La Art Cosmetics srl di Bergamo, area dove è forte la presenza di aziende della cosmetica (non a caso si parla di cosmetic valley), ha ricevuto un prestito da 2 milioni di euro da Unicredit. Il finanziamento, della durata di 58 mesi, è assistito dalla Garanzia Italia della SACE, prevista dal Decreto Liquidità destinato al sostegno delle imprese italiane durante l’emergenza Covid (si veda qui il comunicato stampa), e rientra nell’iniziativa Futuro Sostenibile, prodotto di finanziamento lanciato da Unicredit nel luglio dello scorso anno e studiato per le per le imprese che si impegnano a migliorare il proprio profilo di sostenibilità, in linea con il piano d’azione lanciato dalla banca a supporto del PNRR. La banca riconosce direttamente al momento dell’erogazione una riduzione del tasso rispetto alle condizioni offerte previste per queste operazioni, con successiva verifica del raggiungimento di almeno due obiettivi di miglioramento in ambito ESG, prefissati alla stipula del finanziamento.
Controllata da Piero Origo che l’aveva fondata nel 1990, Art Cosmetics oggi impiega 450 dipendenti, distribuiti tra la nuova sede di Fornovo San Giovanni (Bergamo) in quella di Mozzanica (Bergamo) e negli ugffici esteri di Seoul e New York. Gli impianti produttivi occupano 32.000 metri quadri e servono 280 clienti. L’azienda punta molto sull’innovazione e negli anni ha ampliato l’offerta fino a includere tutte le categorie merceologiche. Certo, la’zienda ha risentito molto degli effetti della pandemia essendo quello cosmetico, al pari di altri comparti come moda e lusso, un settore molto legato alla libertà di movimento. Infatti nel 2020 Art Cosmetics ha visto una riduzione del fatturato del 35%, a 64.4 milioni di euro dagli oltre 100 milioni del 2019, cosa che ha spinto l’ebitda in territorio negativo per circa 180 mila euro mentre l’anno precedente il mol era stato l’11,3% del fatturato (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Tuttavia proprio le caratteristiche del business dovrebbero aver consentito ad Art Cosmetics una pronta ripresa nel 2021. Tanto da vedersi concedere un cospicuo finanziamento dalla banca di Piazza Gae Aulenti.
Marco Bortoletti, Regional manager Lombardia di UniCredit ha commentato: “Crediamo molto nelle aziende innovative della nostra regione, per questo motivo abbiam deciso di sostenere un’azienda internazionale come Artcosmetics che ha deciso di investire per migliorare la sostenibilità del proprio ciclo produttivo. Vogliamo fornire alle comunità le leve per progredire in modo sostenibile, per questo motivo abbiamo integrato le tematiche ESG nei nostri processi decisionali”.
Ha aggiunto Enrica Delgrosso, responsabile Mid Corporate Nord Ovest di SACE: “Ripresa e sostenibilità vanno di pari passo, per questo SACE rafforza il proprio impegno a supporto delle imprese italiane che, come Art Cosmetics, scelgono di investire per ridurre l’impatto ambientale e avviare una trasformazione sostenibile”.
Si sta intensificando sempre più l’attività sui prestiti green, che si stanno affermando come uno dei temi dominanti della finanza all’economia reale in questi mesi. Soltanto martedì scorso, sempre nell’ambito dell’iniziativa Futuro Sostenibile, Unicredit ha erogato a Impresa Sangalli Giancarlo & C srl, 50 anni di esperienza nei servizi ambientali, un finanziamento green da 7 milioni di euro a 6 anni, assistito sempre da garanzia SACE, (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre nell’ambito dei finanziamenti green, due giorni fa EuroGroup Laminations, specializzata nella produzione di accessori per motori e generatori elettrici derivanti dalla tranciatura e la punzonatura di acciaio, partecipata da Tikehau Capital, ha ottenuto da BNL BNP Paribas e Crédit Agricole Italia due prestiti da 15 milioni di euro ciascuno assistiti ancora da garanzia green SACE, c8e serviranno a incrementare la capacità produttiva dei suoi stabilimenti italiani (si veda altro articolo di BeBeez).
E ancora, nella stessa data, CTIP Blu, società di progetto coinvolta nello sviluppo del primo impianto in Abruzzo di biometano alimentato da frazione organica di rifiuto solido urbano (FORSU), si è assicurata nuova finanza per 25 milioni di euro sia in equity sia in linee di credito (si veda altro articolo di BeBeez). A investire nel capitale di CTIP Blu è stato con una quota del 6,75% Sustainable Securities Fund (SSF) il nuovo fondo di impact investing gestito da Alternative Capital Partners sgr e dedicato al finanziamento di nuove infrastrutture a supporto della transizione energetica in Italia nei segmenti delle rinnovabili, dell’efficienza energetica e dell’economia circolare. SSF, al primo investimento è stato coinvolto soprattutto sul fronte del debito, impegnandosi a investire in strumenti di debito subordinato, affiancando due primarie banche nazionali che invece hanno concesso linee di credito senior.
Vale la pena ricordare infine che sempre mercoledì scorso UBS Asset Management ha rifinanziato un portafoglio di impianti italiani per la generazione di energia pulita. L’asset manager ha infatti ottenuto un prestito da 46 milioni di euro da un pool di finanziatori tra cui Intesa Sanpaolo e Unicredit. Il portafoglio rientra nel comparto Infrastructure Equity Strategy di UBS AM (si veda qui altro articolo di Be Beez).Il prestito ha anche consentito di ottenere fondi per un portafoglio misto composto da 13 impianti fotovoltaici, per un totale di 14MW, e 4 impianti di biogas da 4MW.