
Residence Viserba srl, società del Gruppo Renco spa e proprietaria dei terreni che si trovano a Viserba di Rimini, un tempo occupati da una fabbrica di corde, ha incassato da Intesa Sanpaolo un prestito della durata di quattro anni da 5 milioni di euro con Garanzia Green di SACE all’80%, finalizzato a sostenere la costruzione dei primi edifici del nuovo spazio urbano green denominato per l’appunto La Corderia (si veda qui il comunicato stampa).
Più nello specifico, il progetto di rigenerazione urbana che sarà improntato su criteri di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico, prevede la realizzazione di un parco pubblico all’interno del quale verranno realizzate palazzine a tre e cinque piani, e villette unifamiliari, per un totale di circa 250 appartamenti. La costruzione delle prime palazzine è già iniziata e la consegna degli appartamenti è prevista a partire dall’estate del 2023.
L’amministratore delegato di Residence Viserba, Lorenzo Monti, ha commentato: “È un piacere avere Intesa Sanpaolo e SACE al nostro fianco nella realizzazione del progetto Corderia. Questa partnership non solo riconferma la collaborazione di queste importanti realtà con il Gruppo Renco, ma anche la validità del nostro progetto, sia dal punto di vista energetico che immobiliare”.
Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, ha aggiunto: “L’operazione con la Residence Viserba conferma il nostro impegno a supporto dell’economia reale dei territori, con particolare attenzione a quei progetti volti ridefinire le strategie d’impresa e del vivere quotidiano in chiave sostenibile. Siamo di fronte a un percorso di trasformazione che coinvolgerà da vicino l’economia e la società italiana. La transizione verso un’economia fondata sulla sostenibilità è una scelta etica e al contempo strategica: Intesa Sanpaolo intende affiancare i nuovi progetti e, sopra tutti, quelli ad alto contenuto di innovazione e sostenibilità sociale e ambientale”.
Come accennato, Residence Viserba fa capo al Gruppo Renco, che conta oltre 4200 dipendenti e più di 70 società e branch in tutto il mondo, con un track record di oltre 1000 progetti realizzati in più di 50 Paesi, ha chiuso il bilancio consolidato 2021 ricavi netti per 338,6 milioni di euro (da 348,4 milioni nel 2020), un ebitda di 34,2 milioni di euro (da 33,6 milioni) e un debito finanziario netto di 89,5 milioni (da 58,3 milioni) (si veda qui il bilancio consolidato 2021)
Ricordiamo che nello scorso mese di aprile, Renco ha ottenuto da Unicredit un finanziamento di 24 mesi da 20 milioni di euro, con la garanzia della BEI sul 75% dell’importo (si veda altro articolo di BeBeez), finalizzato a soddisfare le necessità di circolante generato dai cantieri seguiti dalla società con i relativi lavori di ristrutturazione di grandi condomini italiani che beneficiano del Superbonus 110%, cioè dei crediti fiscali previsti dal Decreto Rilancio del maggio 2020 per la realizzazione di interventi di riqualificazione antisismica ed efficientamento energetico degli immobili.
Nel dicembre scorso, invece, Renco ha inaugurato una centrale termoelettrica a ciclo combinato, alle porte di Jerevan, destinata a coprire fino al 20% del fabbisogno di energia elettrica dell’Armenia. Si è trattato di un’operazione del valore complessivo di 258,5 milioni di dollari statunitensi, che ha visto un finanziamento di 164 milioni da parte di un gruppo di istituti finanziari internazionali, sotto coordinamento IFIC (World Bank Group), oltre a un investimento di 56,9 milioni da parte di Renco e Simest ed uno di Siemens per 37,9 milioni. Il controllo dell’impianto sarà per i prossimi 25 anni in mano per il 60% a Renco e Simest, e per la restante quota a Siemens.
Tornando all’intervento di Intesa Sanpaolo a favore di Residence Viserba, questo rientra nel piano più ampio della banca di sostegno agli investimenti delle aziende nella transizione ambientale e negli obiettivi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Quest’ultima operazione fa parte della provvista da un miliardo di euro concessale da Cassa Depositi e Prestiti per agevolare il credito alle pmi e alle Mid Cap italiane. Entro il 2026, Intesa ha in programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle pmi, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR approvato dalla Commissione Europea.
