EOS Investment Management, asset manager londinese fondato da Natalino Mongillo e specializzato in investimenti in transizione energetica e sostenibile attraverso fondi infrastrutturali e di private equity, ha annunciato il suo primo investimento in Spagna, con l’acquisizione, attraverso il fondo EOS Energy Fund II (noto anche come EOS ReNewable Infrastructure Fund II), di una quota di una società proprietaria di due impianti fotovoltaici, di nuova costruzione e già in produzione per una capacità installata di 100 MWp (si veda qui il comunicato stampa).
Gli impianti sono situati nel nord-est della Spagna e sono in grado di produrre complessivamente circa 200 GWh all’anno di energia, equivalente al fabbisogno annuo di oltre 61 mila nuclei familiari, con un risparmio di circa 55 mila tonnellate di CO₂. Per la vendita dell’energia prodotta dagli impianti, che forniscono capacità fotovoltaica in assenza di incentivi pubblici (grid parity), è stato già siglato un power purchase agreement della durata di 10 anni con una primaria energy company attiva a livello globale.
EOS IM è stata assistita nell’operazione da Gianni & Origoni e Garrigues in qualità di legal advisor, da Ata in qualità di technical advisor, da Garrigues per gli aspetti fiscali e da Everoze Partners sulle tematiche ESG
Natalino Mongillo, managing partner e co-founder di EOS IM, ha commentato: “Con questa nuova acquisizione, EOS IM entra con una posizione di forza nel mercato spagnolo, mercato che
abbiamo sempre considerato particolarmente interessante per gli investimenti in infrastrutture energetiche e
con un grande potenziale per un’ulteriore crescita profittevole e sostenibile nel lungo termine. L’operazione è un passo molto importante nella nostra strategia di consolidamento della nostra posizione di leadership nel settore degli impianti solari di grande dimensione in Italia, che ora guarda con crescente interesse anche ad altre geografie, a partire dalla Spagna.”
E ha aggiunto Giuseppe La Loggia, senior partner di EOS IM Group Clean Energy Infrastructure.: “Le infrastrutture energetiche si confermano una grande opportunità per gli investitori. L’Unione Europea, il nostro mercato di riferimento, si è posta come obiettivo di mettere in esercizio 450 gigawatt di energia rinnovabile entro il 2030. È una opportunità irripetibile sia per gli investimenti nelle nuove infrastrutture di produzione di energia che nell’adeguamento della rete elettrica a questi ambiziosi obiettivi della Commissione Europea”.
EOS Renewable Infrastructure Fund II era stato lanciato nell’ottobre 2020 con il nome EOS Energy Fund II Sicaf RAIF, prima di essere appunto ribattezzato con l’attuale denominazione (si veda altro articolo di BeBeez). Con focus sull’intera Europa, sebbene con particolare attenzione all’Italia, investe nello sviluppo di impianti nuovi in grid parity, senza sussidi e in grado di competere con le fonti tradizionali. Dopo aver raggiunto il primo closing a 100 milioni all’inizio del 2021, rispetto a un target di raccolta finale di 250 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), EOS Renewable Infrastructure Fund II ha effettuato il suo secondo closing nel dicembre dello stesso anno, con una raccolta di oltre 120 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
L’ultimo investimento annunciato prima di questo in Spagna risale allo scorso maggio, quando il fondo ha acquisito per circa 45 milioni di euro un impianto fotovoltaico in grid-parity (senza incentivi statali) già autorizzato e situato in Sardegna per una potenza complessiva di circa 42MW (si veda altro articolo di BeBeez). A marzo, invece, EOS ReNewable aveva sottoscritto un altro contratto di acquisto di progetti di impianti di produzione di energia rinnovabile da fonte solare situati in Sardegna, Puglia e Sicilia, con una potenza complessiva fino a 380 MW per un valore di oltre 400 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nel settembre 2022, invece, lo stesso fondo di EOS IM aveva acquisito, insieme a Capital Dynamics, attraverso il fondo Clean Energy Infrastructure Fund IX, le autorizzazioni per la costruzione di un maxi impianto fotovoltaico nel Lazio in grid parity (senza incentivi statali), di potenza complessiva pari a 87,1 MW che garantirà 182 Gwh (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultimo impianto si è andato ad aggiungere ad altri tre grandi progetti laziali in grid parity da 87,5 MW complessivi, già presenti nel portafoglio di EOS ReNewable Infrastructure Fund II e Capital Dynamics Clean Energy Infrastructure VIII e IX (si veda altro articolo di BeBeez), per i quali le due società si erano assicurate all’inizio del 2022 un green loan della durata di 15 anni da oltre 55 milioni di euro da ING e UniCredit, assistito dalla garanzia green di SACE (si veda altro articolo di BeBeez).