Il fondo infrastrutturale inglese Infrastructure Partners II della britannica Basalt, società di investimento nelle infrastrutture con 5,5 miliardi di dollari in gestione che fa capo al gruppo Usa del real estate Colliers, ha rifinanziato con un green loan da 150 milioni di euro il suo portafoglio di impianti fotovoltaici in Italia composto da 66 impianti per una capacità totale installata di 61 MW. L’operazione segue un analogo rifinanziamento che Basalt aveva fatto nel 2020, in quel caso per 170 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Il prestito è stato erogato da un pool di banche composto da Bayerische Landesbank, BBVA, Crédit Agricole e Intesa Sanpaolo quali mandated lead arrangers, e Banca Imi (Gruppo Intesa Sanpaolo) in qualità di agente.
Ashurst e Rödl & Partner hanno assistito la controllata di Basalt Italia T1 Roncolo, supportato da Lcf Alliance in qualità di originator e asset manager, mentre Dla Piper ha assistito le banche.
Ricordiamo che Basalt, tramite il lo stesso fondo, aveva lanciato Mareccio Energia nel settembre 2017 con l’obiettivo di aggregare parchi solari di piccole dimensioni in Italia fino a raggiungere i 100 MW, in collaborazione con LCF Alliance e Belectric nel ruolo di partner operativi.
In particolare, nel novembre 2019 M Stretch, holding di Manupackaging Group (nuovo nome del Gruppo Manuli Stretch controllato dal settembre scorso da Oxy Capital, (si veda altro articolo di BeBeez), aveva ceduto a Mareccio Energia, sempre tramite Italia T1 Roncolo, due impianti fotovoltaici su tetto situati in Lazio e Molise con potenza complessiva di circa 2 MW (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ottobre 2019 Italia T1 Roncolo ha acquisito 11 impianti fotovoltaici per un totale di 9,4 MW da TerniEnergia (oggi algoWatt spa) per 10,3milioni di euro (8,65 milioni circa al netto del conto escrow di un milione e delle quote di minoranza della jv oggetto di compravendita, si veda qui il comunicato stampa) parte di un accordo preliminare di acquisto che riguardava un totale di 22 impianti per un totale di 19,3 MW. Altri 5 impianti sono stati ceduti da TerniEnergia a novembre 2019 per 5 milioni di euro e gli altri sei a dicembre, in due tranche da 4 impianti per 4,1 milioni e due impianti per 0,9 milioni. Nel giugno 2019 Italia T1 Roncolo aveva comprato da Aega as e Aega Yieldco as sette spv, detentrici di 8 impianti fotovoltaici a terra, con una capacità produttiva complessiva di 8 MW e localizzati nel centro-nord Italia. Nel gennaio 2019, invece, Basalt Infrastructure II in Italia ha rilevato il 30% di Caronte&Tourist, compagnia marittima leader nel cabotaggio commerciale che gestisce i traghetti che collegano lo Stretto di Messina e le isole minori (si veda altro articolo di BeBeez).
Il fondo Basalt Infrastructure Partners II ha chiuso la raccolta nel febbraio 2018 a quota 1,285 miliardi di dollari e investe in utility, energia e trasporti negli Usa, in Canada e in Europa occidentale. Basalt ha oggi oltre 2 miliardi di dollari di asset in gestione e conta 23 professionisti.
Con uffici a Londra e New York, Basalt è specializzata in investimenti azionari nel mid-market e nelle infrastrutture di trasporto, produzione di energia da fonti rinnovabili e tlc in Europa e Nord America. Ricordiamo che lo scorso gennaio Colliers ha annunciato un investimento strategico in Basalt Infrastructure Partners (si veda altro articolo di BeBeez). Come parte della transazione, Colliers ha acquisito il 75% di Basalt dai suoi fondatori e da un importante investitore finanziario terzo. Il senior leadership team ha mantenuto il 25% del capitale continuando a guidare l’organizzazione secondo il modello di partnership di Colliers. Quest’ultima nell’ottobre dello scorso anno ha rilevato in Italia la sgr immobiliare Antirion, che lo scorso aprile ha infatti cambiato nome in Colliers Global Investors Italy (si veda altro articolo di BeBeez).