Il prestito per Residence Viserba costituisce per Intesa l’ennesimo finanziamento green erogato in pochi mesi. Poche settimane fa la banca aveva finanziato con 5 milioni di euro, e con Garanzia Green di SACE, il gruppo Vitali spa attivo nel settore delle infrastrutture e delle costruzioni, per sostenere i suoi piani di sviluppo che prevedono, all’interno del nuovo sito produttivo di Calusco d’Adda (Bg) dove è stata attivata una cava dalla superficie di 400.000 mq, la realizzazione di un impianto di ultima generazione per la frantumazione di materiali inerti (si veda altro articolo di BeBeez). Ancor prima, la banca aveva concesso un prestito da 10 milioni di euro alla multinazionale italiana Alfaparf Group, specializzata nella cosmetica professionale per capelli, del viso e del corpo, finalizzato a sostenere il suo piano di sviluppo sostenibile (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, Intesa aveva erogato 2,4 milioni di euro con garanzia green di SACE sull’80% per Cartiere Modesto Cardella spa, azienda lucchese a conduzione familiare specializzata nella produzione di carta per ondulati. I fondi serviranno a supportare la realizzazione di un impianto del valore complessivo di 6 milioni per la produzione di bio-metano dalle acque reflue industriali (si veda altro articolo di BeBeez). A fine maggio, aveva concesso 4 milioni di euro a favore di GAP spa, azienda bergamasca con importante sede operativa a Brescia e specializzata nella movimentazione di materiali e scarti di lavorazione nelle aziende siderurgiche nazionali ed estere, per agevolare la sostituzione di caricatori industriali dell’azienda con macchinari dotati di nuovi propulsori a emissioni zero nella direzione di una progressiva elettrificazione dell’intero parco macchinari (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre in ambito siderurgico, non molto tempo prima, Intesa aveva accordato un miliardo di euro al Gruppo Marcegaglia in consorzio con un nutrito gruppo di banche italiane ed estere (si veda altro articolo di BeBeez). Tuttavia, il jumbo loan è finalizzato soprattutto al rifinanziamento di debito esistente e ad acquisizioni. Came Group, azienda trevigiana specializzata per nell’automazione per la sicurezza e il controllo degli ambienti, ha invece ottenuto un finanziamento da 15 milioni di euro a 5 anni finalizzato al raggiungimento di specifici target legati alla sostenibilità con focus particolare sulla sensibile riduzione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti (si veda altro articolo BeBeez). A fine aprile, la banca piemontese aveva erogato un prestito di 10 milioni di euro con garanzia SACE a favore di Comat Servizi Energetici, società torinese partecipata dal Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica Sgr e da Comat Spa. Il finanziamento è finalizzato a portare avanti i progetti di riqualificazione energetica degli edifici gestiti con l’installazione di cappotti termici e pompe di calore. Più nello specifico, il Sustainability Loan di intesa Sanpaolo prevede uno sconto sul tasso praticato via via che l’azienda realizza una serie di obiettivi ESG (si veda altro articolo BeBeez). Sempre ad aprile, Intesa ha destinato un altro prestito ESG alla compagnia di autonoleggio Sicily by Car, questa volta da 15 milioni di euro, sempre con garanzia green di SACE (si veda altro articolo BeBeez). In precedenza, a metà marzo, la banca aveva concesso insieme ad altri istituti di credito un prestito da 46 milioni di euro a UBS Asset Management per il rifinanziamento di un portafoglio di impianti italiani impegnati nella la generazione di energia pulita. Il portafoglio rientra nel comparto Infrastructure Equity Strategy di UBS AM (si veda altro articolo BeBeez). Il rifinanziamento ha inoltre consentito di ottenere fondi per rifinanziare un portafoglio misto composto da 13 impianti fotovoltaici, per un totale di 14MW, e 4 impianti di biogas da 4MW. A gennaio, il primo gruppo bancario italiano aveva sostenuto invece Lucart, società a capo dell’omonimo gruppo lucchese che detiene i marchi di carta igienica Tenderly e di carta per la casa Tutto, con un finanziamento da 10 milioni di euro assistito da Garanzia Green di SACE a sostegno del piano di crescita e di sviluppo del gruppo in ottica ESG e di economia circolare (si veda altro articolo BeBeez).