Il fondo infrastrutturale inglese Basalt Infrastructure Partners II, tramite la controllata Italia T1 Roncolo srl, ha rifinanziato per 170 milioni di euro il portafoglio solare italiano Mareccio Energia da 67 MW (si veda qui il comunicato stampa di Basalt e qui quello dei legali).
Il finanziamento è stato erogato da un pool di banche composto da Banco Santander, Bayerische Landesbank, Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo, quali mandated lead arrangers, e Banca Imi (Gruppo Intesa Sanpaolo) in qualità di agente. Basalt, nell’operazione di rifinanziamento, è stata assista da ValeCap, Ashurst, DLA Piper, Roedl & Partner, EOS Consulting e Marsh. Le banche sono state seguite da DLA Piper. Roedl ha seguito gli aspetti di due diligence legale, fiscale e corporate e i profili di carattere societario collegati all’estinzione dei finanziamenti e delle garanzie esistenti, nonché l’estinzione degli stessi. GMB Finance, in qualità di partner tecnico-finanziario, ha gestito il processo di estinzione dei contratti di finanziamento, ha curato le negoziazioni con gli istituti bancari ed ha coordinato le attività di hedging.
Basalt, tramite il suo fondo Infrastructure Partners II, ha lanciato Mareccio Energia nel settembre 2017 con l’obiettivo di aggregare parchi solari di piccole dimensioni in Italia sino a un totale di 100 MW, in collaborazione con LCF Alliance e Belectric nel ruolo di partner operativi. A oggi Mareccio conta 73 impianti solari, situati in diverse regioni italiane, che fanno capo a 48 società progetto.
In particolare, nel novembre 2019 M Stretch, holding di Manupackaging Group (nuovo nome del Gruppo Manuli Stretch controllato dal settembre scorso da Oxy Capital, si veda altro articolo di BeBeez), ha ceduto a Mareccio Energia, sempre tramite Italia T1 Roncolo, due impianti fotovoltaici su tetto situati in Lazio e Molise con potenza complessiva di circa 2 MW (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ottobre 2019 T1 Roncolo ha acquisito 11 impianti fotovoltaici per un totale di 9,4 MW da TerniEnergia (oggi algoWatt spa) per 10,3milioni di euro (8,65 milioni circa al netto del conto escrow di un milione e delle quote di minoranza della jv oggetto di compravendita, si veda qui il comunicato stampa) parte di un accordo preliminare di acquisto che riguardava un totale di 22 impianti per un totale di 19,3 MW. Altri 5 impianti sono stati ceduti da TerniEnergia a novembre 2019 per 5 milioni di euro e gli altri sei a dicembre, in due tranche da 4 impianti per 4,1 milioni e due impianti per 0,9 milioni. Nel giugno 2019 Italia T1 Roncolo aveva comprato da Aega as e Aega Yieldco as sette spv, detentrici di 8 impianti fotovoltaici a terra, con una capacità produttiva complessiva di 8 MW e localizzati nel centro-nord Italia.
John Hanna, partner di Basalt Infrastructure Partners, ha commentato: “Il rifinanziamento a livello di intero portafoglio dei prestiti attualmente in essere verso le spv fornisce a Mareccio Energia una struttura del capitale robusta ed efficiente. Il fatto di avere concluso con successo l’operazione durante l’epidemia di Covid-19 dimostra l’alta qualità e la resilienza del portafoglio. Basalt è felice di rafforzare ulteriormente la sua relazione con il gruppo di finanziatori”.
Nel gennaio 2019 Basalt Infrastructure II in Italia ha rilevato il 30% di Caronte&Tourist, compagnia marittima leader nel cabotaggio commerciale che gestisce i traghetti che collegano lo Stretto di Messina e le isole minori (si veda altro articolo di BeBeez).
Il fondo Basalt Infrastructure Partners II ha chiuso la raccolta nel febbraio 2018 a quota 1,285 miliardi di dollari e investe in utility, energia e trasporti negli Usa, in Canada e in Europa occidentale. Basalt ha oggi oltre 2 miliardi di dollari di asset in gestione e conta 23 professionisti.
(Articolo aggiornato venerdì 19 giugno 2020 alle ore 12.13. Si aggiunge il consulente GMB Finance)