La scaleup digitale fintech italiana Moneyfarm si è assiurata un nuovo round da(36 milioni di sterline (40 milioni di euro) che sarà guidato da Poste Italiane e a cui parteciperà Allianz Asset Management, già azionista della società. Entrambi sottoscriveranno azioni di categoria C di Moneyfarm Holding Ltd. Con questa operazione, che si chiuderà entro fine anno, Poste entrerà in Moneyfarm con una quota di minoranza (si vedano qui il comunicato stampa di Poste Italiane e qui quello di Moneyfarm).
Fondata da Paolo Galvani e Giovanni Daprà nel 2011 e specializzata nella consulenza finanziaria online e soprattutto nella gestione patrimoniale in portafogli di Etf, Moneyfarm a oggi ha ottenuto quindi oltre 110 milioni di finanziamenti. Il round precedere, da 46 milioni di euro era stato raccolto nel maggio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). A guidarlo erano stati alcuni degli investitori dei precedenti round e cioè il gruppo Allianz, tramite Allianz Asset Management, dopo che Allianz Venture nel settembre 2016 aveva già investito 7 milioni di dollari (si veda altro articolo di BeBeez) e i fondi United Ventures e Cabot Square, che nel novembre 2015 avevano guidato un round da 16 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Al round del 2018 avevano partecipato anche investitori anche Endeavor Catalyst e la Fondazione di Sardegna. In precedenza, nel febbraio 2014, la società aveva incassato 700 mila euro da parte di Vittorio Terzi, (director emeritus di McKinsey), mentre il primo round risale al 2012 con United Ventures e Principia sgr, che avevano investito 2 milioni di euro.
L’ingresso di Poste nel capitale della fintech italiana rientra in una partnership strategica, in ottica di open innovation che prevede l’integrazione di Api, per la creazione di un servizio di gestione patrimoniale in Etf con 7 linee di investimento, di cui 2 sviluppate in esclusiva per i clienti di Poste. Moneyfarm si occuperà di definire e gestire il portafoglio conformemente alla sua filosofia di investimento (basata su asset allocation strategica, diversificazione, efficienza dei costi e orizzonte temporale di lungo periodo), mentre Poste Italiane sarà impegnata nell’assistenza alla clientela. In particolare, i suoi clienti potranno definire il proprio profilo di rischio, creare nuovi portafogli e controllare in tempo reale la performance del loro investimento, grazie alla totale integrazione della tecnologia di Moneyfarm con la piattaforma aperta di distribuzione di prodotti di risparmio gestito di Poste Italiane. Si tratta di uno dei maggiori accordi del risparmio gestito europeo.
La partnership è in linea con il piano strategico Deliver 2022 di Poste Italiane, contribuendo allo sviluppo della piattaforma controllata-aperta di prodotti di risparmio gestito, proseguendo nel processo di trasformazione digitale del Gruppo. Matteo Del Fante, amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane, ha spiegato: “La nostra strategia per i servizi finanziari basata sul piano Deliver 2022 è centrata su un’offerta di prodotti destinata a diventare un punto di riferimento unico per i nostri 35 milioni di clienti. Grazie all’architettura modulare e flessibile della nostra piattaforma tecnologica, siamo in grado di integrare player innovativi come Moneyfarm per sviluppare ulteriormente la nostra piattaforma multicanale del risparmio gestito, per meglio soddisfare le esigenze delle diverse fasce di clientela”.
“Credo che il nostro accordo rappresenti un passo importante per l’innovazione del sistema del risparmio gestito italiano e sarà di stimolo per una rinnovata attenzione alle esigenze dei clienti”, ha dichiarato Paolo Galvani, presidente di Moneyfarm. “Questo accordo di open innovation rappresenta un’importante pietra miliare per Moneyfarm. Il valore del nostro modello, che coniuga tecnologia e competenze umane (modello ibrido) ha ricevuto oggi un importante riconoscimento”, ha aggiunto Giovanni Daprà, ceo di Moneyfarm.
Fondata nel 2011, Moneyfarm è una società indipendente di gestione digitale del risparmio, specializzata in portafogli in ETF, operativa in Italia, Regno Unito e Germania (dove ha di recente avviato le attività, sviluppando una soluzione di investimento in joint venture con Allianz). Gestisce il patrimonio di 40 mila risparmiatori. Nell’ottobre 2017 ha acquisito Ernest, startup londinese fondata nel 2016 da tre sviluppatori italiani (Cristoforo Mione, Lorenzo Sicilia e Niall Bellabarba), un personal banker alimentato da intelligenza artificiale (si veda altro articolo di BeBeez). Nel novembre 2018 ha acquisito Vaamo, il primo gestore patrimoniale digitale indipendente in Germania (si veda altro articolo di BeBeez).
Poste Italiane ha 12.800 uffici, oltre 130mila dipendenti, 530 miliardi di attività finanziarie totali e circa 35 milioni di clienti. Da anni è impegnata a investire sempre più in open innovation. Nel dicembre 2015 ha stretto un accordo di open innovation con l’incubatore quotato a Piazza Affari Digital Magics, che da quel momento monitora costantemente startup e soluzioni innovative per innovare i processi e servizi interni di Poste Italiane, e contestualmente ha costruito a Roma, con Digital Magics e la partecipata Talent Garden, il Talent Garden Poste Italiane, un campus di coworking dedicato all’innovazione dove peraltro Digital Magics ha aperto la sua sede romana (si veda altro articolo di BeBeez).