Intesa Sanpaolo ha aumentato al 2% la propria partecipazione in CreditAccess India, attiva nel microcredito, che opera con la controllata CreditAccess Grameen ltd, quotata sulla borsa di Mumbay (si veda qui il comunicato stampa).
CreditAccess, fondata nel 2008 in Olanda da Paolo Brichetti (già ceo di Altromercato e fondatore di Asia Impact), da allora è diventata un’azienda leader del microcredito e non solo in India visto che figura tra le top 10 nel settore a livello mondiale. Attualmente conta circa 4,6 milioni di clienti, 2.300 filiali tra India, Filippine e Indonesia, un portafoglio crediti superiore a 2 miliardi di euro e 22.125 dipendenti.
Ricordiamo che CreditAccess Grameen è sbarcata sul listino a Mumbai il 23 agosto 2018 ed è appunto specializzata sulla clientela degli artigiani e delle micro-imprese in India e Sud Est Asiatico. Guidata dall’amministratore delegato Brichetti, è controllata da un gruppo di investitori italiani che complessivamente detengono oltre il 40% del capitale. A questo proposito ricordiamo che Credit Access Grameen aveva raccolto in ipo l’equivalente di 141 milioni di euro da 23 investitori provenienti da Stati Uniti, Asia e Regno Unito, ma la richiesta era stata per oltre due volte la domanda. La società è sbarcata sul listino con una capitalizzazione di 766 milioni ma oggi capitalizza 2 miliardi di euro.
Attiva nella concessione di prestiti a soggetti impossibilitati ad accedere al credito tradizionale per mancanza di garanzie reali, CreditAccess si rivolge prevalentemente alle donne, fornendo loro risorse sufficienti a gestire attività imprenditoriali minori – come la vendita di prodotti al dettaglio, il piccolo artigianato e gli allevamenti – considerate parti essenziali dell’economia indiana. I crediti concessi consentono di raggiungere un’autonomia lavorativa tale da garantire alle piccole e micro-imprenditrici la piena partecipazione allo sviluppo della famiglia e della comunità.
Negli anni CreditAccess ha saputo combinare la sostenibilità del business con gli obiettivi di inclusione finanziaria e sviluppo delle aree rurali non bancarizzate dell’India, coniugando la crescita sostenibile, sia organica sia esterna, con la capacità di essere catalizzatore dello sviluppo delle zone più arretrate del Paese, offrendo sempre lavoro di qualità (la società è certificata Great Place to Work e ha più di 15.000 dipendenti).
CreditAccess si ispira al modello di microfinanza ideato da Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace 2006 per aver realizzato, con la sua Grameen Bank, il microcredito moderno, garantendo liquidità alle popolazioni locali senza garanzie collaterali. CreditAccess India, partecipata da numerosi soggetti, vede tra i principali azionisti Olympus Capital, Asia Impact Invest, Asian Development Bank e CEI (Conferenza Episcopale Italiana).
Flavio Gianetti, executive director m&a and group shareholdings di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Questa iniziativa si inserisce nel solco delle molteplici attività che il nostro gruppo porta avanti da anni in ambito nazionale nel campo della solidarietà sociale, della lotta alle diseguaglianze e a favore di uno sviluppo economico inclusivo. Crediamo fermamente che tale impegno possa e debba essere esteso a livello internazionale in contesti come quello dell’India, garantendo lavoro e autonomia economica a tante donne e alle loro famiglie, supportando una crescita sostenibile e inclusiva del tessuto imprenditoriale locale”.
Ha sottolineato Brichetti: “L’aumento della partecipazione di Intesa Sanpaolo in CreditAccess India è un momento molto positivo nel nostro percorso di crescita, capace di creare valore per tutti gli stakeholder grazie al contributo strategico, finanziario e tecnico della banca. Ci aspettiamo una ulteriore forte crescita delle nostre attività e manteniamo l’obiettivo di servire 10 milioni di clienti entro fine 2025. In questo percorso, il supporto di una realtà con una visione internazionale come Intesa Sanpaolo è cruciale”.
Il sistema della microfinanza serve oggi oltre 500 milioni di clienti nel mondo di cui oltre 100 milioni nei paesi dove opera CreditAccess. In 15 anni dalla sua fondazione, CreditAccess ha saputo stabilirsi in una posizione di netta leadership in India, entrare tra i primi dieci gruppi di microfinanza al mondo, superare i due miliardi di capitalizzazione in borsa ed oggi è ben posizionata per realizzare la propria visione di servire 10 milioni di micro-attività imprenditoriali in Asia entro dicembre 2025. I maggiori azionisti di CreditAccess sono il fondo americano Olympus Capital, la holding lussemburghese Asia Impact, la banca multilaterale Asian Development Bank e la Conferenza Episcopale Italiana.
Ricordiamo che nel marzo 2017 CreditAccess Asia aveva annunciato un aumento di capitale da 95,4 milioni di euro, sottoscritto da Asian Development Bank, dall’Istituto Atesino di Sviluppo di Trento e da investitori privati coordinati dalla management company I2A Advisors (si veda altro articolo di BeBeez). All’aumento di capitale aveva partecipato anche Olympus Capital Asia, convertendo parte delle sue obbligazioni convertibili. Tra gli altri soci preesistenti si contano Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Banco di Brescia e Finanziaria di Valle Camonica. Le obbligazioni convertibili che Olympus Capital aveva convertito in equity allora, così come hanno fatto anche altri investitori privati, fanno parte dell’emissione da 40 milioni di euro che CreditAcces aveva fatto nell’ottobre 2014 (si veda qui altro articolo di BeBeez) e il cui collocamento era stato curato tra i propri clienti di private banking da Banca Esperia (oggi divisione Mediobanca Private Banking), che pure nella primavera 2013 aveva curato sempre per CreditAccess un aumento di capitale da 18,5 milioni.