Moneyfarm, la fintech indipendente londinese (dal cuore italiano) della consulenza finanziaria online, ha comprato l 100% di Profile Financial Solution (Profile Pensions), consulente digitale leader nel Regno Unito in materia di posizioni e trattamenti previdenziali, che conta oltre 1 miliardo di euro di masse gestite distribuite su 24.000 clienti (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione sarà finanziata da un mix di cassa e azioni
Moneyfarm. La componente cash sarà fornita dagli attuali azionisti di Moneyfarm, in particolare da M&G, Poste Italiane, Cabot Square Capital, United Ventures e Fondazione di Sardegna. Conseguentemente Smedvig Capital, principale azionista di Profile Pensions, diventerà socio di minoranza di Moneyfarm. Il closing dell’operazione è previsto per la prima metà del 2023, previe le necessarie autorizzazioni delle autorità di vigilanza, la FCA.
Barclays Bank, tramite la divisione Ivestment Banking, ha agito in qualità di advisor finanziario e Linklaters in qualità di advisor legale di Moneyfarm.
Con questa acquisizione, il cui controvalore non è stato reso noto, Moneyfarm porta le masse in gestione sopra i 3,8 miliardi di euro, con 115mila clienti a livello globale. L’acquisizione consolida, inoltre, il business della società nel mercato previdenziale del Regno Unito, che vale oggi più di 780 miliardi di euro ed è cresciuto a una media del 24% nel periodo 2016-20202, grazie all’impulso innescato dagli incentivi fiscali previsti dalla normativa britannica e dal grado di maturità e diffusione del welfare integrativo.
L’affinità tra Moneyfarm e Profile Pensions nasce dalla comune vocazione digitale nell’approccio alla consulenza finanziaria. A partire dal 2015, con l’ingresso di Smedvig Capital nel suo capitale, Profile Pensions ha infatti sviluppato una piattaforma tecnologica proprietaria che permette di aggregare, gestire e consolidare efficacemente gli investimenti a fini previdenziali, rendendo di fatto accessibile a milioni di risparmiatori britannici una consulenza finanziaria indipendente in materia previdenziale.
L’operazione conferma anche il positivo trend di crescita di Moneyfarm nei mercati di riferimento: nel primo semestre 2022, nonostante la complessa fase attraversata dai mercati finanziari, Moneyfarm ha visto infatti crescere positivamente masse e clienti grazie al costante impegno nello sviluppo dei segmenti di business B2C e B2B2C e alla sua continua attenzione all’evoluzione delle esigenze di clienti e partner nel mutato contesto.
Rispetto al primo semestre 2021, al 30 giugno 2022 Moneyfarm ha registrato un incremento del 36% dei flussi netti positivi, del 46% delle masse in gestione e un aumento del 50% della base clienti. La società aveva chiuso il 2021 con masse in gestione in crescita del +72%, maggiori flussi netti positivi (+128%) e con un incremento del 73% dei nuovi clienti (oltre 80mila) rispetto al 2020.
Giovanni Daprà, co-fondatore e ad di Moneyfarm, ha rimarcato che si tratta di “un passo decisivo nella crescita di Moneyfarm, a coronamento di un anno proficuo per la società, nonostante le complessità del contesto finanziario. Profile Pensions è una realtà innovativa con una visione della consulenza finanziaria molto simile alla nostra, basata su approccio digitale, semplicità, trasparenza e attenzione ai costi. Dodici mesi fa abbiamo acquisito il portafoglio clienti della canadese Wealthsimple nel Regno Unito (si veda altro articolo di BeBeez, ndr) e a gennaio 2022 abbiamo avviato una partnership con M&G per sviluppare un nuovo servizio di investimento digitale per il mercato britannico. Tutto questo ha un impatto significativo sulla crescita di masse e clienti e rafforza molto la nostra leadership in Europa. Ringrazio i nostri azionisti che ci hanno nuovamente sostenuto in questo momento importante”.
Per Moneyfarm non si tratta della prima operazione in campo previdenziale. Infatti nel giugno del 2020 l’ex roboadvisor aveva lanciato la sua prima soluzione di previdenza complementare: un Piano Individuale Pensionistico (PIP), battezzato Piano Pensione Moneyfarm (si veda altro articolo di BeBeez)
Ricordiamo che proprio M&G, gruppo leader nel settore del risparmio e investimenti con 348,9 miliardi di sterline di masse in gestione ad agosto 2022, lo scorso gennaio aveva guidato il round da 53 milioni di euro di Moneyfarm (si veda altro articolo di BeBeez), cui ha partecipato anche Poste Italiane, già azionista di minoranza dal 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), che ha aumentato l’investimento per non diluirsi.
