Vinci, gruppo francese leader mondiale nel settore delle concessioni, dell’energia e delle costruzioni, ha investito 50 milioni di euro in aumento di capitale per una quota del 10% di NatPower sa, sviluppatore indipendente di progetti per la creazione di energia rinnovabile attivo principalmente in Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti (si veda qui il comunicato stampa).
Con uffici a Milano, Londra e Washington D.C, NatPower è guidata dal ceo e partner Fabrizio Zago (ex presidente e ceo di Building Energy), che sinora possedeva il 60% del capitale, affiancato per il 15% dai manager e in particolare dai partner Matteo Racchelli (coo), Carmine Fioravante (cto) e Matteo Ballini (cfo) e al 25% dal fondo Tyrus Capital. In pochi anni NatPower si è affermata come uno dei più importanti sviluppatori indipendenti e opera in 6 diversi Paesi: Italia, Regno Unito, Kazakhstan, US, Balcani Occidentali e Cile. La società conta oltre 70 dipendenti in tre continenti.
L’operazione annunciata ieri prevede nel dettaglio all’acquisizione da parte di Vinci del 10% del capitale di NatPower dal suo fondatore Fabrizio Zago e dal fondo Tyrus Capital, oltre alla sottoscrizione di obbligazioni convertibili che consentiranno al Gruppo Vinci di aumentare la propria partecipazione nel tempo e di esercitare eventualmente un’opzione per assumere il controllo di NatPower.
Secondo i termini dell’accordo, Vinci avrà il diritto prioritario di acquisire, i progetti in fase di Ready to Build realizzati da NatPower. E’ previsto inoltre un accordo per lo sviluppo congiunto di progetti di energia rinnovabile (principalmente solare ed eolica onshore) negli Stati Uniti, grazie al portafoglio di progetti di NatPower che in questo settore raggiungono i 1,2 GW, oltre a circa 2 GW di progetti in fase preliminare. Per raggiungere questo obiettivo negli Stati Uniti verrà creata una joint venture controllata da VINCI attraverso la sua controllata Cobra IS.
Infine, grazie all’esperienza di NatPower, Vinci accelererà lo sviluppo di progetti di accumulo di energia rinnovabile, in particolare nel Regno Unito. A questo proposito, ricordiamo che lo scorso marzo NatPower ha annunciato che investirà complessivamente oltre 10 miliardi di sterline per lo sviluppo del più grande programma in UK, oltre 60GWh, per la realizzazione di sistemi di accumulo a batterie (si vedano qui il comunicato stampa e qui The Guardian).
A proposito dell’ingresso di Vinci nel capitale, Fabrizio Zago, ceo di NatPower, ha commentato: “La partnership con Vinci rappresenta un importante traguardo strategico che permetterà a NatPower di accelerare ulteriormente l’attuazione della strategia di crescita attraverso il sostegno di un player globale. Il nostro team ha una vasta esperienza nello sviluppo di progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e questa operazione ci consente di accelerare la crescita e lo sviluppo internazionale in diversi mercati in cui già operiamo, come ad esempio gli Stati Uniti e il Regno Unito”.
In Italia, invece, lo scorso gennaio NatPower ha annunciato la nascita della prima infrastruttura al mondo di rifornimento a idrogeno verde per la nautica da diporto: un progetto sviluppato da NatPower H, neonata società del gruppo NatPower, che già vanta l’adesione di venticinque marine e porti italiani nelle quali verranno realizzate le stazioni disegnate da Zaha Hadid Architects. Il progetto, con una prima installazione entro l’estate del 2024, prevede un investimento di 100 milioni di euro, con l’obiettivo di raggiungere almeno 100 stazioni di rifornimento nei prossimi sei anni e di esportare questo modello anche ad altre aree oltre il Mar Mediterraneo (si veda qui il comunicato stampa).