Polo Strategico Nazionale (PSN), partecipata da TIM, Leonardo, Cassa Depositi e Prestiti, attraverso la controllata CDP Equity, e da Sogei (si veda altro articolo di BeBeez), ha ottenuto un finanziamento da oltre 200 milioni di euro da un pool di istituti composto da Intesa Sanpaolo, UniCredit e Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che hanno agito in qualità di structuring bank, original mandated lead arranger e bookrunner. Banco BPM e BPER hanno partecipato all’operazione come original mandated lead arranger (si veda qui il comunicato stampa).
Il prestito comprende una quota da 73 milioni concessa dalla BEI, relativa a prestiti intermediati da Intesa Sanpaolo, UniCredit e CDP, che consentiranno alle banche di agevolare le condizioni di finanziamento a Polo Strategico Nazionale (PSN), ha spiegato quest’ultimo. Entrando ancora più nel dettaglio, il finanziamento si compone di tre linee di credito: una senior, a medio-lungo termine, per finanziare i principali costi e investimenti del progetto, una revolving, volta a finanziare i fabbisogni di IVA (linea credito IVA), e una revolving volta a finanziare il fabbisogno di capitale circolante (linea credito working capital).
Con le risorse ottenute, PSN si impegna a completare la propria missione, che consiste nel creare un’infrastruttura in cloud tecnologicamente innovativa per garantire la sicurezza, la sostenibilità economica e ambientale nella gestione di dati e applicazioni della PA italiana.
L’operazione è stata seguita da Chiomenti, che ha assistito PSN (ed i soci di quest’ultima in relazione alla documentazione finanziaria di cui questi sono parte), e dallo Studio Gianni & Origoni, che ha assistito Intesa Sanpaolo, Unicredit, CDP, Banco BPM e BPER.
“La scelta degli istituti finanziari e della BEI di sostenere il nostro lavoro è una conferma della solidità, credibilità e autorevolezza del progetto Polo Strategico Nazionale”, ha detto Emanuele Iannetti, amministratore delegato del Polo. “Fondamentale il supporto della BEI e di tutto il gruppo di istituti bancari, Intesa Sanpaolo, UniCredit, CDP, Banco BPM e BPER. Ringrazio tutti gli attori coinvolti, che hanno creduto fortemente nel progetto”.
Ricordiamo che il consorzio composto da TIM, Leonardo, Cdp Equity e Sogei si era aggiudicato nel 2022 la gara europea per l’affidamento della realizzazione e gestione del Polo Strategico Nazionale per il Cloud (PSN) indetta da Difesa Servizi spa, società in house del Ministero della Difesa, in qualità di centrale di committenza del Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (si veda altro articolo di BeBeez), superando la concorrenza dell’accoppiata Almaviva-Aruba ed Engineering Ingegneria Informatica, gruppo specializzato nel software per le imprese, controllato da Bain Capital e NB Renaissance e partecipato da NB Aurora, che era entrata nella partita per Cloud Italia in cordata con Fastweb (si veda altro articolo di BeBeez).
In prima battuta, a giugno 2022, era stata la cordata Aruba-Fastweb ad aggiudicarsi la gara, offrendo uno sconto medio sui listini posti a base di gara del 39,19% rispetto alla base d’asta di 4,4 miliardi di euro, contro uno sconto medio del 23,36% offerto dal consorzio che poi è risultato vincitore. Quest’ultima cordata, la cui proposta a fine dicembre 2021 era stata selezionata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Trasformazione Digitale (decreto n. 47/2021-PNRR) quale proposta di riferimento ai fini dell’avvio della gara (si veda qui il comunicato stampa di allora), aveva avuto quel punto quindici giorni di tempo per esercitare, eventualmente, il diritto di prelazione impegnandosi ad adempiere alle obbligazioni contrattuali alle medesime condizioni offerte dall’attuale aggiudicatario. Il diritto di prelazione era stato poi esercitato il 7 luglio 2022 e, il giorno successivo, Difesa Servizi aveva formalizzato l’aggiudicazione della gara alla cordata guidata da TIM ((si veda altro articolo di BeBeez).