EP Produzione, società italiana indirettamente da EP Power Europe, a sua volta controllata al 100% dal gruppo ceco Energetický a Průmyslový Holding (EPH), che fa capo al miliardario ceco Daniel Kretinsky, si è assicurata un project financing da 320 milioni di euro a favore della centrale termoelettrica mantovana EP Centrale Ostiglia (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione di finanza strutturata è stata avviata, impostata e coordinata da UniCredit in qualità di Global Coordinator & Bookrunner, Structuring Mandated Lead Arranger, Original Lender e Hedging Bank, e sottoscritta da un insieme unico di banche nazionali e internazionali come Banco BPM, BPER, DZ Bank, MUFG e SMBC Bank EU AG in qualità di Mandated Lead Arrangers e Original Lenders. Banco BPM, BPER, MUFG e SMBC Bank EU AG hanno agito anche in qualità di Hedging Banks, con BPER che svolge altresì il ruolo di Account Bank& Agent.
I finanziatori sono stati assistiti da Legance – Avvocati Associati in qualità di consulente legale, PedersoliGattai quale consulente legale del beneficiario. Fichtner e Willis Towers Watson hanno agito rispettivamente come consulenti tecnico-ambientali e assicurativi. PricewaterhouseCoopers ha agito come revisore modello.
La centrale termoelettrica di Ostiglia si estende su un’area di circa 51 ettari nel Comune di Ostiglia, in provincia di Mantova, sulla riva sinistra del fiume Po. La potenza installata è pari a 1.164 MW e gli impianti dedicati alla produzione di energia elettrica utilizzano solo gas naturale. Attualmente sono in esercizio tre unità a ciclo combinato, da due da 392 MW e una da 380 MW. Ciascuna unità è costituita da una turbina a gas e un generatore di vapore connesso alla propria turbina a vapore.
Il progetto prevede la costruzione e la messa in esercizio di una nuova unità a ciclo combinato
con turbina a gas (CCGT) per una capacità nominale totale di 880 MW, realizzata con una tecnologia all’avanguardia. Si legge nella pagina dedicata sul sito internet della società che “il progetto porterà benefici per la comunità locale attraverso la creazione di posti di lavoro, con un aumento del personale della centrale di circa 12-14 tecnici rispetto al numero attuale di 60 dipendenti, lo sviluppo economico del territorio e l’opportunità di miglioramento delle competenze tecniche del settore produttivo”. I lavori preliminari di accantieramento sono iniziati ad agosto del 2022. La durata complessiva prevista per i lavori è di circa 3 anni.
La nuova unità, che si è aggiudicata un contratto di Capacity Market della durata di 15 anni con decorrenza 2024, contribuirà al percorso verso una transizione energetica sostenibile intrapreso dall’Italia e alla stabilità del sistema elettrico nazionale. La produzione altamente flessibile e a basse emissioni dell’impianto sarà in grado di compensare l’intermittenza delle rinnovabili favorendo così il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).
Sarà costruita in un’area industrializzata già esistente (quindi senza l’utilizzo di nuovo suolo), è tecnologicamente pronta per l’utilizzo di miscele di idrogeno e gas naturale, ed è inoltre dotata di un condensatore ad aria che permette di mitigare l’impatto sulle risorse idriche, aumentando la disponibilità e l’affidabilità dell’unità anche durante le sempre più frequenti stagioni con scarse precipitazioni.
Oltre a questo progetto, EP Produzione sta sviluppando un’altra unità a ciclo combinato con turbina a gas da 800 MW, con tecnologia di classe H tra le più potenti e performanti realizzate in Italia, nella centrale lombarda di Tavazzano e Montanaso (Lodi). Entrambi i progetti, per un totale di 1.600 MW di nuova capacità, introdurranno nel mercato energetico italiano un nuovo livello di efficienza e flessibilità nell’ambito della produzione di elettricità.
Il gruppo EPH a cui fa capo EP Produzione è una holding di investimento specializzata in energia controllata come detto per il 50% più un’azione dal miliardario ceco Daniel Kretinsky, per il 44% meno un’azione da J&T Energy Holding (che fa capo a sua volta a J&T dei finanzieri cechi Ivan Jakabovič e Patrik Tkáč) e per il 6% dal management (si veda qui la struttura societaria). EPH, che possiede e gestisce attività nella Repubblica Ceca, nella Repubblica Slovacca, in Germania, Italia, Irlanda, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi e Svizzera, è un’azienda energetica diversificata e verticalmente integrata che copre l’intera catena del valore, dalla cogenerazione ad alta efficienza, alla generazione di energia elettrica e calore, al trasporto di gas naturale, allo stoccaggio di gas, alla distribuzione e fornitura di gas, calore ed elettricità. Il campo d’azione comprende anche piattaforme commerciali e logistiche e la gestione delle infrastrutture del gas. EPH comprende oltre 70 società che fanno capo alle sub-holding EP Infrastructure, EP Power Europe ed EP Logistics International .Il gruppo ha chiuso il 2022 con 37,1 miliardi di euro di ricavi, un ebitda di 4,3 miliardi e asset in portafoglio per 30,1 miliardi