Saib spa (acronimo di Società Agglomerati Industriali Bosi), che produce pannelli truciolari grezzi e nobilitati, ha ottenuto da Banco BPM un finanziamento da 12 milioni di euro con garanzia green di SACE (si veda qui il comunicato stampa). Nell’operazione, Banco Bpm è stata assistita dallo studio legale Dentons.
Il finanziamento green sarà impiegato dall’azienda piacentina per incrementare la propria capacità produttiva attraverso l’installazione di un nuovo impianto di essiccazione, che servirà anche a ridurre le emissioni di sostanze inquinanti. Con l’avvio del nuovo impianto, Saib stima di aumentare i volumi di recupero del legno da 490 mila a 780 mila tonnellate di legno/anno. Utilizzare legno di recupero post-consumo contribuisce a ridurre notevolmente le emissioni di gas serra e consente all’azienda di compensare la quantità di anidride carbonica emessa dal processo di recupero stesso.
Nata nel 1962, con sede a Caorso (Piacenza) e controllata dalla famiglia Rinaldi-Conti, è stata una delle prime aziende in Italia e nel mondo a utilizzare come materia prima esclusivamente i rifiuti di legno post-consumo, diventando così un efficiente esempio di economia circolare. L’azienda ogni giorno recupera e trasforma 150 camion di legno provenienti dalla raccolta differenziata in pannelli per la produzione di armadi, letti, cucine e arredi in genere. Oltre il 99% del legno ritirato in Saib è avviato a un processo di recupero e solo una percentuale inferiore all’1% viene destinata allo smaltimento. La società ha chiuso il 2019 con ricavi per 118,1 milioni di euro, un ebitda di 20,4 milioni e un debito finanziario netto di 45,9 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus).
Sergio Doriguzzi, ceo di Saib, ha spiegato: “Spinti dalla continua ricerca del miglioramento delle prestazioni produttive e dalla salvaguardia ambientale, Saib ha intrapreso questo ambizioso progetto di innovazione e sviluppo degli impianti di produzione per un investimento totale di 20 milioni di euro con l’obiettivo congiunto di aumentare la produzione e diminuire al contempo le emissioni in atmosfera. La messa in funzione del nuovo impianto di filtraggio dei fumi di essiccazione, a completamento del virtuoso percorso di investimenti nell’abbattimento delle emissioni, porta Saib ad essere uno degli stabilimenti di truciolare con il minor impatto ambientale in Europa.”
Luca Mazzini, responsabile mercato corporate centro nord di Banco BPM, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di supportare una realtà come Saib, un’eccellenza italiana e internazionale dell’economia circolare che è da sempre all’avanguardia sul fronte dell’innovazione, della tecnologia e della sostenibilità Questa operazione risponde appieno alla nostra logica di sostegno alle imprese sui nostri territori e al crescente impegno in favore di progetti distintivi, votati allo sviluppo sostenibile e ambientale del Paese”.
Marco Mercurio, responsabile mid-corporate centro nord di Sace, ha aggiunto: “Sostenere Saib nel suo percorso di crescita nel solco della sostenibilità significa valorizzare un’eccellenza territoriale che rappresenta un punto di riferimento a livello internazionale”.
Tra gli ultimi finanziamenti legati a obiettivi ESG erogati da Banco BPM ricordiamo quello annunciato a inizio agosto ad Arpinge, società d’investimento che opera nel settore delle infrastrutture con specializzazione nei tre comparti della transizione energetica (rinnovabili; efficienza energetica e mobilità sostenibile), che si è assicurata un finanziamento in project financing di 43 milioni di euro, strutturato come un ESG sustainability linked loan, da un pool di banche composto da Intesa San Paolo, BPER Banca e appunto Banco BPM (si veda altro articolo di BeBeez). A giugno, invece, l’istituto di Piazza Meda aveva erogato 30 milioni di euro al produttore varesino di scambiatori di calore Lu-Ve (si veda altro articolo su BeBeez).