
De Rigo spa, una delle aziende più importanti del Bellunese, attiva a livello globale nell’occhialeria, nella refrigerazione commerciale e nell’immobiliare, ha incassato un finanziamento senior da 60 milioni di euro da un sindacato di istituti di credito. L’operazione è avvenuta nel contesto della riorganizzazione societaria che ha portato il Cavaliere Ennio De Rigo e la moglie Emiliana De Meio a essere azionisti unici alla guida del gruppo (si veda qui il comunicato stampa).
Ad assistere il sindacato bancario è stato lo studio legale Shearman & Sterling, mentre Cassiopea Partners ha agito come exclusive financial advisor degli azionisti di De Rigo Holding (Ennio De Rigo e Emiliana De Meio) nonché di De Rigo spa.
L’operazione di riorganizzazione societaria, annunciata 15 giorni fa, è consistita nel buy-back da parte di De Rigo Holding di una partecipazione societaria pari al 50% del capitale sociale. A conclusione di un lungo percorso di negoziazione, l’assemblea dei soci della De Rigo Holding ha infatti deliberato ed eseguito l’approvazione di un piano di acquisto di azioni proprie con i nipoti Roberto e Giorgio De Rigo, che possedevano il 25% ciascuno del capitale di De Rigo Holding, che hanno ceduto alla stessa holding le proprie azioni, rappresentanti complessivamente il 50% del capitale della società. Roberto e Giorgio De Rigo sono i figli di Walter De Rigo, che insieme al fratello Ennio ha dato vita al gruppo.
A esito di questa operazione, De Rigo Holding ha poi incrementato la propria partecipazione in De Rigo portandola al 98% del capitale sociale. L’operazione è stata dunque finanziata in parte con il nuovo prestito, in parte con il dividendo della società per azioni che si occupa di occhialeria. I coniugi sono stati assistiti nel riassetto societario dallo Studio Legale Chiomenti e dall’advisor finanziario Cassiopea Partners.
Secondo Ennio De Rigo si è trattato di un passaggio “gestito con serenità insieme a tutte le parti coinvolte, l’obiettivo comune era valorizzare al meglio una straordinaria avventura iniziata più di mezzo secolo fa. Io e mia moglie Emiliana siamo onorati di poter continuare a guidare il gruppo in qualità di azionisti unici. Un risultato che ci permette di dare continuità agli investimenti effettuati sul territorio garantendo solidità. Il nostro desiderio è proseguire nello sviluppo delle diverse aree di business delle nostre aziende”.
Il gruppo De Rigo è attivo a livello internazionale nei settori dell’occhialeria, della refrigerazione e immobiliare attraverso diverse società. Della refrigerazione si occupa la De Rigo Refrigeration, presente da oltre 50 anni nel settore con prodotti destinati alla grande distribuzione organizzata, mentre De Rigo Immobiliare gestisce le proprietà ad uso abitativo e commerciale. De Rigo spa, specializzata nel design, nella produzione e nella distribuzione di montature da vista e occhiali da sole di alta gamma, è tra i principali player del retail dell’ottica attraverso le sue catene di proprietà (General Optica in Spagna, Mais Optica in Portogallo, Opmar Optik in Turchia e la partecipata Boots Opticians in UK), e all’estesa rete wholesale. I marchi di proprietà del gruppo (Lozza, Police, Sting e Yalea) e i brand in licenza (tra cui Blumarine, Chopard, Fila, Furla, Philipp Plein, Roberto Cavalli e Zadig & Voltaire) sono distribuiti in oltre 80 Paesi.
A fine 2021 la holding ha chiuso con ricavi per 475 milioni, 32 milioni di ebitda e liquidità netta per 81 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Intanto lo scorso 21 marzo l’azienda ha festeggiato i 40 anni del suo brand di punta Police con una crescita decisa del giro d’affari anche nel primo trimestre dopo i risultati lusinghieri del 2022 chiuso con 452 milioni di fatturato occhiali, in crescita del 7%. De Rigo spa ha infatti chiuso il 2021 con ricavi pari a 416,8 mln, ebitda a 28,7 mln e liquidità netta per 66,5 mln (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
“È un momento positivo che continua anche in questi primi mesi del 2023 che hanno registrato una crescita a una cifra. Stiamo anche raccogliendo i frutti di quanto abbiamo seminato negli ultimi due anni, progetti ripartiti per accelerare la ripresa dei business che globalmente stanno funzionando quasi tutti che riguardano sia il lancio di nuovi marchi oltre agli storici come Police e Lozza. E poi abbiamo impostato un progetto di espansione territoriale con la divisione occhiali di Rodenstock”, aveva spiegato per l’occasione il vice presidente esecutivo dell’azienda bellunese Maurizio Dessolis.
Dessolis nell’occasione aveva fatto il punto sul 2022. “Abbiamo chiuso con una crescita del 7% sia nella divisione wholesale sia retail, poi c’è la divisione negozi che vanta 330 punti vendita in Spagna e Portogallo, 65 in Turchia. Mentre in Gran Bretagna abbiamo 530 punti vendita partecipati sotto l’insegna Boots Opticians. Una presenza commerciale che sta avendo risultati positivi anche in questi primi tre mesi dell’anno malgrado i problemi in Turchia dovuti al terremoto”.
Ricordiamo che Police non è solo occhiali, è anche orologi, profumi, pelletteria, piccola gioielleria, crescita con partner esterni. E sta andando molto bene: + 22% l’anno scorso, con una crescita che l’ha portato sopra i livelli del 2019 e anche oltre gli occhiali. Ormai è un brand globale che vale un giro d’affari a tre cifre con presenze commerciali dedicate in tante aree come il Medio Oriente. E sono stati rinnovati gli accordi con il pilota di Formula 1 Hamilton e la Mercedes.