Stabilus, gruppo tedesco fornitore di soluzioni per il controllo del movimento con sede a Coblenza, in Renania, circa 6 mila addetti e un fatturato 2021 di circa 940 milioni euro, ha acquisito il 32% di Cultraro Automazione Engineering srl, azienda con sede a Rivoli Torino), fondata nel 1997 dalla famiglia Cultraro e leader mondiale nella produzione di rallentatori di movimento per il settore automotive e non solo (si veda qui il comunicato stampa).
Entrambe le società hanno un passato al fianco dei fondi di private equity. In particolare, nell’agosto 2004 Montagu Capital aveva finanziato il management buyout di Stabilus, allora una controllata di Demag sarl, una conglomerata all’epoca posseduta dal colosso del private equity Usa KKR insieme al gruppo tedesco Siemens. Nel maggio 2008 Stabilus era poi stata venduta a un altro private equity americano, Paine & Partners. Il quale a sua volta nel 2010 aveva poi rivenduto la società a Triton Partners e ai suoi coinvestitori European Capital e Ardian. Stabilus è stata poi quotata a Francoforte nel 2014.
Quanto a Cultraro, nel luglio 2009 aveva a sua volta aperto il capitale al private equity, con un aumento di capitale da 720 mila euro che era stato sottoscritto dal Fondo Nord Ovest, gestito da Strategia Italia sgr (poi ribattezzata Invitalia Venture sgr e oggi Cdp Venture sgr), allora controllata al 100% da Sviluppo Italia (poi Invitalia), e da un altro operatore di private equity. Obiettivo dell’operazione era realizzare un piano di crescita che prevedeva l’acquisizione di un’importante quota del mercato mondiale dei rotary damper attraverso un’offerta basata su una vasta gamma di prodotti di qualità. Successivamente la famiglia ha ricomprato le quote dei fondi.
I prodotti Cultraro sono ampiamente utilizzati in applicazioni di controllo del movimento compatte. Nel settore sutomotive, l’azienda fornisce ammortizzatori ad esempio per porte carburante, porte di ricarica di veicoli elettrici, maniglie per bagagliaio e porte, maniglie, portabicchieri e tablet, console centrali e braccioli, vani portaoggetti e portaoggetti. Nel settore della casa e degli elettrodomestici, la società fornisce serrande per porte ed elettrodomestici come macchine da caffè, aspirapolvere, forni, frigoriferi e lavatrici. Nel settore dell’elettronica e degli strumenti, l’offerta comprende, tra gli altri, ammortizzatori per robotica, prese da tavolo, trapani elettrici e rasaerba. Infine, nel settore dei servizi, l’azienda fornisce ammortizzatori, per esempio per distributori automatici, display e dispositivi ATM.
Cultraro ha oggi un giro d’affari di poco meno di 20 milioni di euro, dopo aver chiuso il 2020 con 12,7 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 3,9 milioni e liquidità netta per 5,9 milioni (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). La società conta circa 400 dipendenti e opera con due impianti a Torino e uno in India.
Paolo Cultraro, ceo della società e figlio del fondatore, ha commentato ieri al Corriere della Sera edizione di Torino: “Nel nostro mondo, quello del soft motion, cioè delle aziende che si occupano di rendere il movimento più confortevole, siamo in pochi e ci conosciamo tutti. I nostri prodotti non sono in concorrenza con Stabilus, anzi il gruppo tedesco ci ha riconosciuto un’identità innovativa e ci ha approcciato per capire se c’era una possibilità di collaborazione”.
Michael Büchsner, ceo di Stabilus, ha dichiarato: “Le soluzioni di Cultraro sono l’aggiunta perfetta al nostro portafoglio di prodotti nel campo del controllo del movimento. Grazie al loro formato più piccolo, vengono utilizzate negli stessi settori ma in altre applicazioni. Come un fornitore affermato, l’azienda soddisfa i requisiti di alta qualità dei clienti automobilistici e industriali. Insieme al team dedicato di Cultraro, vogliamo realizzare sinergie basate sui nostri portafogli di prodotti complementari, nonché attraverso le nostre solide relazioni con i clienti e canali di distribuzione in tutto il mondo. Siamo lieti di annunciare un altro investimento strategicamente importante, con il quale continueremo a rafforzare la nostra forza innovativa a beneficio dei nostri clienti, subito dopo la nostra partnership recentemente annunciata con Synapticon”.