Contestualmente al round di finanziamento, come accennato dal ceo Daprà, M&G e Moneyfarm hanno siglato una partnership commerciale per il lancio, nel mercato britannico, di una nuova soluzione di investimento digitale a marchio M&G Wealth. In particolare, M&G usufruirà del platform as a service di Moneyfarm per offrire nel Regno Unito un prodotto innovativo, tutto digitale, rivolto ai clienti retail di nuova generazione.
Quella con M&G non è la prima partnership per Moneyfarm. Ricordiamo che dal 2018 Banca Sella offre ai suoi clienti il servizio Sella Evolution powered by Moneyfarm. Inoltre a fine 2019 Moneyfarm aveva stipulato con Poste Italiane, contestualmente al summenzionato round, un accordo per l’offerta di servizi digitali di gestione del risparmio ai clienti dell’operatore postale, denominato Postefuturo Investimenti. Risale invece al maggio 2021 la collaborazione con buddybank, la banca per smartphone di UniCredit, che ha dato vita a Steppy by Moneyfarm, offerta di investimento digitale da smartphone, dove Moneyfarm gestisce i portafogli facendo leva su un’asset allocation ottimizzata sulla base di metriche ESG (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che nel luglio 2020 la fintech ha pubblicato le sue Api sulla piattaforma di Fabrick, già integrata con il 97% degli istituti di credito (si veda altro articolo di BeBeez). Nel settembre 2020 Moneyfarm ha creato Moneyfarm Score, un modello predittivo del valore dei calciatori (si veda altro articolo di BeBeez) e nel novembre 2020 la funzionalità Payment Initiation Service (PIS), ribattezzata bonifico bancario smart, che permette di effettuare pagamenti da conti di altre banche aggregati nella sua piattaforma si veda altro articolo di BeBeez).
In precedenza, nell’ottobre 2017, la fintech ha acquisito Ernest, startup londinese fondata nel 2016 da tre sviluppatori italiani (Cristoforo Mione, Lorenzo Sicilia e Niall Bellabarba), un personal banker alimentato da intelligenza artificiale (si veda altro articolo di BeBeez). Nel novembre 2018 Moneyfarm ha acquisito Vaamo, il primo gestore patrimoniale digitale indipendente in Germania (si veda altro articolo di BeBeez).
La fintech a oggi ha ottenuto finanziamenti per oltre 166 milioni di euro. In precedenza aveva incassato un round da 40 milioni di euro nel settembre 2019, guidato da Poste Italiane. Vi aveva partecipato Allianz Asset Management, già azionista di Moneyfarm (si veda altro articolo di BeBeez). ll round precedente, da 46 milioni di euro, era stato raccolto nel maggio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). A guidarlo erano stati alcuni degli investitori dei precedenti round e cioè il gruppo Allianz, tramite Allianz Asset Management, dopo che Allianz Venture nel settembre 2016 aveva già investito 7 milioni di dollari (si veda altro articolo di BeBeez) e i fondi United Ventures e Cabot Square, che nel novembre 2015 avevano guidato un round da 16 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Al round del 2018 avevano partecipato anche investitori anche Endeavor Catalyst e la Fondazione di Sardegna. In precedenza, nel febbraio 2014, la società aveva incassato 700 mila euro da parte di Vittorio Terzi, (director emeritus di McKinsey), mentre il primo round risale al 2012 con United Ventures e Principia sgr, che avevano investito 2 milioni di euro. Oggi Moneyfarm ha quindi un azionariato diffuso diviso tra soci industriali e finanziari e nessuno di questi supera il 20%. E per ora non è in programma alcuno sbarco in Borsa (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata da Daprà e Paolo Galvani nel 2011 e specializzata nella consulenza finanziaria online e soprattutto nella gestione patrimoniale in portafogli di Etf, Moneyfarm è stata tra le prime società ad adottare il modello di consulenza “ibrido” che unisce innovazione tecnologica alla presenza costante di una squadra di consulenti dedicati. Moneyfarm è anche l’unico digital wealth manager in Europa a perseguire la via dell’espansione continentale con una presenza su tre mercati (Italia, Regno Unito e Germania).