di Alessandro Pietranera
Magnaghi Aeronautica, azienda leader nella progettazione e sviluppo di flap e carrelli di atterraggio per aerei ed elicotteri, ha ricevuto alcune offerte da altrettanti fondi di private equity, ha scritto Il Sole 24 Ore riportando indiscrezioni. Gli advisor Bnp Paribas, Banca Imi ed UniCredit, vogliono infatti individuare un partner di minoranza per supportare la crescita estera del gruppo, soprattutto negli Stati Uniti dove è prevista a breve un’acquisizione.
Sarebbe così in corso la selezione di 2-3 soggetti a cui dare accesso alla fase due che inizierà a breve, con l’obiettivo di arrivare alle offerte vincolanti entro inizio ottobre. L’individuazione del partner è prevista entro l’anno. Inoltre sarebbe allo studio, ma nel giro di qualche anno, la quotazione a Wall Street. La notizia era in certa misura attesa, dato che già dal giugno scorso si parlava di questo progetto.
Magnaghi Aeronautica, con sede a Napoli, oggi è una multinazionale che raggruppa diverse aziende sotto il nome MA Group, guidato e controllato dall’imprenditore napoletano, Paolo Graziano, artefice dello sviluppo dell’azienda, rilevata nel 2001 quando stava attraversando una fase molto critica. Dall’aprile 2018l il 25% della società fa capo al fondo di private equity The Three Hills Capital Partners, che all’epoca aveva sottoscritto un aumento di capitale insieme al top management del gruppo, e sottoscritto anche strumenti di debito.
L’ingresso di hree Hills Capital era staoa contestuale all’acquisto da parte di Magnaghi del 100% del gruppo statunitense HSM-Blair (si veda altro articolo di BeBeez).
La scelta vincente di Graziano è stata infatti quella di diversificare all’estero il giro d’affari dell’azienda, che fino a quel momento era strettamente dipendente dall’Italia e dal gruppo Leonardo (già Finmeccanica).
Nel 2020, MAGroup ha generato in Italia ricavi per poco meno di 80 milioni di euro (in calo di quasi il 207% rispetto al 2019), riportando una perdita operativa di quasi 5 milioni e una perdita netta di circa 4 milioni (si veda qui l’analisi Leanus, una volta registrati gratuitamente).Ma alivello mondiale il gruppo fattura 130 milioni generando un ebitda di 20 milioni.
L’ingresso del nuovo partner finanziario, sempre stando alle indiscrezioni di mercato, è finalizato, come nel caso di Hsm, all’acquisizione di realtà produttive negli Stati Uniti, funzionali alla partecipazione alla gara da 2,5 miliardi di dollari che vede impegnate Lockheed Martin e Boeing per il nuovo elicottero, delle forze armate americane. I ricavi del gruppo dovrebbero così toccare i 190 milioni con un Ebitda di circa 27 milioni. A quel punto sono previste ulteriori acquisizioni negli Usa.
Tra i clienti della Magnaghi ci sono oggi alcuni dei maggiori colossi esteri dell’aeronautica e della difesa. Magnaghi ha inoltre una terza divisione che si occupa di progettazione e produzione di aerei per uso civile, utilizzati soprattutto in ambito agricolo.
Ricordiamo che a Maggio 2019, Il Gruppo Magnaghi ha ottenuto da Unicredit una linea di credito da 11 milioni di euro per finanziare nuovi investimenti sui mercati esteri e assumere circa 100 persone nel Sud Italia, come previsto dal piano industriale 2017-2022 (si veda altro articolo di BeBeez ed il comunicato stampa di allora). L’operazione di finanziamento è stata coordinata dall’Area Corporate Napoli e dal team M&A Sud e Sicilia di Unicredit.
MA Group conta su 7 siti industriali tra Italia (Napoli, Caserta e Brindisi), Brasile e Usa, con circa 800 dipendenti e ha consolidati rapporti con tutte le principali aziende aeronautiche e aerospaziali mondiali (Boeing, Airbus, Bombardier, Embraer, Leonardo, ecc.), partecipando a molti dei più importanti programmi di produzione internazionali. Vanta un portafoglio lavori inerziale su commesse per i prossimi 8 anni pari a oltre un miliardo di euro. Nel 2013 il Gruppo Magnaghi è entrato nel mercato brasiliano acquisendo la maggioranza della Magnaghi Aeronautica do Brasil Ltda.