ICR Industrie Cosmetiche Riunite spa ha ottenuto da Banco BPM un finanziamento di 1,8 milioni di euro con garanzia green di SACE, per installare nello stabilimento di Lodi (52mila mq al coperto) un impianto fotovoltaico che consentirà di produrre energia elettrica pari al 30% del fabbisogno aziendale su 3 turni (si veda qui il comunicato stampa).
ICR è tra le prime aziende in Europa per la produzione di profumi e cosmetici per conto terzi. È una delle poche aziende al mondo ad aver completamente integrato al proprio interno l’intero processo di produzione e logistica, dalla formulazione del prodotto e sviluppo del packaging, alla produzione industriale e distribuzione a livello mondiale.
La società, che oggi impiega quasi 600 dipendenti e produce oltre 100 milioni di profumi all’anno, servendo circa 120 mercati nel mondo, fa capo per il 90% a Roberto Martone, presidente e per l’8% a Marzia Letizia Cantone. Il restante 2% è nelle mani della stesssa ICR, che ha chiuso il 2022 con 52,6 milioni di ricavi, 1 milione di ebitda, con 17,6 milioni di debito netto e 71,1 di patrimonio netto. I ricavi sono cresciuti anno per anno dal 2020 (nel 2021 erano 32,5 milioni). Quest’anno l’ebitda è tornato positivo dopo i valori negativi del 2020 (-6,3 milioni) e del 2021 (-1,8 milioni). La società è anche ritornata in utile (1,3 milioni) dopo due anni di perdite (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Per quanto riguarda l’impianto fotovoltaico, che verrà installato grazie al finanziamento, è composto da 3.442 moduli di nuova generazione a copertura completa del tetto del magazzino principale, e collegato alla rete di distribuzione. Permette all’azienda di sfruttare al massimo le potenzialità offerte dalle fonti rinnovabili, con una potenza di 1.900 kWp. La stima annuale di energia elettrica prodotta supera i 2 milioni di kWh, il che eviterà “emissioni di CO2 per oltre 1 milione di Kg, che corrispondono alla piantumazione di oltre 33.000 alberi all’anno..
“Da anni partecipiamo alla mobilitazione internazionale per ridurre i consumi energetici, idrici, plastici, con molte azioni, piccole e grandi, a livello privato e aziendale, per contribuire alla salvaguardia del pianeta e alla lotta all’emergenza climatica” ha dichiarato Ambra Martone, vice presidente della società. “Questo importante eco-investimento ci vede oggi impegnati in campo energetico, utilizzando le potenzialità offerte dalle fonti rinnovabili”.
Ricordiamo che tra gli altri finanziamenti erogati di recente a pmi da Banco BPM, legati a parametri ambientali e green, c’è quello dello scorso agosto da 30 milioni erogato insieme a CDP a Mulino Antimo Caputo, azienda campana produttrice di farine di alta qualità, per realizzare un nuovo stabilimento completamente alimentato da energia rinnovabile e per costruire un mulino, dotato delle tecnologie più avanzate per la macinazione e la conservazione dei cereali, che permetterà la riduzione degli spazi di movimentazioni delle merci, comportando una diminuzione dei consumi fino al 15% veda altrro articolo di BeBeez). A fine luglio, invece, la banca aveva finanziato Goglio spa, attiva nel packaging, per 45 milioni, insieme a Intesa Sanpaolo e UniCredit. Il prestito era assistito da Garanzia Supportitalia di Sace e prevedeva il rispetto di alcuni obiettivi ESG da introdurre in corso del piano di ammortamento (si veda altro articolo di BeBeez). A metà luglio, era stata IVCP Power 6, società detenuta dalla holding Maluni srl (Gruppo Vigorito), e parte del gruppo IVCP che si occupa di progettazione e realizzazione di impianti per la produzione, il trasporto, la trasformazione e la distribuzione di energia proveniente da fonti rinnovabili, a ottenere da Banco BPM un finanziamento di 17,7 milioni della durata di 15 anni, finalizzato a sostenere i costi di sviluppo di un suo parco eolico in Basilicata, recentemente realizzato (si veda altro articolo di BeBeez), mentre a inizio luglio la banca aveva finanziato TPER spa (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna), il gruppo della mobilità che gestisce tra l’altro il trasporto pubblico locale su gomma nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Ravenna, ergoando un finanziamento di 12 milioni assistito dalla Garanzia Green di SACE all’80%, per acquistare due treni a trazione elettrica destinati a a sostituire mezzi a gasolio in uso sulla rete regionale(si veda altro articolo di BeBeez).