Lu-Ve, multinazionale italiana tra i leader in Europa nella produzione di impianti per la refrigerazione e il condizionamento, si è assicurata da Intesa Sanpaolo un pacchetto di linee di credito da 55 milioni di euro per finanziare i suoi progetti di crescita sostenibile (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, 30 milioni di euro sono nella forma di Sustainable Loan (S-Loan) finalizzato a sostenere il capitale circolante e i piani di sviluppo dell’azienda incentrati su nuovi programmi ESG (Environmental, Social, Governance) già strategici per la società, come l’acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili e il supporto delle associazioni no profit e il sostegno personale e professionale alle categorie svantaggiate, mentre altri 25 milioni sono stati ottenuti a valere sul plafond di 6 miliardi che il gruppo Intesa Sanpaolo ha destinato allo sviluppo dell’economia circolare.
Lu-Ve è quotata all’MTA dal 2017 (si veda altro articolo di BeBeez), dopo essere sbarcata all’Aim Italia nel luglio 2015, a seguito della fusione con la Spac (Special Purpose Acquisition Company) Industrial Stars of Italy (si veda altro articolo di BeBeez).
L’attenzione alla sostenibilità rappresenta uno dei tratti distintivi di Lu-Ve Group fin dalla sua fondazione e ora è uno dei driver della crescita attuale e futura (si veda qui la presentazione agli analisti del bilancio 2020). Dal 1986 a oggi, attraverso progetti di ricerca sui nuovi refrigeranti, Lu-Ve Group vanta un track record di installazioni a CO2 di grande successo in Europa, America Latina, Medio Oriente e Asia. Nel 2004, la società ha realizzato il primo impianto transcritico a CO2 d’Europa (Coop Tägipark a Wettingen, Svizzera), puntando con decisione su fluidi refrigeranti naturali e rispettosi dell’ambiente e sta potenziando sempre di più l’introduzione nei suoi scambiatori di calore dei fluidi refrigeranti naturali (anidride carbonica, ammoniaca e propano) con zero o bassissimo ODP (Ozone Depletion Potential) e GWP (Global Warming Potential), in
sostituzione degli idrofluorocarburi (HFC), soddisfacendo così le esigenze green dei propri clienti.
Nel 2020, ad esempio, è stato installato il primo impianto in Ucraina, destinato a un supermarket
(Silpo, a Kiev, Ucraina) a zero impatto ambientale, equipaggiato con pompe di calore, energia solare
e un impianto di refrigerazione ad alta efficienza ad anidride carbonica. Nel 2018, è partita la nuova
sfida per spostare “l’equatore della CO2” e rendere questa tecnologia efficiente anche in paesi in cui
prima non era possibile. Due impianti pilota sono in funzione in India (INDEE Project presso l’ITT –
Indian Institute of Technology Madras di Chennai) e ad Amman in Giordania, dove è in funzione uno
dei più avanzati sistemi di refrigerazione a CO2 per supermarket della regione, nell’ambito di un
progetto sviluppato dall’United Nations Industrial Development Organization (UNIDO), con il
supporto del Ministero dell’ambiente giordano.
Matteo Liberali, amministratore delegato di Lu-Ve Group, ha commentato: “LU-VE è da sempre molto sensibile alla sostenibilità e al rispetto ambientale, sono temi che fanno parte del nostro DNA aziendale. È
proprio in questa direzione che sono orientati i nostri progetti futuri: l’obiettivo è proseguire il
percorso di innovazione e crescita interpretando le nuove esigenze di rispetto ambientale. Siamo
felici che Intesa Sanpaolo abbia riconosciuto il nostro impegno in obiettivi sempre più sostenibili,
che sono stati e continuano a essere fondamentali perché hanno consentito la crescita economica del
gruppo”.
Tito Nocentini, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo: “Questo significativo
finanziamento erogato a un’eccellenza quale LU-VE testimonia l’importanza di creare relazioni
virtuose tra partner che condividono valori comuni e l’impegno a crescere, promuovendo tali valori.
La transizione sostenibile passa anche attraverso la crescita e lo sviluppo delle pmi, che mostrano
di comprendere e governare il proprio impatto sociale, ambientale e di governance, al quale la banca
affianca a sua volta il proprio supporto e la propria partecipazione. In particolare, il prestito S-Loan
di Intesa Sanpaolo legato a obiettivi di sostenibilità, come in questo caso, è stato rafforzato di recente
con un ulteriore scopo solidale e di alto impatto sociale: la banca infatti destinerà una donazione
per ogni prestito erogato, che diventa così un’ulteriore occasione per accrescere anche il proprio
impatto sociale in un sistema di reciprocità con l’impresa.”
Lu-Ve ha chiuso il 2020 con 401,5 milioni di euro di ricavi (+2,5% dal 2019) e un ebitda di 45,2 milioni (-3,3%), a fronte di un debito finanziario netto di 106,8 milioni (da 107,5 milioni al 31 dicembre 2019), grazie a una generazione netta di cassa rettificata delle componenti non operative di 20,4 milioni. Alla fine dello scorso febbraio, il portafoglio ordini ha raggiunto un livello record, il più alto mai registrato dal gruppo, attestandosi a 88,8 milioni, con un incremento del 5,3% dal febbraio 2020 e del 15,3% da dicembre 2020 (si veda qui il comunicato stampa).