Primo passo nel percorso che la porterà a rilevare in più fasi il 100% di Goldenpoint spa, cui fa capo uno dei più riconosciuti marchi italiani di intimo, moda mare e calze, per OVS spa, quotata a Piazza Affari e partecipata da Tamburi Investment Partners (TIP) al 28,44%. Dopo aver siglato un accordo vincolante in tal senso lo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez) OVS spa ha infatti perfezionato l’accordo di investimento in Goldenpoint, sottoscrivendo un prestito obbligazionario convertibile ed acquisendo il 3% del capitale sociale, per un valore complessivo di 3 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
L’accordo prevede inoltre che, mediante la conversione e l’esercizio della successiva opzione call, entro il 31 luglio 2025 OVS salga al 51% di Goldenpoint. Il rimanente 49% del capitale sociale potrà essere acquisito dalla società mediante l’esercizio delle opzioni put&call, in una finestra temporale compresa tra il 1° agosto 2026 ed il 31 luglio 2029.
Con l’accordo si consolida il percorso industriale di integrazione di Goldenpoint in OVS, destinato a rafforzare il ruolo rivestito dal gruppo nell’abbigliamento intimo e mare attraverso la valorizzazione e lo sviluppo di una rete commerciale con insegna dedicata, ha spiegato la società partecipata da Tamburi.
Ricordiamo, inoltre, che nell’ambito di quest’operazione è previsto un floor, e che questa non comporterà significativi assorbimenti di cassa e sarà finanziata interamente ricorrendo ai flussi generati da OVS.
Il marchio Goldenpoint è stato creato 23 anni fa come insegna del gruppo Golden Lady, fondato da Arnaldo e Nerino Grassi e, nel 2016, è stato successivamente separato conferendolo nella neocostituita Golden Point spa, la cui maggioranza (97,6%) fa capo alla holding Gilfin srl di cui è azionista di riferimento (60%) Monica Grassi, figlia di Nerino.
La società gestisce direttamente 320 dei 400 punti vendita che sono presenti in tutta Italia oltre che nelle principali città estere, generando (nel 2022, ultimo bilancio disponibile) 98,4 milioni di euro di ricavi, con un ebitda negativo per 3,8 milioni, a fronte di un patrimonio netto pari a 34,8 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Grazie al supporto e all’integrazione con OVS, il business plan di Goldenpoint prevede un aumento delle vendite determinato dal rafforzamento dell’offerta commerciale, in particolare sulle categorie intimo e accessori, e la crescita della rete con negozi di maggiore dimensione. Al termine del piano, ha spiegato OVS, si può prevedere che cresca l’ebitda e ci sia un contributo ai risultati consolidati del gruppo acquirente, grazie anche al miglioramento del sourcing e all’effetto virtuoso della leva operativa.
OVS è stata fondata nel 1972 come divisione di Coin spa che gestiva grandi magazzini ed è stata scorporata 42 anni dopo, quotandola in borsa l’anno successivo (2015). Nel 2019 TIP ha acquisito la partecipazione residua di Coin (17,835%) arrivando così, in quel momento, al 22,747%. Due anni dopo l’azienda ha acquisito il marchio e 23 dei 27 punti vendita del retailer di abbigliamento in amministrazione controllata, Stefanel (si veda altro articolo di BeBeez), avviando un processo di aggregazione di cui fa parte anche l’accordo con gli azionisti di Goldenpoint.
Oltre al private equity Tamburi Investment Partners, i principali azionisti del gruppo sono Fideuram Asset Manager sgr (1,655%), Mediolanum Gestione Fondi sgr spa (1,468%), Luigi Enzo De Gasperi (1,389%), Australian Retirement Trust Pty ltd (1,218%), Stefano Beraldo (1,134%), l’ad dell’azienda.
Per effetto del programma di acquisto di azioni proprie per 20 milioni di euro avviato il 5 febbraio 2024, all 12 luglio 2024, OVS spa deteneva il 14,6368 % del capitale sociale.
Al termine del primo trimestre di quest’anno, le vendite nette sono stati pari a 352,2 milioni, in crescita del 5% rispetto al primo trimestre del 2023, quando già risultavano in forte aumento rispetto all’esercizio precedente. L’ebitda rettificato ha raggiunto i 29,7 milioni, in incremento rispetto ai 27,5 milioni del primo trimestre 2023, con un margine dell’8,4%. Il risultato ante imposte rettificato è pari a 10,1 milioni, in aumento rispetto ai 7,7 milioni 2023; il cash flow netto è di 3,5 milioni migliore rispetto al pari periodo dell’anno scorso. La posizione finanziaria netta rettificata al 30 aprile 2024 è pari a 254,2 milioni (si veda qui il comunicato relativo).