Nuovo round da 3 milioni di euro per Yolo, il primo gruppo italiano di servizi e d’intermediazione assicurativa digitale. Il round è stato guidato da Neva Finventures (il corporate venture capital del gruppo bancario, che fa capo a Intesa Sanpaolo Innovation Center), già socio di Yolo, e Intesa Sanpaolo Vita, nuovo azionista, entrato con una quota del 2,5%. Al round, del valore di 3 milioni di euro, hanno partecipato anche Primomiglio sgr (già socio di Yolo), Banca di Piacenza, Be Shaping the Future e CRIF (si veda qui il comunicato stampa). Nell’operazione, EY ha affiancato Yolo.
Yolo è il primo player Insurtech italiano a fornire microassicurazioni e assicurazioni on demand completamente digitali, con un canale proprietario web e mobile con cui effettua distribuzione diretta e indiretta tramite partner e un catalogo di offerta costituito da polizze on demand, attivabili in tempo reale anche da smartphone e che al momento coprono gli ambiti viaggi, beni, persone e salute con soluzioni micro, pay per use e tradizionali. E’ inoltre un abilitatore tecnologico che offre agli operatori tradizionali delle soluzioni tecnologiche per la gestione end-to-end del processo di vendita.
La startup è stata fondata nel 2017 da Simone Ranucci Brandimarte, fondatore di Buongiorno e Glamoo (società pioniera nel mobile commerce, venduta poi a Seat Pagine Gialle) e presidente di Digitouch (tra le maggiori realtà italiane nel digital marketing applicato al mobile, società quotata all’Aim), insieme all’amministratore delegato Gianluca de Cobelli (ex manager in CartaSì, Amex, EY e Reply) e Mansutti spa, storica società di brokeraggio assicurativa italiana (si veda altro articolo di BeBeez). Nel biennio 2018-2019 Yolo ha definito partnership con SAS, primarie banche (per esempio, Gruppo Intesa Sanpaolo, CheBanca! e Banca Ifis), compagnie assicurative (per esempio, Intesa Sanpaolo Assicura, Zurich, Genertel, Helvetia e Net Insurance) e retailer, anche operativi nella sharing economy.
L’aumento di capitale permetterà a Yolo di consolidare ulteriormente la propria posizione in Italia e Spagna, attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni digitali e nuove partnership distributive. Il round era stato aperto lo scorso ottobre, con l’obiettivo di raccogliere fino a 20 milioni entro il primo trimestre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Ma evidentemente il Covid-19 ha complicato le cose e per il momento la raccolta si è fermata appunto a 3 milioni.
Si è trattato del quarto round di finanziamento per Yolo. In precedenza, nell’ottobre 2017 al primo round da un milione avevano partecipato Barcamper Ventures (gestito da Primomiglio sgr), Miro Ventures e Mansutti (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel 2018 Yolo aveva annunciato di voler chiudere un round da 6 milioni entro luglio (si veda altro articolo di BeBeez), poi slittato sino a inizio 2019, con Barcamper che nel frattempo aveva comunque finanziato un secondo round per un altro milione circa. Nel gennaio 2019 la startup ha poi raccolto gli altri 5 milioni di euro in round di finanziamento di serie A guidato da Neva Finventures e Barcamper Ventures. Al round avevano partecipato anche Net Insurance e Miro Ventures (si veda altro articolo di BeBeez). In totale, quindi, a oggi la startup ha incassato 10 milioni di euro dagli investitori dall’inizio dell’attività.
A proposito dell’ultimo round, Nicola Maria Fioravanti, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Vita, responsabile della divisione assicurativa del Gruppo Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “La partnership con Yolo ha una valenza strategica per l’intera divisione insurance, che intende sfruttare le potenzialità dell’insurtech per rafforzare la propria offerta, aumentando il ricorso a contratti e canali digitali, e a forme di instant insurance. Con lo stesso obiettivo si creerà nel contempo un laboratorio permanente di sperimentazione della innovazione digitale”.
Gianluca De Cobelli, cofondatore e ad di Yolo Group, ha commentato: “La fiducia che ci è stata attribuita dagli investitori conferma l’interesse per il potenziale di crescita verso l’insurtech ed è uno stimolo a proseguire nel percorso di sviluppo. Riteniamo che il nostro modello di business, fondato sulle nuove abitudini di consumo e accesso ai servizi online, possa essere ancor più produttivo nello scenario attuale, caratterizzato dalla maggiore sensibilità di persone e imprese alla protezione dai rischi e dall’esigenza dei player del mercato assicurativo di sviluppare l’offerta digitale”.