L’acquisizione da parte di Zurich Italia di Deutsche Bank Financial Advisors, la rete di consulenza finanziaria dell’omonimo gruppo bancario tedesco, guidata da Silvio Ruggiu, ha ricevuto il nulla osta definitivo dell’Antitrust cher ha deciso di non procedere nell’istruttoria.
Lo si legge sul bollettino pubblicato lo scorso 19 settembre dove si autorizza Zurich Insurance a comprare un portafoglio di prestiti, composto da scoperti di conto corrente garantiti e non garantiti, prestiti diretti garantiti e altri prodotti garantiti, tutti destinati a famiglie consumatrici, famiglie produttric e imprese di piccole dimensioni, di proprietà di Deutsche Bank spa (DB), che andrà ad ampliare il perimetro di attività del ramo d’azienda (denominato DB Financial Advisors) già precedentemente acquisito e autorizzato dall’Antitrust con provvedimento del 9 novembre 2021, da Zurich Insurance Company e ceduto dalla stessa DB, soggetta al controllo della capogruppo tedesca Deutsche Bank Ag.
Il 4 agosto del 2021 Deutsche Bank e Zurich Italia avevano infatti raggiunto un accordo che prevede un ulteriore sviluppo della loro partnership, grazie all’acquisizione da parte di Zurich del network dei consulenti finanziari del gruppo Deutsche Bank (si veda qui il comunicato stampa di allora). Fino all’ultimo sembrava essere Mediobanca la favorita per l’acquisizione. I termini dell’accordo prevedevano il trasferimento di un ramo d’azienda costituito da 1.085 Consulenti Finanziari, 97 dipendenti, e 16,5 miliardi di euro di masse in gestione. Allo stesso tempo, a Deutsche Bank è stata corrisposta una cifra tra i 350 e i 400 milioni di dollari. Passerà a Zurich anche il portafoglio di mutui erogati a clienti del ramo consulenti finanziari (circa 800 milioni di euro).
Secondo quanto risulta a BeBeez, l’operazione è in via di definizione ed entro fine anno dovrà essere chiusa. Della nuova società, una newco, non si conosce ancora il nome ma si sa che sarà la rete dei consulenti finanziari di Zurich e che Ruggiu dovrebbe essere confermato nella posizione di responsabile. Le lungaggini nella definizione dell’operazione sono dovute a due aspetti: il primo legato al fatto che Zurich avesse bisogno di ottenere le credenziali di operatività di una banca, il secondo legato ai sindacati con cui la trattativa collegata al trasferimento del personale di back office si era arenata lo scorso 22 luglio (si veda qui il comunicato stampa).