BF spa, holding di controllo di Bonifiche Ferraresi, ha acquisito il 30% di Pastificio Fabianelli spa, storica azienda di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo. Tra Fabianelli e Bonifiche esiste da anni un rapporto commerciale proficuo legato alla linea di prodotti alimentari.
Il pastificio toscano è un’eccellenza del territorio attiva in Italia e all’estero (esporta in 70 Paesi). Sotto la guida del presidente Andrea Fabianelli, e dell’ad Luca Fabianelli, l’azienda ha fatturato nel 2021 16 milioni, con 35 dipendenti.
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Fabianelli ha chiuso il 2021 con un fatturato di 16 milioni, per l’80% generato all’estero, e 35 dipendenti. Le capacità manageriali del pastificio consentono alla famiglia Fabianelli di affrontare saldamente anche l’attuale contesto, con i costi di produzione quasi raddoppiati per gli aumenti delle materie prime e dell’energia.
BF, storicamente basata a Jolanda di Savoia (FE), ha già una presenza importante in Toscana per le estensioni di terreno coltivato e il grande centro realizzato al confine tra Castiglion Fiorentino e Cortona, e opera anche nell’immobiliare con la Leopoldine, impegnata nella ristrutturazione delle caratteristiche case coloniche identitarie della Valdichiana. BF ha realizzato nel 2021 ricavi per 283,5 milioni di euro e un Ebitda di 16,3 milioni.
La storia del gruppo BF, quotato a Piazza Affari e controllante della società operativa Bonifiche Ferraresi è piuttosto complessa. L’ultimo episodio rialse allo scorso 14 aprile, quando CDP Equity ha deliberato la vendita della sua intera partecipazione, il 17,5% , in BF spa (si veda altro articolo di BeBeez).
A comprare le quote sono state per il 5,5% ARUM spa (società dall’amministratore delegato Federico Vecchioni), e per il 6% Dompè Holdings, entrambi già azionisti di BF, rispettivamente in precedenza con il 14,3% e il 14%; mentre il 6% residuo sarà collocato presso altri investitori con un’opzione di vendita da parte di CDP Equity esercitabile entro il prossimo mese di novembre 2022 nei confronti di ARUM.
Al momento Cdp, in base ai prezzi di borsa del 13 aprile, data dell’operazione, dalla cessione ad Arum e Dompè Holdings ha ricavato circa 77,7 milioni di euro.
L’ingresso di CDP Equity nel capitale di BF spa era avvenuto nel 2017 per favorire la diffusione delle
tecniche dell’agricoltura di precisione e il consolidamento del settore, promuovendo la creazione di
un operatore in grado di svolgere il ruolo di aggregatore nella filiera.
L’operazione di disinvestimento da parte di Cdp Equity è avvenuta in un momento di significativo ripensamento del modello di business di BF. Ricordiamo infatti che BF aveva annunciato che avrebbe ceduto il 49% di Bonifiche Ferraresi entro il 2021, al fine di raccogliere circa 120 milioni di euro che intende investire nel Fondo Italiano Agritech & Food (FIAF) lanciato lo scorso marzo 2021 da Fondo Italiano d’Investimento sgr, a sua volta controllata al 55% da CDP Equity, (si veda altro articolo di BeBeez) e di cui BF è cornerstone investor, così come annunciato lo scorso luglio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Obiettivo del fondo è sostenere e sviluppare il settore agritech e food, fornendo capitale per la crescita della filiera agroalimentare in un’ottica di medio-lungo periodo.
Allora era stato comunicato che il fondo avrebbe avuto un target di raccolta per il primo closing di almeno 250 milioni per il primo closing e di 700 milioni complessivi. Nella realtà poi gli obiettivi sono stati ridimensionati. Come si legge nel Documento informativo relativo all’investimento di BF spa nel Fondo Agritech&Food (a pag. 24 del file), il target del fondo è stato poi fissato a 300 milioni con un hard cap a 350 milioni, mentre l’obiettivo di primo closing è stato portato a 120 milioni. L’impegno di investimento di BF spa è quindi stato a sua volta ridimensionato in 60 milioni di euro. Contestualmente anche CDP Equity ha deliberato un investimento da 40 milioni di euro nel fondo (si veda altro articolo di BeBeez).
Intanto lo scorso novembre BF ha stretto due importanti accordi con Eni e con Intesa Sanpaolo che prevedono l’investimento da parte di queste ultime di 60 milioni di euro a vari livelli nel gruppo BF (si veda altro articolo di BeBeez). In particolare l’accordo prevede l’acquisto da parte di Eni per 20 milioni di euro, del 5% di Bonifiche Ferraresi e la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato, a seguito del quale Eni deterrà il 3,32% di BF per un controvalore di altri 20milioni. Anche la Ca’ de Sass si è impegnata a sottoscrivere un aumento di capitale riservato in BF Holding, per un identico importo, 20 milioni, e sempre per il 3,32%. A novembre BF aveva anche annunciato la cessione di una quota dell’1% di Bonifiche Ferraresi a Defendini Logistica srl per 4 milioni di euro, cifra che quindi riconosce a Bonifiche Ferraresi un equity value di 400 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), cioé la stessa valutazione alla quale sono passate di mano da un lato la quota del 2,5% per 10 milioni di euro alla Fondazione CR Lucca a fine giugno (si veda qui il comunicato stampa di allora) e dall’altro quella dell’1,25% a Equiter per 5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). In tutto quindi BF ha portato nelle sue casse un totale di 120 milioni.