nella nostra strategia permettendo di connettere le pmi a un network fintech in grado di offrire soluzioni finanziarie innovative e trasversali, anche integrabili con servizi tradizionali”.
Ricordiamo che sempre nell’alveo di questa strategia, la banca bresciana all’inizio di agosto ha arrotondato dal 27% al 32% la quota in Sandbox, società milanese specializzata nella tecnologia blockchain (si veda atro articolo di BeBeez). Lo scorso marzo, invece, ha acquistato il 9% della piattaforma di equity e lending crowdfunding Opstart (si veda altro articolo di BeBeez). E prima ancora, a febbraio, l’istituto di credito e la fintech italiana Credit Service hanno lanciato Invoice Be-Tech, cioè un programma che investirà fino a 50 milioni di euro rotativi in fatture emesse dalle pmi del territorio (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione faceva seguito all’ingresso di Banca Valsabbina nel capitale di Credit Service spa, proprietaria della piattaforma di invoice trading MyCreditService.com avvenuta nel giugno 2021 con la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato alla banca bresciana e a Siav spa, società tecnologica padovana, leader nel software per la gestione elettronica dei documenti e dei processi digitali, che a seguito del quale hanno rilevato rispettivamente il 17,5 e il 13,1% (si veda altro articolo di BeBeez). Nel settembre 2021 Banca Valsabbina ha acquisito anche il 9,9% di Prestiamoci, piattaforma italiana attiva da più di 10 anni nel peer to peer lending. L’operazione ha visto la banca partecipare a un round di finanziamento da circa 2 milioni di euro, a cui hanno partecipato anche gli altri azionisti preesistenti, tra cui spiccavano, oltre ai fondatori guidati da Daniele Loro, anche Banca Sella, Club Italia Investimenti 2, Innogest, Digital Magics e alcuni business angel di alto profilo come Stefano Miccinelli, Luca Gacometti e Roberto Condulmari (si veda altro articolo di BeBeez). Il primo esperimento nel fintech risale però al settembre 2018, quando la banca ha partecipato al round da 18 milioni di euro di Satispay (si veda altro articolo di BeBeez).