Hope, azienda con sede tecnico-operativa a Bari attiva nella progettazione di impianti rinnovabili, e Galileo Green Energy, piattaforma paneuropea con focus sullo sviluppo delle energie rinnovabili, hanno dato vita alla jv Barium Bay che svilupperà un impianto eolico offshore galleggiante nel mare adriatico (si veda qui il comunicato stampa).
Advisor dell’operazione sono stati Legance, che ha curato la strutturazione degli accordi di investimento nella joint venture e le attività di due diligence, Laura Belardinelli, general counsel di Galileo, e Milano Notai che ha assistito le parti nell’ambito del closing dell’operazione per gli aspetti notarili.
Galileo è stata costituita nel 2020 come piattaforma paneuropea per lo sviluppo delle energie rinnovabili con l’obiettivo di apportare un contributo significativo e sostanziale alla transizione energetica in Europa. Sostenuta da quattro importanti investitori istituzionali con strategie di lungo termine, Infratil Limited (40%), Commonwealth Superannuation Corporation (20%), New Zealand Superannuation Fund (20%) e Morrison & Co Growth Infrastructure Fund (20%) (si veda qui il comunicato stampa di allora), oggi Galileo sta portando avanti una pipeline di progetti fotovoltaici, eolici onshore e offshore e di sistemi di accumulo superiore a 8 GW in otto paesi in Europa.
Quanto a Hope è una nuova azienda, che ha la sua base operativa in Puglia, attiva nel settore delle energie rinnovabili, fondata da Nelke srl, Gardill srl, Ilirm srl, Engeo srl e Basomaso srl, società che hanno background diversi e che hanno deciso di mettere al servizio di un comune obiettivo le loro competenze in ambito tecnologico, finanziario, ingegneristico, mediatico, istituzionale. Hope è una nuova piattaforma multidisciplinare impegnata nella realizzazione sul territorio italiano di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (eolico off shore floating, eolico on shore, solare fotovoltaico, biogas e bometano) accoppiati a impianti di produzione di idrogeno verde destinato a diverse soluzioni di utilizzo: trasporto pesante (BRT, navale, aeronautico, ferroviario), trasporto veicolare, fuel cells, immissione in rete, produzione di derivati dell’idrogeno. La attuale pipeline in sviluppo da parte del gruppo già i 2GW di potenza ed è costituita da impianti onshore e offshore sia eolici che fotovoltaici.
Il progetto Barium Bay, che è basato sulla tecnologia dell’eolico offshore galleggiante, ha una potenza target di 1100 Mw e prevede di posizionare il parco oltre 40 chilometri al largo della costa che va da Bari sino a nord di Barletta. ‘Barium Bay’ sarà composto da 74 turbine eoliche dalla potenza di 15 Mw ciascuna e dovrebbe produrre, grazie alla ventosità del sito, molto distante dalla terraferma, oltre 3 miliardi di Kwh all’anno, ossia una quantità di energia elettrica sufficiente per soddisfare il fabbisogno di oltre un milione di famiglie italiane.
Attualmente, la jv Barium Bay sta ultimando gli studi ambientali e tecnici di dettaglio con l’obiettivo di sottoporre la propria istanza per la procedura di valutazione di impatto ambientale ai ministeri competenti entro la prossima estate. In parallelo, inizierà una campagna di misurazione puntuale della risorsa eolica a mare, che durerà circa 24 mesi, per la quale la jv farà riferimento alla società spagnola specializzata in quest’ambito, Eolos Floating Lidar Solutions.
Michele Scoppio, ceo di Hope, ha dichiarato: “Siamo entusiasti e soddisfatti per il consolidamento della partnership con Galileo, che dimostra la bontà del nostro operato insieme, nonché l’integrazione sinergica grazie alla quale abbiamo sviluppato competenze che ci rendono un punto di riferimento per questo nuovo mercato in Italia. Il progetto ‘Barium Bay’ offre un’incredibile opportunità al nostro territorio e concorrerà a farne un hub di competenze che guideranno la transizione energetica”.
Ingmar Wilhelm, ceo di Galileo, ha aggiunto: “Barium Bay è un progetto fuori classe per via della sua dimensione e del suo contributo potenziale alla transizione energetica in Italia utilizzando le fonti rinnovabili del paese. Il mare ariatico offre una combinazione vincente dei fattori che rendono lo sviluppo di progetti eolici galleggianti molto attraente per l’Italia: buona ventosità, grande spazio e opportuni allacci alla rete elettrica nazionale. Trovare una valida soluzione per coprire il fabbisogno di energia elettrica per oltre un milione di famiglie in Italia è per noi motivo di una grande motivazione e determinazione”.
Non è la prima volta che Galileo e Hope collaborano: qualche mese avevano creato un’altra jv, Lupiae Maris, finalizzata alla realizzazione di un parco eolico di 525 MW al largo di Brindisi e Lecce per il quale lo scorso 30 dicembre, secondo quanto riportato da Lecceprima, è stata presentata un’istanza al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per la valutazione di impatto ambientale.